The gold , the gold, the gold,
The gold, the gold in Africa
Mussolini want from the Emperor.
Abyssinia appealed to the league for peace
Mussolini’s action was like a beast,
A villain, a thief, a highway robber
And a shameless dog for a dictator.
He crossed the border and added more,
The Emperor had no intentions for war.
That man I call a criminal,
The man destroyed churches and hospitals.
He said expansion he really need,
He has 45 million heads to feed,
Why he don’t attack the Japanese,
England, France or. hang on, on Germany?
The man want to kill King Haile Selassie
To enslave his territory,
They began to cry for food and water
In that burning deserts of Africa.
We have diamond , ruby and pearl,
Platinum, silver and even gold,
I don’t know why the man making so much strife,
I now believe he want Haile Selassie's wife
If he want gold as a dictator,
Try in Demarara,
Venezuela or Canada,
Austro Hungary or else in America.
The gold, the gold in Africa
Mussolini want from the Emperor.
Abyssinia appealed to the league for peace
Mussolini’s action was like a beast,
A villain, a thief, a highway robber
And a shameless dog for a dictator.
He crossed the border and added more,
The Emperor had no intentions for war.
That man I call a criminal,
The man destroyed churches and hospitals.
He said expansion he really need,
He has 45 million heads to feed,
Why he don’t attack the Japanese,
England, France or. hang on, on Germany?
The man want to kill King Haile Selassie
To enslave his territory,
They began to cry for food and water
In that burning deserts of Africa.
We have diamond , ruby and pearl,
Platinum, silver and even gold,
I don’t know why the man making so much strife,
I now believe he want Haile Selassie's wife
If he want gold as a dictator,
Try in Demarara,
Venezuela or Canada,
Austro Hungary or else in America.
inviata da Riccardo Venturi - 24/1/2014 - 19:01
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
24 gennaio 2014
24 gennaio 2014
Si vedano le Note alla traduzione
Il discorso di Mussolini in seguito al telegramma di Badoglio (5 maggio 1936). Civiltà italiana e "pax romana".
Il discorso di Mussolini in seguito al telegramma di Badoglio (5 maggio 1936). Civiltà italiana e "pax romana".
L'ORO D'AFRICA
L'oro, l'oro, l'oro
L'oro, l'oro d'Africa
Mussolini vuole dall'Imperatore.
L'Abissinia si è rivolta alla Lega 1 per la pace,
Mussolini ha agito come una bestia 2,
Un bruto, un ladro, un bandito di strada,
Un dittatore svergognato come un cane.
Ha varcato la frontiera e è andato oltre,
L'Imperatore non voleva fare la guerra.
Quell'uomo io lo chiamo un criminale,
Ha distrutto chiese 3 e ospedali.
Diceva di avere davvero bisogno di espansione,
Aveva 45 milioni di bocche da sfamare, 4
Allora perché non ha attaccato i giapponesi,
L'Inghilterra, la Francia o, fermi, la Germania?
Quello vuole ammazzare il re Hailé Selassié
Per soggiogare il suo Paese,
Piangevano e urlavano per aver cibo e acqua
In quei deserti ardenti dell'Africa.
Abbiamo diamanti, rubini e perle,
Platino, argento e persino oro,
Non so perché quello si affanna tanto,
Ora mi sa che vuole la moglie di Hailé Selassié.
Se vuole oro perché è un dittatore,
Che provi sulla costa del Demerara,
In Venezuela oppure nel Canadà,
In Austria-Ungheria o in America.
L'oro, l'oro, l'oro
L'oro, l'oro d'Africa
Mussolini vuole dall'Imperatore.
L'Abissinia si è rivolta alla Lega 1 per la pace,
Mussolini ha agito come una bestia 2,
Un bruto, un ladro, un bandito di strada,
Un dittatore svergognato come un cane.
Ha varcato la frontiera e è andato oltre,
L'Imperatore non voleva fare la guerra.
Quell'uomo io lo chiamo un criminale,
Ha distrutto chiese 3 e ospedali.
Diceva di avere davvero bisogno di espansione,
Aveva 45 milioni di bocche da sfamare, 4
Allora perché non ha attaccato i giapponesi,
L'Inghilterra, la Francia o, fermi, la Germania?
