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Shores of Sutherland

Jim McLean
Language: English


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Related Songs

The Glesca Eskimos
(Glasgow Song Guild)
Fuadach nan Gàidheal
(Henry Whyte, aka Fionn)
We Dinna Want Polaris
(Glasgow Song Guild)


Parole e musica di Jim McLean, songwriter scozzese (autore anche di Glencoe e di tutte le canzoni dell’album “Ding Dong Dollar: Anti-Polaris and Scottish Republican Songs” dei Glasgow Song Guild).
Ignoro l’anno preciso in cui Jim McLean scrisse questa sua canzone e se l’abbia mai incisa personalmente… La trovo in due dischi, “Borderline” di Nigel Denver (1969, dalla copertina curiosa) e “Scottish Battle Ballads” di Alastair McDonald (1973)

Borderline
Scottish Battle Ballads

Tra la seconda metà del 700 e la prima dell’800 le popolazioni rurali delle Highlands scozzesi furono costrette, prima consensualmente poi con la forza, ad abbandonare le loro terre. I grandi proprietari avevano infatti constatato che una pecora forniva più reddito di un contadino e che le Highlands liberate dagli esseri umani che le abitavano avrebbero fornito pascoli sterminati per immense greggi. L’innovazione voluta dai landowners fu sostenuta – com’è ovvio – dal Governo e dalla Legge. La gente fu prima sospinta sulle coste, convinta che pescando e coltivando alghe per estrarre coloranti per i tessuti se la sarebbe cavata… Naturalmente non fu così, e per moltissimi fu miseria, fame e morte… A coloro che cercarono di resistere agli espropri e alle deportazioni fu data la caccia con la stessa spietatezza riservata ai fuorilegge… L’esito finale fu prima l’esodo verso le Lowlands ma in seguito soprattutto l’emigrazione massiccia verso America, Australia e Nuova Zelanda.



Il fenomeno, che si svolse in fasi alterne più o meno cruente, durò oltre 100 anni, ed è noto come “Highland Clearances”, ma in gaelico scozzese rende meglio l’idea: “Fuadach nan Gàidheal”, ossia “Espulsione dei Gaeli (gli Scoti)”
Cold is the wind and wet
As we make our beds down on the sand
Scavenging gulls and clappidoos
Down on the shores of Sutherland
High on the hills our shielings
Are sheltering factors that robber band
Shepherds and sheep are asleep
While we die on the shores of Sutherland

Lying beside the sea,
Awaiting the very first boat to land;
Begging for crabs and herring
Along on the shores of Sutherland.
Once our corn grew high and as tall and as
Straight as a highlandman.
Now we must harvest the seaweed that lies
On the shores of Sutherland.

Blood from our cows and meal
A nettle broth laid with barley bran
Banned from the beds of mussels
By dogs and their masters of Sutherland
Big are shellfish they're guarding
For fishers who come from some other land
Cockles are baiting their hooks
While we starve on the shores of Sutherland

Water and brose and milk
Salmon and deer and ptarmigan
Honey and bread and cheese
Was the food of the children of Sutherland
Now we are barred from our clachans
And hunted away from our motherland
Starved at the edge of the sea
By the Duke and the Duchess of Sutherland

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/3/5 - 11:09


Nel 1854, nel pieno della guerra di Crimea, il duca del Sutherland, ebbe il coraggio di presentarsi davanti alla gente che aveva appena espropriato e deportato chiedendo volontari per la guerra. La risposta fu un silenzio glaciale. Poi un vecchio prese la parola e disse: “Vostra Grazia, mi dispiace per la mancanza di entusiasmo ma una ragione c’è: la gente pensa che se anche lo zar di Russia diventasse il padrone qui a Dunrobin Castle e Stafford House [le residenze del duca], al popolo non sarebbe riservato un trattamento peggiore di quello che ci ha inflitto Lei negli ultimi 50 anni.” (da The History of the Highland Clearances)

Bernart Bartleby - 2014/3/5 - 11:33




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