¿Qué es lo que pasa conmigo?
Yo que quiero estar contenta
Se me escapa un quejido.
¡Ay! Mis penas no han de acabar
mientras no vea a mi pueblo resucitar.
Muerte veo y muerte escribo
eso es lo que hay conmigo.
Yo que quiero estar contenta
se me escapa un quejido.
¡Ay! Mis penas no han de acabar
mientras no vea a mi pueblo resucitar.
¡Ay! Mi pueblo sin voz.
¡Ay!
Yo que quiero estar contenta
Se me escapa un quejido.
¡Ay! Mis penas no han de acabar
mientras no vea a mi pueblo resucitar.
Muerte veo y muerte escribo
eso es lo que hay conmigo.
Yo que quiero estar contenta
se me escapa un quejido.
¡Ay! Mis penas no han de acabar
mientras no vea a mi pueblo resucitar.
¡Ay! Mi pueblo sin voz.
¡Ay!
inviata da Bernart - 17/10/2013 - 10:40
Lingua: Italiano
Versione italiana di Flavio Poltronieri
GRIDO
Che cosa mi succede?
Che cosa mi succede?
Io che voglio esser contenta
mi scappa un grido
Ah!
Le mie pene non finiranno
finché non vedrò
il mio popolo risuscitare
Ah!
More vedo e morte scrivo
ecco che cosa mi succede
io che voglio esser contenta
mi scappa un grido
Ah!
Le mie piene non finiranno
finché non vedrò
il mio popolo risuscitare
Ah!
Ah! Il mio popolo senza voce
Ah!
Che cosa mi succede?
Che cosa mi succede?
Io che voglio esser contenta
mi scappa un grido
Ah!
Le mie pene non finiranno
finché non vedrò
il mio popolo risuscitare
Ah!
More vedo e morte scrivo
ecco che cosa mi succede
io che voglio esser contenta
mi scappa un grido
Ah!
Le mie piene non finiranno
finché non vedrò
il mio popolo risuscitare
Ah!
Ah! Il mio popolo senza voce
Ah!
inviata da Flavio Poltronieri - 16/2/2014 - 21:19
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Parole e musica di Elisa Serna
La traccia che apre e che dà il titolo al suo album d’esordio del 1972.
A partire dal 1970 la Serna si autoesiliò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…