Quello vuole ammazzare il re Hailé Selassié
Per soggiogare il suo Paese,
Piangevano e urlavano per aver cibo e acqua
In quei deserti ardenti dell'Africa.
Abbiamo diamanti, rubini e perle,
Platino, argento e persino oro,
Non so perché quello si affanna tanto,
Ora mi sa che vuole la moglie di Hailé Selassié.
Se vuole oro perché è un dittatore,
Che provi sulla costa del Demerara,
In Venezuela oppure nel Canadà,
In Austria-Ungheria o in America.
NOTE alla traduzione
[1] La Lega (o Società) delle Nazioni, organismo antesignano dell'ONU e fondato dopo la 1a guerra mondiale per “garantire la pace” e perché “non accadesse mai più”. In pratica organismo totalmente inutile: la sua virtuale fine fu decretata proprio dall'invasione italiana dell'Abissinia e dalle inutili “sanzioni economiche” che, di fatto, rafforzarono invece il regime fascista. La SdN fu, senza mezzi termini, irrisa dal fascismo (più o meno come adesso l'ONU da Israele eccetera).
[2] Per il valore prettamente tipico di questo termine si veda l'introduzione.
[3] Non si tratta di un artificio retorico: in Abissinia l'azione fascista contro il clero e i fedeli copti fu assolutamente spietata. Il capo supremo della chiesa copta, l'Abuna Petròs, fu catturato e decapitato; a spregio, la sua testa mozzata fu infilata e fotografata in una scatola di biscotti dai soldati italiani. Centinaia di chiese copte furono distrutte; il tutto culminò nel massacro del monastero di Debra Libanos (19 febbraio 1936), ordinato dal viceré Graziani al generale Pietro Maletti.
[4] La popolazione italiana dell'epoca ammontava a circa 45 milioni di persone.
[1] La Lega (o Società) delle Nazioni, organismo antesignano dell'ONU e fondato dopo la 1a guerra mondiale per “garantire la pace” e perché “non accadesse mai più”. In pratica organismo totalmente inutile: la sua virtuale fine fu decretata proprio dall'invasione italiana dell'Abissinia e dalle inutili “sanzioni economiche” che, di fatto, rafforzarono invece il regime fascista. La SdN fu, senza mezzi termini, irrisa dal fascismo (più o meno come adesso l'ONU da Israele eccetera).
[2] Per il valore prettamente tipico di questo termine si veda l'introduzione.
[3] Non si tratta di un artificio retorico: in Abissinia l'azione fascista contro il clero e i fedeli copti fu assolutamente spietata. Il capo supremo della chiesa copta, l'Abuna Petròs, fu catturato e decapitato; a spregio, la sua testa mozzata fu infilata e fotografata in una scatola di biscotti dai soldati italiani. Centinaia di chiese copte furono distrutte; il tutto culminò nel massacro del monastero di Debra Libanos (19 febbraio 1936), ordinato dal viceré Graziani al generale Pietro Maletti.
[4] La popolazione italiana dell'epoca ammontava a circa 45 milioni di persone.
Lingua: Francese
Traduzione francese / Traduction française
D'après cette page Histgeobox. La page contient des informations historiques, mais les informations sur la chansons sont plutôt laconiques. La traduction française a été integrée dans quelques points. [RV]
D'après cette page Histgeobox. La page contient des informations historiques, mais les informations sur la chansons sont plutôt laconiques. La traduction française a été integrée dans quelques points. [RV]
L'OR D'AFRIQUE
L'or, l'or l'or,
L'or, l'or, l'or de l'Afrique
Mussolini l'exige de l'Empereur.
L'Abyssinie en appelle à la Société des Nations,
La conduite de Mussolini est celle d'une bête,
Un vilain, un méchant, un voleur de grand chemin,
Un chien sans scrupule.
Il a franchi la ligne jaune
Alors que l'empereur n'avait pas d'intentions belliqueuses.
Cet homme, que je considère comme un criminel,
Cet homme détruisit églises et hôpitaux.
Il affirmait que l'expansion était nécessaire,
Il a 45 millions de bouches à nourrir,
Pourquoi n'a-t-il pas attaqué les Japonais,
L'Angleterre, la France ou mieux encore, l'Allemagne?
