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Tulipán

Jiří Suchý & Jiří Šlitr
Langue: tchèque


Jiří Suchý & Jiří Šlitr

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[1962]
Hudba: Jiří Šlitr
Text: Jiří Suchý
Musica: Jiří Šlitr
Testo: Jiří Suchý
Music: Jiří Šlitr
Lyrics: Jiří Suchý


Luděk Marold (1865-1898): La battaglia di Lipany (particolare)
Luděk Marold (1865-1898): La battaglia di Lipany (particolare)


È indubbio che l'Olda di questa famosa canzone di Jiří Suchý e Jiří Šlitr debba aver regalato al protagonista soltanto una riproduzione del quadro di Luděk Marold raffigurante la battaglia di Lipany del 30 maggio 1434, l'ultima battaglia delle cosiddette “Guerre hussite” dove l'armata “Utraquista” della Lega Boema sconfisse i radicali “Taboriti” comandati da Procopio il Grande e da Jan Čapek di Sány. Un episodio talmente importante nella storia ceca, che il pittore realista Marold, nel 1888, dopo gli schizzi preparatori effettuati direttamente a Lipany, sul luogo della battaglia, realizzò un “quadretto” alto undici metri e lungo novantacinque, che occupava una superficie di 1045 m2 e che certamente non potrebbe mai entrare interamente in una cameretta. Quadro che, attualmente e dal 30 maggio 1934 (cinquecentesimo anniversario della battaglia), è sistemato infatti in un edificio panoramico appositamente destinato ad accoglierlo, il “Maroldovo Panorama” nella Výstaviště (la Zona Fiera di Praga nel quartiere di Holešovice). Il coup de génie di questa canzone consiste proprio in questo: nel prendere un'opera decisamente “nazionale” come quella di Marold, intrisa di virtù belliche e patriottiche, e di trasformarla in qualcosa che fa appassire dei tulipani; e, per l'appunto, “tulipán” (tulipano in ceco) fa una bella rima con “u Lipan” (“di Lipany” in ceco). E, a Jiří Suchý, i fiori piacevano.

Quando ho scovato questa canzone, naturalmente speravo che ci avrebbe messo le mani Stanislava con una traduzione italiana; se dicessi il contrario, Pinocchio diverrebbe un allegro dilettante della menzogna. La mia “funzione” si è esaurita nell'essere riuscito a capire abbastanza nel testo di questa canzone, per inserirla di volata nel sito (dove, peraltro, gli autori erano già presenti). A dire il vero, lo confesso, mi ero messo all'opera per constatare, dopo poco, che una traduzione fatta da me sarebbe stata pronta giusto giusto nel 2034, seicentesimo anniversario della battaglia di Lipany. Son quindi rimasto qui, en attendant Stanislava, a meditare un po' sulla canzone d'autore (e teatrale) in lingua ceca e su quel che proponeva anche negli anni del socialismo reale. E c'è da lavorare parecchio, mi sa. Non si è a caso il paese del buon soldato Švejk o di Karel Čapek. [RV]
Přišel mi k svátku gratulovat Olda
a přinesl mi žlutý tulipán
a pěknou reprodukci od Marolda,
je na ní vidět bitva u Lipan.

Pověsil jsem si bitvu do pokoje
a tulipán jsem pod ní postavil.
Jó, umění a kytky, to je moje!
Pak jsem to s Oldou všechno oslavil.

Proč nechal jsem tulipán pod obrazem, proč?
Proč jsem ho radši nepostavil na zem, proč?!
Když výstřel padne, voják se kácí,
Tulipán vadne, barva se ztrácí,
i kytka pozná, že bitva hrozná životu nesvědčí.

A proto tvrdím, že když kvůli pánům
se začnou lidi mezi sebou prát,
neprospívá to, ale vůbec tulipánům
a, nezlobte se, já mám kytky rád.

envoyé par Riccardo Venturi - 22/2/2014 - 12:48



Langue: italien

Versione italiana di Stanislava

Jiří Suchý e Jiří Šlitr nel 1966 a Karlový Vary (o Karlsbad)
Jiří Suchý e Jiří Šlitr nel 1966 a Karlový Vary (o Karlsbad)
IL TULIPANO

Olda è venuto a farmi gli auguri per l'onomastico.
Mi ha portato un tulipano giallo
e una bella riproduzione di Marold
che raffigura la battaglia di Lipany [*].

Ho appeso la battaglia in camera
e il tulipano l'ho posato sotto di essa.
Beh, l'arte e i fiori sono il mio diletto.
Poi ho festeggiato con Olda.

Ma perché ho lasciato il tulipano sotto il quadro, perché?
Perché non l'ho messo piuttosto per terra, perché?!
Quando parte uno sparo e un soldato cade abbattuto,
il tulipano appassisce, perde il colore.
Anche il fiore capisce che una battaglia terribile non fa bene alla vita.

Perciò sostengo che quando la gente
comincia a fare a botte per causa dei signori,
questo non fa per niente bene ai tulipani.
E non prendetevela, ma a me i fiori piacciono.
Note alla traduzione:

[*] Luděk Marold fu un pittore ceco dell'800, il cui quadro più noto è per l'appunto il panorama della Battaglia di Lipany (svoltasi nel 1434; battaglia decisiva del periodo delle guerre hussite). L'originale del quadro è di dimensioni gigantesche (1045m2).

envoyé par Stanislava - 24/2/2014 - 10:24


Perdonami Stanislava se ti ho...gettato un po' un amo su questa canzone, lasciandola così in sospeso finché non hai fatto la traduzione. Per farmi un po' perdonare l'ho spiegato meglio nell'introduzione che ho messo, con tanto di frammento del "mega-quadro" di Marold :-) Grazie ancora per tutto quel che stai facendo...

