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Dolchstoß-Legende

Julian Arendt
Language: German


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(Walter Mehring)


[anni 20]
Parole di Julian Arendt
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, presente in molti suoi dischi a partire da “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.

Die Goldenen Zwanziger Jahre



Persa la Grande Guerra, prima ancora dell’armistizio e dell’avvento di una democrazia parlamentare al posto del governo militare, il Kaiser e i suoi generali Von Hindenburg e Ludendorff in testa) non si persero d’animo e partorirono una storiella che ebbe subito un grande successo, specie tra la classe media immiserita dalla guerra e tra i molti reduci, quella che la sconfitta non fosse stata dovuta all’inferiorità militare e strategica tedesca rispetto alla coalizione delle potenze alleate ma alla “Dolchstoß”, la “pugnalata alle spalle” ricevuta sul fronte interno.



La casta militare e i nazionalisti, anziché assumersi le proprie responsabilità e farsi da parte, cercarono di addossare la colpa ad altri e i capri espiatori vennero subito identificati nelle forze democratiche e popolari e - immancabilmente - nei comunisti e nell’“internazionale ebraica”. Costoro vennero additati come i “Novemberverbrecher”, i “criminali di Novembre”, che con il loro disfattismo e la sedizione avevano impedito il trionfo dell’Impero e si erano poi fatti artefici di una pace disonorevole. Fu così che la Repubblica rimase di fatto ostaggio dei militari, che peraltro tornarono molto utili ai socialdemocratici per reprimere le rivolte operaie e popolari, a partire da quella spartachista del 1919: i “freikorps” incaricati della “pulizia” anticomunista erano composti in gran parte da reduci e saranno in seguito il nucleo fondante dello “Sturmabteilung”, le squadre d’assalto che accompagneranno Hitler nella sua ascesa.



E la retorica della “Dolchstoß” e del complotto giudaico-marxista nata nei circoli militari divenne presto qualcosa di più di una “legende”, un elemento molto concreto della propaganda della destra e dell’NSDAP in particolare: non è certo un caso se fu il generale Ludendorff a guidare il fallimentare “putsch della birreria” dell'8 novembre 1923 assieme ad Hitler; se fu la Reichswehr che fornì le prime sovvenzioni al Partito Nazista e se fu l’ultraottuagenario Paul von Hindenburg che avrebbe nominato Hitler Cancelliere del Reich, il 30 gennaio 1933. (fonte: en.wikipedia)
Wie war doch der feige Gesang
der Generale, die den Krieg verloren
und nach verlorenem Waffengang
bei Thor und Baldur und Watan schworen:
„Wir sind nicht besiegt von französischen Flinten.
Die Heimat hat uns erdolcht – von hinten!“

Wo war denn das geile Getier,
das nach dem Stahlbad des Krieges geschrieen?
Bei Orgien im sicheren Hauptquartier
muß niemand vor Kugeln und Giftgasen fliehen.
Man kämpft gegen Hasen im Forst von Rominten
als „kaiserlicher“ Jast – janz hinten.

Dann kam die Zeit ganz ohne Orden.
Da hat es die Vaterlandsliebe geboten
die Führer der Arbeiterklasse zu morden.
Es blitzten die Dolche, es fielen die Toten.
Wer hörte sie nicht die verlogenen Finten:
Erschossen auf der Flucht – von hinten.

Einst kommt der Tag, die Verbrechen zu sühnen.
Dann wird wohl den Mördern das Lachen vergehen,
denn diesmal bekommen sie, was sie verdienen
und wenn sie auch feige um Gnade flehen:
für dieses Getier keine ehrlichen Flinten,
den Strick und einen Tritt – von hinten.

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/5/6 - 09:35



Language: English

Traduzione inglese da Good Noose
LEGEND OF THE BACKSTABBERS

Cowardly these animals squealed
The generals who lost the war
After failing on the battlefield
Swore by Baldur and Odin and Thor
“Not French guns defeated us – but our own kind.
Stabbed by the fatherland – from behind!”

Say where was this lecherous band
Who roared for war’s metallic bath?
With orgies at Central Command
They never fled from bullets and gas.
Battling hares in the forest, they had in mind
Invited by Wilhelm – to guard his behind!

A time without medals came to pass
When for the fatherland it was well
To slay the leaders of the working class
Daggers flashed, and dead bodies fell
Who did not hear cunning lies of the kind:
Shot while attempting escape – from behind.

One day we will see different times
When the murderers will no longer laugh
And receive the bill for their crimes
Whether they beg to soften our wrath:
No honest guns for this cretinous kind
Just a rope and a kick – from behind.

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/5/6 - 09:35




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