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Non ho ricchezze non ho paesi non ho tesori non ho città

Alfredo Cohen
Lingua: Italiano


Alfredo Cohen

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(Alfredo Cohen)


[1977]
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Interpretata anche da Alessio Lega coi Mokacyclope
Testo trascritto all’ascolto.

Come barchette dentro un tram

Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di canzoni e monologhi "Oggi sul giornale" e nel 1976 "Salve signori, sono normale", dove affronta i luoghi comuni sul sesso. Nel 1977 esce con l'unico 33 giri della sua carriera artistica, "Come barchette dentro un tram" (già il titolo trasuda di alternativo), frutto dell'incontro con Franco Battiato. Nell'aprile 1978 è la volta del monologo "Mezzafemmina e za' Camilla", che riscuote un grande successo in tutta Italia. Nel 1979 vede la luce la sua seconda e ultimissima prova discografica, un 45 giri che contiene Roma e Valery. Anche in questo caso si avvale della collaborazione di Franco Battiato e di Giusto Pio. Valery fra l'altro è la versione embrionale di un brano poi ripreso e rielaborato da Battiato negli anni '80 e diventato Alexanderplatz.
(dal blog Verso la Stratosfera)


Non ho ricchezze
non ho paesi
non ho tesori
non ho città

O marciapiedi
O soldatini
o sessi che
fanno parapapà

Non ho rimpianti
non ho paure
chi vuole avermi
l'ho avuto già...

maledetto sia l'amore che un abbraccio non darà!
maledetto sia l'amore che un abbraccio non darà!

Son già le sette
son già le otto
son già le nove
devo andar

Se me ne vado
vi lascio cari
cari cari cari
ad azzeccar

se sono morto
se sono vivo
se un cesso di
stazione mi darà...

più speranze che la vostra maledetta tranquillità!
più speranze che la vostra maledetta tranquillità!

S’è masturbato
pure il sole
stanotte in cielo
apparirà

luna piena
luna stanca
luna vecchia
come verità

Nei vostri letti
albergheranno
fantasmi spenti
di sessualità...

quella stessa che dormendo voi saprete violentar!
quella stessa che dormendo voi saprete violentar!

S’è fatto tardi
arrivi in fretta
un buon litro
di bontà

vino rosso
vino scuro
come il sangue
di chissà

Non ho rimpianti
non ho paure
chi vuole avermi
l'ho avuto già...

maledetto sia l'amore che un abbraccio non darà!
maledetto sia l'amore che un abbraccio non darà!
maledetto sia l'amore che un abbraccio non darà!
maledetto sia l'amore che un abbraccio non darà!...

inviata da Bernart Bartleby - 31/3/2014 - 21:59




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