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Wie lang es auch noch dauern mag

Paul Rakow
Langue: allemand


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(Eva Lippold)
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(Aleksander Kulisiewicz)


[1941]
Scritta da tal Paul Rakow (o Racow), artigiano berlinese, militante comunista, rinchiuso per molti anni nel campo di concentramento, lavoro e sterminio di Sachsenhausen, Oranienburg, 35 chilometri a nord di Berlino.
Sulla melodia della popolare tedesca “Ick wull, wi weern noch kleen, Jehann”
Testo trovato su Volksliederarchiv
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.

O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945

Di Paul Rakow si sa che era un artigiano berlinese, faceva pellicce, e che era iscritto alla sezione del Partito comunista nel suo quartiere, Wedding. Non so per quanti anni fu rinchiuso a Sachsenhausen, possibilmente dalla sua apertura, nel 1936 (ma, forse, ho la data precisa dell’arresto, 15 aprile del 1937, come risulta da questo documento).



Paul Rakow forse sarebbe sopravvissuto, che risultava vivo ancora all’inizio del 1945 ma proprio in quel gelido gennaio fu costretto, insieme a tanti altri prigionieri di Sachsenhausen ma anche di Dachau, ad una scelta infernale: morire subito ammazzati oppure arruolarsi nell’esercito del glorioso Reich e lanciarsi contro i russi… Paul Rakow, comunista, scelse di giocarsela ancora: forse sperava di cavarsela, magari arrendendosi ad altri comunisti come lui… Ma in guerra non si va tanto per il sottile, ed il soldato sovietico non poteva mica distinguere un compagno sotto la divisa di un SS… Già, perché Paul Rakow e quelli che come lui scelsero (uso il verbo eufemisticamente) di provare a sopravvivere vennero inquadrati nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, dal nome del suo comandante Oskar Dirlewanger (1895-1945), un ufficiale delle SS noto per essere un killer psicopatico, stupratore, pedofilo, brutalmente sadico, esperto in stermini ed appassionato di necrofilia. Ovviamente, la sua brigata era un’unità di punizione composta dai peggiori criminali tedeschi e nella quale, verso la fine della guerra, vennero costretti anche prigionieri politici come Paul Rakow, e omosessuali, e zingari, e pazienti di ospedali psichiatrici, nonché altri individui considerati non idonei a servire in normali unità militari.




Di Paul Rakow non si seppe più nulla…
La Brigata Dirlewanger si arrese nel maggio 1945…


SS-Sturmbrigaden Dirlewanger in azione in Unione Sovietica nel 1942.
SS-Sturmbrigaden Dirlewanger in azione in Unione Sovietica nel 1942.


Oskar Dirlewanger fu arrestato e rinchiuso nella prigione di Altshausen, sotto custodia polacca… I polacchi sapevano bene chi fosse: Dirlewanger era stato uno dei responsabili dei crimini più efferati durante la repressione della rivolta di Varsavia e, sempre nell’agosto del 1944, si era distinto nell’immane massacro di civili nel distretto polacco di Wola (40.000 morti in 3 o 4 giorni!), una barbarie condannata persino dai suoi superiori…
Nei primi giorni di giugno i carcerieri polacchi lo presero, lo picchiarono e torturarono ferocemente e poi lo finirono, come si dice, “a fuoco lento”, appeso per i piedi sopra un grande falò…

Non sapevano i polacchi di essersi vendicati non solo per tutti i loro compatrioti ma anche per uno sconosciuto prigioniero politico tedesco, Paul Rakow.
Wie lang es auch noch dauern mag
einst gehen wir nach Haus!
Einst kommt der lang ersehnte Tag
dann ziehen wir hinaus!
Wohin auch unser Weg uns führt
vergessen woll´n wirs nicht
bis selber uns die Flamme zehrt
und selbst das Auge bricht.

Und wenn es einst nach Hause geht,:
kommt mancher nicht mehr mit
der mit uns Brot und Leid geteilt
marschiert´ im gleichen Schritt
Wohin auch unser Weg uns führt
vergessen woll´n wirs nicht
bis selber uns die Flamme zehrt
und selbst das Auge bricht.

envoyé par Bernart Bartleby - 13/2/2014 - 11:23




Langue: finnois

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
VIELÄ KOITTAA SE PÄIVÄ

Vaikk' kauan oottaa saisimme,
niin joskus koittaa hetki,
kun jälleen kotiin palaamme
ja päättyy pitkä retki.
Minne vainen viekään tiemme,
sen muiston koemme säilyttää
siks' kunnes sammuu silmämme
ja päättyy elämämme tää.

Kun sitten kotiin saavumme,
moni joukoista poissa on,
jonka kanssa leivän jaoimme,
kärsimyksen ja kohtalon.
Minne vainen viekään tiemme,
sen muiston koemme säilyttää
siks' kunnes sammuu silmämme
ja päättyy elämämme tää.

envoyé par Juha Rämö - 16/6/2016 - 10:38




Langue: français

Traduzione francese di Yves Kéler da Chants Protestants
ET SI ÇA DURE ENCORE LONTEMPS

Et si ça dure encore longtemps
Un jour nous rentrerons !
Un jour viendra enfin le temps
Où nous nous en irons.
Là où la route conduira
Nous ne l’oublierons pas:
La flamme un jour nous détruira
Et notre œil s’éteindra.

Et quand un jour nous rentrerons
Plus d’un ne suivra pas
Avec lequel nous partagions
Le pain, les maux, les pas.
Là où la route conduira
Nous ne l’oublierons pas:
La flamme un jour nous détruira
Et notre œil s’éteindra.

envoyé par Bernart Bartleby - 1/7/2016 - 22:14




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