Cet homme veut tuer le roi Hailé Sélassié,
Assujettir son territoire,
Ils commencèrent à réclamer à boire et à manger
Dans ces déserts brûlants africains.
Nous avons des diamants, rubis, des perles,
Du platine, de l'argent et même de l'or,
Je ne comprends pas pourquoi cet homme cherche la bataille,
Je sais maintenant qu'il convoite la femme d'Hailé Sélassié.
S'il veut de l'or comme un dictateur
Qu'il essaie au Démerara,
Au Venezuela ou au Canada,
en Autriche-Hongrie ou bien en Amérique.
L'or, l'or l'or,
L'or, l'or, l'or de l'Afrique
Mussolini l'exige de l'Empereur.
L'Abyssinie en appelle à la Société des Nations,
La conduite de Mussolini est celle d'une bête,
Un vilain, un méchant, un voleur de grand chemin,
Un chien sans scrupule.
Il a franchi la ligne jaune
Alors que l'empereur n'avait pas d'intentions belliqueuses.
Cet homme, que je considère comme un criminel,
Cet homme détruisit églises et hôpitaux.
Il affirmait que l'expansion était nécessaire,
Il a 45 millions de bouches à nourrir,
Pourquoi n'a-t-il pas attaqué les Japonais,
L'Angleterre, la France ou mieux encore, l'Allemagne?
Cet homme veut tuer le roi Hailé Sélassié,
Assujettir son territoire,
Ils commencèrent à réclamer à boire et à manger
Dans ces déserts brûlants africains.
Nous avons des diamants, rubis, des perles,
Du platine, de l'argent et même de l'or,
Je ne comprends pas pourquoi cet homme cherche la bataille,
Je sais maintenant qu'il convoite la femme d'Hailé Sélassié.
S'il veut de l'or comme un dictateur
Qu'il essaie au Démerara,
Au Venezuela ou au Canada,
en Autriche-Hongrie ou bien en Amérique.
inviata da Riccardo Venturi - 24/1/2014 - 20:53
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Lyrics and music by Neville Marcano [The Growling Tiger]
Testo e musica di Neville Marcano [The Growling Tiger]
Paroles et musique de Neville Marcano [The Growling Tiger]
Arrangement by Gerald Clark and his Caribbean Serenaders
Arrangiament di Gerald Clark coi suoi Caribbean Serenaders
Arrangement de Gerald Clark et ses Caribbean Serenaders
Recorded in New York, April 2nd, 1936
Registrato a New York, 2 aprile 1936
Enregistré à New York, 2 avril 1936
Di prim'acchito pensavo di aver trovato, con questo brano, un'autentica particolarità: una canzone a ballo contro Mussolini e la guerra d'Abissinia (vale a dire l'aggressione fascista e colonialista all'Etiopia) proveniente, in epoca contemporanea agli avvenimenti, da Trinidad e Tobago! Poi ci ho ripensato, e mi sono detto che la cosa era più che normale: in tutti i Caraibi, la figura dell'imperatore Hailé Selassié era pressoché sacra. Imperatore axumita d'Etiopia fin dal 1930, Ras Tafari era sempre stata una figura importantissima per la società caraibica; per molti caraibici rappresentava un sogno di libertà nera, dato che l'Etiopia era l'unico paese indipendente (assieme alla Liberia) non soggiogato al colonialismo europeo in Africa. Non a caso, per i Rastafariani giamaicani egli è tuttora il dio vivente, il leader profetizzato nell'Apocalisse come guida della razza nera verso la liberazione. L'invasione fascista italiana, preceduta dal falso “casus belli” dei pozzi di Ual-Ual che portò alla denuncia del trattato di Uccialli (Wuchalé) del 1928 e all'inizio delle ostilità il 3 ottobre 1935, fu fintamente “deplorata” in tutto il mondo: all'Italia furono applicate sanzioni economiche che, lungi dal rappresentare un deterrente, furono abilmente sfruttate dalla propaganda mussoliniana (le “Inique sanzioni”). In realtà, alle potenze europee (e alla “Società delle Nazioni”, inutile carrozzone senza alcun potere reale), l'invasione italiana stava benissimo; all'Etiopia non fu fornito nessun aiuto concreto dalle potenze, e fu lasciata in balia degli italiani che vi applicarono tecniche di sterminio di massa (anche con uso massiccio di armi chimiche come iprite e fosgene). Paradossalmente ma non troppo, gli unici aiuti concreti all'Etiopia furono forniti dalla Germania hitleriana, che vendette armi agli etiopi fin dall'inizio nell'ottica di favorire un sempre maggiore impegno bellico italiano che riducesse l'attenzione sull'Austria e sul futuro Anschluß. Teoria assolutamente corretta, dato che nel 1938 Mussolini non muoverà un dito di fronte all'annessione tedesca dell'Austria.
