La mè famiglia
Lera puareta tant
Ghera tanti fioi
E guadagnava sultant mè pupà
Me seri in seconda
E a scola la maestra
La sé diis: “Ai più poveri
Farem qualche regalo
Ci passeremo le braghine”.
Me gò alzat la man e gò dit:
“Le braghine non le voglio
me le compera mio papà”
“Ma perché” le la mè dis
“non si può rifiutare
non si può rifiutare
la cosa donata”
“Mè pupà èl mè ja compra lu”
go rispost e la maestra
la ga scrit in sèla carta
che jivi rifudadi.
A mesdé sunti andat a cà
E ghèl disi a mè mama.
Le la mè dis nient,
Anca le lera urgugliusa
La vuria mia che andès
Cun li braghi regaladi
Cun li braghi regaladi
Anca se serun puaret.
Lera puareta tant
Ghera tanti fioi
E guadagnava sultant mè pupà
Me seri in seconda
E a scola la maestra
La sé diis: “Ai più poveri
Farem qualche regalo
Ci passeremo le braghine”.
Me gò alzat la man e gò dit:
“Le braghine non le voglio
me le compera mio papà”
“Ma perché” le la mè dis
“non si può rifiutare
non si può rifiutare
la cosa donata”
“Mè pupà èl mè ja compra lu”
go rispost e la maestra
la ga scrit in sèla carta
che jivi rifudadi.
A mesdé sunti andat a cà
E ghèl disi a mè mama.
Le la mè dis nient,
Anca le lera urgugliusa
La vuria mia che andès
Cun li braghi regaladi
Cun li braghi regaladi
Anca se serun puaret.
Contributed by Bernart - 2013/11/25 - 11:04
Language: Italian
Traduzione di Mario Lodi.
LE BRAGHINE RIFIUTATE
La mia famiglia
era molto povera
c’erano tanti figli
e guadagnava soltanto mio papà.
Io ero in seconda
e a scuola la maestra
ci dice: “ai più poveri
faremo qualche regalo.
Ci passeremo le braghine”
Io ho alzato la mano e ho detto:
“Le braghine non le voglio
me le compera mio papà”
“Ma perché?- lei mi dice-
non si può rifiutare
la cosa donata.”
“Mio papà me le compera lui”
ho risposta e la maestra
lo ha scritto su una carta
che le avevo rifiutate.
A mezzogiorno sono andato a casa
e lo dico a mia mamma.
Lei non mi dice niente
anche lei era orgogliosa.
Non voleva che andassi
con i calzoni regalati
anche se eravamo poveri.
La mia famiglia
era molto povera
c’erano tanti figli
e guadagnava soltanto mio papà.
Io ero in seconda
e a scuola la maestra
ci dice: “ai più poveri
faremo qualche regalo.
Ci passeremo le braghine”
Io ho alzato la mano e ho detto:
“Le braghine non le voglio
me le compera mio papà”
“Ma perché?- lei mi dice-
non si può rifiutare
la cosa donata.”
“Mio papà me le compera lui”
ho risposta e la maestra
lo ha scritto su una carta
che le avevo rifiutate.
A mezzogiorno sono andato a casa
e lo dico a mia mamma.
Lei non mi dice niente
anche lei era orgogliosa.
Non voleva che andassi
con i calzoni regalati
anche se eravamo poveri.
Contributed by Bernart - 2013/11/25 - 11:04
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Una canzone d’orgoglio proletario.
Il testo, pubblicato in italiano nel libro “Nonno Agostino” del 1971, fa parte di una serie di colloqui con Agostino Dellabassa registrati da Mario Lodi dal 1966 in avanti.
Agostino Dellabassa faceva il falegname ed era un anziano socialista.
Il testo è stato musicato da Sergio Lodi e cantato dal Gruppo Padano di Piadena.