Riccardo Venturi - 24/2/2014 - 13:52


Pare che Riccardo ci si sia invaghito leggermente : D
Che vi dico...ragga'...è che viva l'amicizia fra i popoli.
Una canzone stupenda a quattro mani, grazie!
Con una dedica speciale in tema del tulipano:
"Clava para, Rosa e Tiulpan",
para number one!



krzyś - 24/2/2014 - 21:19


Beh, sia Krzysiek che (soprattutto) Stanislava possono dormire sonni tranquilli: io sono invaghito, e per nulla leggermente, di una amministratrice di questo sito; la quale non si sa come faccia a sopportarmi, ma sarà meglio non indagare oltre in questo mistero...!

Riccardo Venturi - 25/2/2014 - 02:10


Perdonarti, Riccardo, ma che cosa? Io ero proprio contenta quando ho visto che avevi inserito una canzone in ceco! Naturalmente stavo scherzando l'altro giorno quando ti ho scritto di imparare il ceco in una settimana (ma, in fondo in fondo, credo che tu ne sia capace :)P ) Certo che per le traduzioni dal ceco ci sono sempre io a dare una mano, e ci si lavorerà sulla sezione ceca (hai proprio ragione, ci sarebbe tanto da fare, e molte cose sono nuove anche per me ed è un'occasione di scoprirle). Mi riservo soltanto il diritto di sparire ogni tanto per un po' di tempo, cosa dovuta alla mia vita non ben delineata sull'asse spazio-temporale (mettiamola così...) ma non saranno più 6 o 7 anni come dopo il mio primo intervento sulle CCG :)P in ogni caso la mia mail ce l'avete...

Bella anche l'introduzione che hai fatto; solo una piccola precisazione: Výstaviště vuol dire “zona fiera” e si trova dentro la città di Praga (nel quartiere Holešovice); è scritto con la maiuscola e perciò può sembrare un nome di un paese, ma è semplicemente un nome comune passato a designare una zona concreta.

Ah, e comunque assicuro tutti che per quanto mi riguarda, continuo a dormire più che tranquilla... :)

Stanislava - 25/2/2014 - 13:02


Vedi Stanislava, che con l'abbaglio che ho preso con Výstaviště (senza essermi preso la pena di andare a controllare, eppure di dizionari cechi ne ho...) sono ben lontano dall'imparare il ceco in una settimana :-P Naturalmente, correggerò subito nell'introduzione. Comunque, ti devo dire che la mia prima grammatica ceca, quella di Alena Wildová Tosi (pubblicata da Bulzoni editore negli anni '70), l'ho comprata credo nel 1979 o 1980 e ancora il ceco non l'ho imparato dopo quasi 35 anni... o quantomeno non come mi garberebbe. Ci vorrebbero sette vite, come i gatti; ma se penso poi al mio povero micio Redelnoir, che è finito sotto una macchina a nemmeno due anni della sua prima vita, mi dico che rimanderò tutto alla mia reincarnazione; e se poi mi reincarno come paramecio o come carciofo, pazienza! Però, quando sono stato a Praga nel '97 (passando il tempo a saccheggiare librerie, ho comprato persino un corso di bulgaro scritto in ceco!), avevo imparato a capire e a ripetere alla perfezione l'annuncio automatico sul metrò, di aspettare che le porte si aprissero dal lato marciapiede; ci torturai per giorni la mia ex moglie, e capisco perché poi abbiamo divorziato...

Ad ogni modo, sappi che il diritto alla periodica sparizione qui è garantito a tutti; io stesso ne ho usufruito sovente. Saluti cari e buon sonno tranquillo! :-)

PS. Certo che 'sta canzone è proprio bella...ce ne saranno altre "papabili" di quei due, che oltretutto mi sembrano due tipi davvero simpatici?

Riccardo Venturi - 25/2/2014 - 13:28


Ahahah Riccardo, questo mi ricorda quando circa due anni fa, a Salonicco, avevo imparato a fare il verso alla vocina del bus urbano che annunciava le fermate, tipo επόμενη στάση Παλιά Λαχαναγορά – parole diventate incubo del mio compagno (che per ora, devo dire, mi sta ancora sopportando..:)
Certo che nelle librerie di Praga a volte si trovano dei veri e propri tesori: non a caso il mio libro di greco l'ho comprato proprio lì (tra l'altro è fatto veramente bene, non ho proprio scuse se il greco non lo so ancora...), in una libreria fuori dai soliti giri, ne era rimasta un'unica copia a super sconto, non sapevano più a chi venderlo finché non son arrivata io e con grande entusiasmo l'ho comprato :)P

Sì, Suchý e Šlitr hanno fatto tante canzoni simpatiche come lo era ed è tutta la produzione del teatro Semafor. Ora però altre loro canzoni che potrebbero essere in tema qui non mi vengono in mente (a parte Jó to jsem ještě žil che avevo già inserito nel sito). Comunque in generale di materiale da esplorare, tradurre e introdurre ce n'è a volontà. Ora piano piano... si guarderà di portarlo alla luce. Anche se concordo che qualcosa bisognerà rimandare alla prossima reincarnazione :)

Stanislava - 26/2/2014 - 23:01




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