Molto, molto diversa la reazione nelle opinioni pubbliche, sia europee che di altri continenti. La reazione caraibica, sebbene del tutto sconosciuta dalle nostre parti, fu molto forte per i motivi sopraccitati. Una delle principali forme per esprimere la rabbia dinanzi all'aggressione italiana dell'Etiopia fu la musica più tipica, vale a dire il Calypso. In Italia si tende a identificare il Calypso come una pittoresca forma di musica danzante con precisi legami storici col Reggae, scordando magari i suoi forti legami con la Rivelazione biblica e la liberazione dei popoli (il suo stesso nome deriva da “Apocalypse”). Molti brani Calypso parlano quindi della guerra d'Abissinia, oltre che di svariati problemi sociali (il razzismo e la disuguaglianza in primis).
Neville Marcano, detto “The Tiger” o “The Growling Tiger of Calypso”, era nato a Diego Martin, nell'isola di Trinidad, nel 1916; è stato uno dei principali calypsisti di ogni tempo. Iniziò a comporre e a esibirsi nel 1934, all'età di 18 anni, e non smise che con la sua morte, avvenuta nel 1993. “The Gold in Africa”, registrata a New York il 2 aprile 1936 (circa un mese prima dell'entrata di Badoglio a Addis Abeba e della “proclamazione dell'Impero” da parte di Mussolini), è il suo brano più celebre sulla guerra d'Abissinia. Un brano che deve essere conosciuto finalmente anche in Italia, dove tuttora si sente un po' troppo spesso risuonare “Faccetta Nera”. Il brano, nella piena tradizione del Calypso, esprime non soltanto l'indignazione caraibica di fronte alla guerra colonialista e imperialista del fascismo italiano, ma anche precisi riferimenti biblici: Mussolini è identificato con la “Bestia” dell'Apocalisse, coi “re del mondo che si uniscono per muover guerra al Re assiso in trono” (Apocalisse 19:19).
Il testo del brano è altresì pervaso da un amaro sarcasmo che individua esattamente il vero motivo della guerra colonialista: il denaro e l'avidità. “L'oro dell'Africa”, che deve essere depredato; è la storia che lo dice. I due principali predatori dell'Etiopia, il maresciallo Badoglio e il macellaio Graziani, si arricchirono a dismisura. La chiusa finale del brano è mirabile: se Mussolini vuole oro, oro e oro, perché non va a prenderselo in Canada, in Austria-Ungheria (che non esisteva più all'epoca, ma tant'è) o in “America” (vale a dire negli USA)? Oppure magari in “Demarara”, vale a dire sulla costa della Guyana famosa per la produzione di canna da zucchero? In ultima analisi, un brano che testimonia quale fosse realmente la presa di coscienza anticolonialiste delle popolazioni caraibiche di fronte ad avvenimenti apparentemente lontanissimi, ma che toccavano profondamente le loro coscienze di colonizzati.
Dopo la primitiva registrazione del 1936, per riscoprire questo brano si dovette attendere la ricerca di uno dei principali folkloristi di ogni tempo, lo statunitense Alan Lomax. Nel 1981, la fondamentale etichetta discografica "Folkways" dell'Istituto Smithsoniano pubblicò, a cura di Lomax e basandosi su sue registrazioni originali effettuate a Trinidad negli anni '30 e '40, i due dischi "Out the Fire - Calypso Songs of Social Commentary and Love Troubles", assemblati e compilati da Samuel Charters. "The Gold in Africa" vi è contenuta (volume 2). [RV]