Restiamo umani. Stay Human.
Se lo traduci in inglese, così, senza pensarci troppo,
il motto di Vittorio Arrigoni
può ricordarti un altro slogan, più famoso,
pronunciato da un tizio che vendeva smartofoni e calcolatori,
e che invitava la gente ad essere pazza,
ad essere affamata.
Stay human. Stay foolish.
Capiterà, di sicuro è già capitato,
che qualcuno li metta fianco a fianco,
magari tra le pagine di un diario,
o incise nel legno morbido di una panchina,
o accolte dall’abbraccio di un muro.
Stay Hungry. Stay Human.
Se li pronunci in inglese,
così, senza pensarci troppo,
può sembrarti pure che stiano bene insieme.
In fondo, cosa c’è di più umano
dell’aver fame?
Fame di cibo, di calore, di utopia.
Vittorio Arrigoni era un uomo affamato,
affamato di giustizia.
Stay Human. Stay Foolish.
In fondo, cosa c’è di più folle
di uno che resta umano quando tutto il resto è guerra,
abuso, aggressione?
Vittorio Arrigoni era come una svista, come un’anomalia.
Ostinato e contrario, per molti, è sinonimo di pazzia.
Restiamo Umani. Stay Human.
Vittorio Arrigoni lo scriveva da Gaza City,
durante l’operazione Piombo Fuso.
22 giorni di bombardamenti, fosforo bianco,
400 bambini uccisi, 1200 civili.
Stay Hungry. Stay Foolish.
Il venditore di computer lo disse a Stanford,
di fronte ai laureandi di una grande università americana.
Rampolli di un occidente grasso e insaziabile,
abituato a sbranare il mondo,
altro che una mela.
Invitarli ad avere fame, una pazza fame,
è pura istigazione a delinquere.
Come chiedere a un serial killer
di ammazzare più spesso.
Quindi per favore, non confondeteli,
anche se sembrano simili.
Stay Human.
Stay Hungry.
Non scriveteli insieme, perché sono l’opposto.
Restiamo umani.
Se lo traduci in inglese, così, senza pensarci troppo,
il motto di Vittorio Arrigoni
può ricordarti un altro slogan, più famoso,
pronunciato da un tizio che vendeva smartofoni e calcolatori,
e che invitava la gente ad essere pazza,
ad essere affamata.
Stay human. Stay foolish.
Capiterà, di sicuro è già capitato,
che qualcuno li metta fianco a fianco,
magari tra le pagine di un diario,
o incise nel legno morbido di una panchina,
o accolte dall’abbraccio di un muro.
Stay Hungry. Stay Human.
Se li pronunci in inglese,
così, senza pensarci troppo,
può sembrarti pure che stiano bene insieme.
In fondo, cosa c’è di più umano
dell’aver fame?
Fame di cibo, di calore, di utopia.
Vittorio Arrigoni era un uomo affamato,
affamato di giustizia.
Stay Human. Stay Foolish.
In fondo, cosa c’è di più folle
di uno che resta umano quando tutto il resto è guerra,
abuso, aggressione?
Vittorio Arrigoni era come una svista, come un’anomalia.
Ostinato e contrario, per molti, è sinonimo di pazzia.
Restiamo Umani. Stay Human.
Vittorio Arrigoni lo scriveva da Gaza City,
durante l’operazione Piombo Fuso.
22 giorni di bombardamenti, fosforo bianco,
400 bambini uccisi, 1200 civili.
Stay Hungry. Stay Foolish.
Il venditore di computer lo disse a Stanford,
di fronte ai laureandi di una grande università americana.
Rampolli di un occidente grasso e insaziabile,
abituato a sbranare il mondo,
altro che una mela.
Invitarli ad avere fame, una pazza fame,
è pura istigazione a delinquere.
Come chiedere a un serial killer
di ammazzare più spesso.
Quindi per favore, non confondeteli,
anche se sembrano simili.
Stay Human.
Stay Hungry.
Non scriveteli insieme, perché sono l’opposto.
Restiamo umani.
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Album:Bioscop