Non è permesso vivere adesso
Senza rubare di qua e di la,
un assessore, senza rumore
la villa al mare così farà.
Società del duemila,
quanti sbagli che fai.
Disonesta e corrotta,
sei sempre più brutta
chissà dove andrai.
E i ragazzi son persi,
non capisco perché.
Questa droga dilaga,
diventa un’amica fa parte di te.
E tarantelle a palazzo no,
no non ballatene più,
la gente è stanca di perdere,
fate qualcosa di più.
E tarantella di secoli,
ma quanta polvere hai.
Quante promesse in politica,
che non si avverano mai.
E tarantella dai portami,
Dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare
Mentre un sindaco strano,
firma carte non sa,
che sta li fino a quando
fa il gioco degli altri e li arricchirà.
Queste cose la gente,
son sicura le sa,
si lamenta e protesta,
col tempo dimentica e li voterà.
E tarantelle a palazzo no,
no non ballatene più,
la gente è stanca di perdere,
fate qualcosa di più.
E tarantella di secoli,
ma quanta polvere hai.
Quante promesse in politica,
che non si avverano mai.
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare.
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare.
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Senza rubare di qua e di la,
un assessore, senza rumore
la villa al mare così farà.
Società del duemila,
quanti sbagli che fai.
Disonesta e corrotta,
sei sempre più brutta
chissà dove andrai.
E i ragazzi son persi,
non capisco perché.
Questa droga dilaga,
diventa un’amica fa parte di te.
E tarantelle a palazzo no,
no non ballatene più,
la gente è stanca di perdere,
fate qualcosa di più.
E tarantella di secoli,
ma quanta polvere hai.
Quante promesse in politica,
che non si avverano mai.
E tarantella dai portami,
Dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare
Mentre un sindaco strano,
firma carte non sa,
che sta li fino a quando
fa il gioco degli altri e li arricchirà.
Queste cose la gente,
son sicura le sa,
si lamenta e protesta,
col tempo dimentica e li voterà.
E tarantelle a palazzo no,
no non ballatene più,
la gente è stanca di perdere,
fate qualcosa di più.
E tarantella di secoli,
ma quanta polvere hai.
Quante promesse in politica,
che non si avverano mai.
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare.
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
Dove c’è un uomo dolcissimo,
a farmi innamorare,
dai tarantella convincimi,
che si può ancor cantare.
E tarantella dai portami,
dove si può sognare,
dove c’è ancora un giocattolo,
che un bimbo sa inventare.
envoyé par donquijote82 - 22/12/2013 - 19:39
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(Umberto Balsamo - Raggi - Mino Reitano)
Voce soavissima e donna profondamente morale, nel 1989 Orietta Berti presentò alla commissione selezionatrice del festival di Sanremo la canzone “Tarantelle”, creata da U. Balsamo – L. Raggi e M. Reitano, collegio che la giudicò negativamente, essendo il testo molto provocatorio ed aspro. Quindi, le venne chiesto di modificarlo, cosa che Orietta non accettò fermamente, in quanto il brano avrebbe perso la sua vera essenza, il suo messaggio veritiero; rinunciò così alla sua partecipazione al festival della canzone italiana.La Berti inserì la versione originale del suddetto pezzo nel nuovo album che stava preparando, intitolato “Io come donna”, che uscì nell’autunno dello stesso anno.