Mmm... Dis-de-dimineaţă,
De la Sovata am venit,
Mmm... Dis-de-dimineaţă,
De la Sovata am venit,
Te-am căutat peste tot,
Nicăieri nu te-am găsit...
Am fost şi la Căciulata,
Am fost şi la Călimăneşti,
Am fost şi la Căciulata,
Am fost şi la Călimăneşti,
Am întrebat de tine,
Nimeni nu ştie unde eşti...
Spune-mi c-ai plecat,
Spune-mi că te-ai dus,
Dar nu mă lăsa să te tot caut
Când în Est, când în Apus,
Poate eşti la Baia Mare !
Poate eşti la Baia Mare !
Eu nu-ţi ştiu adresa,
Tu nu-mi scrii nici o scrisoare !
De la Sovata am venit,
Mmm... Dis-de-dimineaţă,
De la Sovata am venit,
Te-am căutat peste tot,
Nicăieri nu te-am găsit...
Am fost şi la Căciulata,
Am fost şi la Călimăneşti,
Am fost şi la Căciulata,
Am fost şi la Călimăneşti,
Am întrebat de tine,
Nimeni nu ştie unde eşti...
Spune-mi c-ai plecat,
Spune-mi că te-ai dus,
Dar nu mă lăsa să te tot caut
Când în Est, când în Apus,
Poate eşti la Baia Mare !
Poate eşti la Baia Mare !
Eu nu-ţi ştiu adresa,
Tu nu-mi scrii nici o scrisoare !
inviata da Riccardo Venturi - 25/8/2006 - 14:44
Lingua: Italiano
Versione italiana di Riccardo Venturi
25 agosto 2006
25 agosto 2006
IL BLUES DEL GENERALE PACEPA
Mmm…stamattina presto
sono venuto da Sovata,
da Sovata son venuto,
ti ho cercato dappertutto…
e non ti ho trovato
proprio nessuna parte…
Sono stato a Căciulata,
sono stato anche a Călimăneşti,
sono stato anche a Căciulata,
sono stato anche a Călimăneşti,
ho domandato di te,
nessuno sa dove sei...
Dimmi che sei partito,
dimmi che te ne sei andato,
ma non farmi cercarti ancora
ora all’Est, ora all’Ovest,
forse sei a Baia Mare!
Forse sei a Baia Mare!
Non mi riesce di contattarti,
e tu manco mi scrivi una lettera!
Mmm…stamattina presto
sono venuto da Sovata,
da Sovata son venuto,
ti ho cercato dappertutto…
e non ti ho trovato
proprio nessuna parte…
Sono stato a Căciulata,
sono stato anche a Călimăneşti,
sono stato anche a Căciulata,
sono stato anche a Călimăneşti,
ho domandato di te,
nessuno sa dove sei...
Dimmi che sei partito,
dimmi che te ne sei andato,
ma non farmi cercarti ancora
ora all’Est, ora all’Ovest,
forse sei a Baia Mare!
Forse sei a Baia Mare!
Non mi riesce di contattarti,
e tu manco mi scrivi una lettera!
interessante... la canzone, ma soprattutto l'articolo. Mi é stato utile per alcune informazioni che ho usato nel mio libro, a cui ancora sto lavorando. Sono una rumena, adottata da questa meravigliosa patria... ho imparato la vostra lingua, senza però dimenticare quella nativa e tentando di debuttare come scrittrice qui, nella terra di Dante, Petrarca e Boccaccio.
Un caloroso saluto
Un caloroso saluto
loredana preda - 27/1/2007 - 23:55
Baia Mare si trova nella parte opposta al Mar Nero, circa 1.000 km. Il fatto che si chiami "Baia" non vuol dire "Bagno" al mare, almeno una cartina geografica per carità, visto che vuoi fare l'ironico!
Carissimo "anonimo", come puoi controllare dall'introduzione la cosa è stata corretta secondo le tue gentili indicazioni (e, anzi, colgo l'occasione per scusarmi con tutti i frequentatori e le frequentatrici del sito per l'imprecisione). Ma è bello sapere di poter contare su tante persone che vanno a spulciare fin nelle più remote pieghe del "mare magnum" (anzi, in questo caso: Baia mare magnum) di questo sito per reperire errori e/o omissioni; possiamo dormire sonni tranquilli e, nel contempo, dare qualche piccola soddisfazione a tali persone e regalare loro qualche sorriso in questa valle di lacrime.
