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שפֿרהלעס פּאָרטרעט

Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג
Langue: yiddish


Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג

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Shifreles portret
[1939]
Versi di Mordechai Gebirtig.
Musica di Maurice (Moyshe) Rauch (1910-1994), compositore di fede ebraica originario del governatorato di Kovno (Kaunas), allora nell’impero russo, oggi in Lituania, ma emigrato da piccolissimo negli USA.
Il testo in yiddish traslitterato è stato trovato sul sito della cantante Heather Klein, che ha interpretato la canzone nel suo disco intitolato “Shifreles Portret: A Yiddish Art Song Project”. Anche nel disco di Benjy Fox-Rosen intitolato “Two Worlds - The Poetry of Mordechai Gebirtig”. Basandosi sulla traslitterazione, è stato poi ricostruito il testo in alfabeto ebraico (indi per cui, tale testo appare probabilmente qui per la prima volta nella sua grafia originale).

Shifreles Portret: A Yiddish Art Song Project
Two Worlds - The Poetry of Mordechai Gebirtig

Poesia scritta da Mordechai Gebirtig il 2 dicembre 1939 a Cracovia, poche settimane dopo l’occupazione nazista (settembre 1939). La speranza che ancora traspare in questi versi sarebbe stata ben presto travolta dagli eventi... La vita degli ebrei di Cracovia avrebbe subito un progressivo e veloce deterioramento: prima l’obbligo di esibire il bracciale di identificazione, poi i lavori forzati, la chiusura dei luoghi di culto e le confische, quindi il trasferimento di molti e la costituzione, per i rimanenti, di un ghetto nel quartire Podgórze, fino alle deportazioni massive del 1942 (in una delle quali trovarono la morte Gebirtig e la moglie) e la liquidazione definitiva del ghetto nel marzo 1943...
אױף דער װאַנט, לינקס פֿון מײַן בעט
הענגט מײַן טאָכטער שפֿרהלעס פּאָרטרעט
אַפֿט מאָל אין דער מיט דער נאַכט
װען איך בענק נאָך איר און טראַכט
זע איך װי זי קוקט אױף מיר,
הער איך װי זי רעט
“טאַטעשי, איך װײס ס'איז דיר באַנג
ס'װעט דער קריג שױן ניט געדױערן לאַנג
קומען װעל איך באַלד צו דיר
ס'קלאַפּט דער פּרילינג שױן אין טיר.”
שמײכלט ליב צו מיר און רעט,
שפֿרהלעס פּאָרטרעט.

envoyé par Bernart Bartleby - 15/2/2014 - 19:24




Langue: yiddish

Il testo traslitterato.

Rispetto alla traslitterazione data nel sito della cantante Heather Klein, la presente traslitterazione è stata rifatta secondo i criteri YIVO tassativi in questo sito. La traslitterazione della Klein li segue in generale, lasciandosi però andare spesso alla traslitterazione tedeschizzante ("tochter", "nacht", "shmeychlt"). [RV]
SHIFRELES PORTRET

Af der vant links fun mayn bet
hengt mayn tokhter Shifreles portret
Aft mol in der mit der nakht
ven ikh benk nokh ir un trakht
Ze ikh vi zi kukt af mir,
her ikh vi zi ret
“Tateshi, ikh veys s’iz dir bang
s’vet der krig shoyn nit gedoyern lang
Kumen vel ikh bald tsu dir
s’klapt der friling shoyn in tir”
Shmeykhlt lib tsu mir un ret,
Shifreles portret.

envoyé par CCG/AWS Staff - 16/2/2014 - 00:58




Langue: italien

Versione italiana di Flavio Poltronieri
IL RITRATTO DI SHIFRELE

Sulla parete, a sinistra del letto,
è appeso di mia figlia Shifrele il ritratto.
Spesso nel cuore della notte,
quando ho nostalgia di lei e rifletto,
vedo che mi guarda,
sento quel che dice...

Babbino! Lo so che provi pena
ma la guerra non durerà ancora a lungo,
tornerò presto da te,
la primavera bussa ormai alla porta,
così mi sorride tenero e mi parla,
il ritratto di Shifrele...

16/2/2014 - 10:02




Langue: italien

Tentativo di traduzione italiana (a partire dalla traduzione inglese) di Bernart Bartleby.

Shifre era la figlia maggiore di Mordechai Gebirtig. Allo scoppio della guerra Shifre viveva a Lwów (Lviv, Leopoli, oggi in Ucraina) allora capitale di uno dei voivodati in cui era divisa la Polonia. Nel 1939 la regione finì sotto controllo sovietico in seguito all’accordo di spartizione siglato coi nazisti, il patto Molotov–Ribbentrop.

La famiglia Gebirtig a Cracovia nel 1924 (Lui è il secondo in piedi da destra)
La famiglia Gebirtig a Cracovia nel 1924 (Lui è il secondo in piedi da destra)


A dispetto dell’ottimismo che ancora traspare in questi versi, Mordechai Gebirtig e sua figlia non si sarebbero mai più rivisti: lei morì nel 1941, uccisa in uno scontro a fuoco tra tedeschi e sovietici; lui venne ucciso, insieme alla moglie, dai nazisti il 4 giugno del 1942, durante una delle fasi preliminari alla liquidazione del ghetto di Cracovia...
RITRATTO DI SHIFRE

Sulla parete a fianco del mio letto
sta appeso il ritratto di mia figlia Shifre.
Spesso, nel cuore della notte,
quando mi manca di più e la penso,
mi accorgo che lei mi guarda
e la sento che mi dice:
“Papà, so quanto stai soffrendo.
La guerra non durerà ancora a lungo.
Tornerò da te presto,
La primavera sta già bussando alla porta.”
Sorride quando mi parla,
il ritratto di Shifre.

envoyé par Bernart Bartleby - 16/2/2014 - 10:09




Langue: anglais

Traduzione inglese di Benjy Fox-Rosen, Julie Dawson e Josh Waletzky dal sito di Benjy Fox-Rosen, cantante, bassista e compositore di nuova musica ebraica.
SHIFRELE’S PORTRAIT

On the wall to the left of my bed,
Hangs my daughter Shifrele's portrait.
Often in the middle of the night,
When I long for her and reflect,
I see how she looks at me,
I hear her speak...
"Daddy! I know how you suffer.
The war will not last much longer.
I will come to you soon,
Spring is already knocking at the door."
She smiles when she speaks to me,
Shifrele's portrait.

envoyé par Bernart Bartleby - 15/2/2014 - 19:27


Tanto per capire a cosa sono serviti i totalitarismi vari in queste parti d'Europa. Non conoscevo questo cognome e ne sono venuto a conoscenza solo oggi, grazie ad un mio insegnante, un siciliano di Catania. Questa volte gli devo dare ragione, ha detto che non esiste un monumento, neanche una strada o una misera piazzetta dedicata ad Albert Sabin in Polonia; infatti, ho controllato, manco a Białystok, dove naque:

http://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Br...

...con tanti monumenti ai macellai di diversa provenienza, questo fatto parla da sé. C'è qualche coleggio a Sao Paolo in Brasile che porta il suo nome. Di canzoni non ne ho trovato nessuna. Così va il mondo...pazienza.

Krzysiek Wrona - 15/2/2014 - 23:17


E se il testo in alfabeto ebraico non si trova, pazienza; ci si mette da una parte e si ritrascrive basandosi sulla traslitterazione. La quale, in questo caso, va detto, non era ben fatta; anch'essa è stata sottoposta ad una revisione in quanto "tedeschizzante" in alcuni punti. Devo ribadire la mia totale antipatia verso lo yiddish traslitterato secondo la grafia del tedesco standard, e per motivi più che ovvi. Tra le altre cose, il titolo in alfabeto ebraico com'era stato qui riprodotto in origine (פֿרהלעס פּאָררעט) è sbagliato, manca una ט; così come stato messo sarebbe "porret", non "portret". Anche questa cosa è stata corretta. Questo certamente non per fare degli appunti a chi ha inserito questa canzone e si è limitato a riprodurre quel che ha trovato, ma per far notare la sciatteria estrema sia nei libretti degli album, sia nei vari siti di testi.

Riccardo Venturi - 16/2/2014 - 01:11


In margine: il nome femminile qui espresso come Shifre (nella sua forma diminutiva, Shifrele) è, nella forma biblica, Shifra (שִׁפְרָה). Nella Bibbia, Shifra era una delle levatrici che sfidarono, ai tempi della cattività egiziana degli Ebrei, il decreto del Faraone e continuarono a far nascere bambini in Egitto e a mantenerli in vita.

Riccardo Venturi - 16/2/2014 - 20:05


Una bella versione si ascolta anche nel cd omaggio a Mordechai Gebirtig da parte di Daniel Kempin dal titolo Krakow Ghetto Notebook (1995, Koch international classics)

Flavio Poltronieri - 11/10/2021 - 20:20




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