Riccardo Venturi - 13/1/2009 - 11:28
×
Nel luglio 1978, Ion Mihai Pacepa era non solo un generale di stato maggiore dell’esercito rumeno, ma anche consigliere militare di Nicolae Ceauşescu, responsabile dei servizi segreti e ministro degli esteri nel governo. Fuggì negli Stati Uniti in seguito all’approvazione della sua richiesta di asilo politico da parte dell’allora presidente Jimmy Carter. In seguito si mise al servizio della CIA collaborando a varie “operazioni” dirette contro il blocco sovietico; la stessa CIA descrisse il suo servizio come “un importante e unico contributo per gli Stati Uniti”.
Nel 1987, Pacepa pubblicò un libro intitolato Red Horizons: Chronicles of a Communist Spy Chief (“Orizzonti rossi: Cronache di un agente segreto capo comunista”), che fu letto da “Radio Free Europe” (la radio, sovvenzionata dal governo USA, che si rivolgeva ai paesi comunisti), provocando “enorme interesse tra i rumeni”. Il 25 dicembre 1989 Ceauşescu e sua moglie, l’onnipotente Elena Petrescu, furono processati e condannati a morte; durante il processo, la maggior parte delle accuse erano state letteralmente prese da Red Horizons. Il giorno successivo all’esecuzione dei Ceauşescu, il giornale rumeno Adevărul (“La verità”) iniziò la pubblicazione a puntate della traduzione rumena del libro, presentandolo come “un’opera che ha avuto un ruolo incontestabile nel rovesciamento di Ceauşescu”. Red Horizons è stato pubblicato in 27 paesi ed è ancora in catalogo.
Pacepa aveva studiato chimica industriale, ma pochi mesi prima delle laurea entrò nella Securitate, la terribile polizia politica del regime di Ceauşescu, ed ottenne la sua laurea solo quattro anni dopo. Tra il 1957 e il 1960 guidò i servizi segreti rumeni in Germania Occidentale; tra il 1972 e il 1978, anno della sua fuga, fu presidente dei servizi segreti centrali rumeni.
Riuscì a fuggire, nel 1978, recandosi a piedi all’ambasciata USA a Bonn, dove era stato mandato da Ceauşescu per recare un messaggio al cancelliere tedesco Helmut Schmidt. Pacepa fu quindi imbarcato su un volo segreto fino alla base US Air Force di Andrews, Washington D.C., su un aereo militare.
Nel settembre 1978 Pacepa ricevette due condanne a morte da parte di Ceauşescu, che arrivò a mettere una taglia di 2 milioni di dollari sulla sua testa. Yassir Arafat e Muhammar Gheddafi vi aggiunsero un milione di dollari a testa. Nel 1980, la polizia politica rumena chiese al famoso terrorista internazionale Carlos di assassinarlo negli Stati Uniti, sempre per 1 milione di dollari; ma Carlos non riuscì a trovare Pacepa. Si vendicò il 21 febbraio 1980, facendo saltare in aria una parte della sede centrale di Radio Free Europe a Monaco di Baviera, proprio durante una trasmissione in cui si trasmettevano notizie sulla fuga di Pacepa.
Il 7 luglio 1999 la Corte Suprema di Romania, con decisione n° 41/1999, cancellò le condanne a morte per Pacepa, lo reintegrò di grado e ordinò che le sue proprietà, confiscate su ordine di Ceauşescu, gli fossero restituite; ma il governo rumeno, dove operavano molti ex subordinati del generale, rifiutò di ottemperare ai decreti. Finalmente, nel dicembre 2004, il governo rumeno reintegrò tacitamente Pacepa nel suo grado di generale.
Piaciuta la storia? Proprio una bella e tipica storia di guerra fredda, con tanti bei personaggi: il generale della Securitate che prima fa lo spione per il regime e poi scappa negli USA per mettersi al servizio di altri spioni, Ceauşescu, la CIA, il terrorista Carlos, Gheddafi…Alexandru Andrieş vi ha scritto sopra una canzone ironica al massimo grado, quasi una specie di “Dove sta Zazà” alla rumena. Il "cercatore", ovviamente, è Ceauşescu in persona, che cerca disperato Pacepa partendo dalla una delle sue proprietà (Sovata) per poi andare nei più impensati buchi della campagna. Ma forse, chissà, Pacepa era a Baia Mare (che, come ci informa un anonimo, si trova a 1000 km dal Mar Nero). No, non era a Baia Mare. E non scrive nemmeno una lettera![RV]