C'era una volta una città
in quell'isola laggiù
c'era una via che passava di là
proprio dove vivi tu
c'era allegria c'era felicità
ma la guerra è una follia
ma se qualcuno sorride a te
un domani ancora c'è...
Dai Conan! tutto deve ricominciare
dai Conan! mettici tanto amore più che puoi
dai Conan! ora stringiti forte a Lana
dai Conan! bella non c'è nessuna come lei
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri insieme a noi
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti mai...
Ci sono i buoni, come sei tu
per un amicizia in più
c'è sempre Lana vicino a te
che ti fa sentire un re
ci sono i sogni, tutti quelli che fai
che non moriranno mai
c'è la speranza, che d'ora in poi
un futuro avremo noi
Dai Conan! sulla terra c'è ancora il sole
dai Conan! tenero come un fiore crescerai
dai Conan! questo mondo si puo' salvare
dai Conan! tuffati in mezzo al mare e poi vai
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri...
in quell'isola laggiù
c'era una via che passava di là
proprio dove vivi tu
c'era allegria c'era felicità
ma la guerra è una follia
ma se qualcuno sorride a te
un domani ancora c'è...
Dai Conan! tutto deve ricominciare
dai Conan! mettici tanto amore più che puoi
dai Conan! ora stringiti forte a Lana
dai Conan! bella non c'è nessuna come lei
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri insieme a noi
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti mai...
Ci sono i buoni, come sei tu
per un amicizia in più
c'è sempre Lana vicino a te
che ti fa sentire un re
ci sono i sogni, tutti quelli che fai
che non moriranno mai
c'è la speranza, che d'ora in poi
un futuro avremo noi
Dai Conan! sulla terra c'è ancora il sole
dai Conan! tenero come un fiore crescerai
dai Conan! questo mondo si puo' salvare
dai Conan! tuffati in mezzo al mare e poi vai
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
contro i nemici non perderti, non fermarti
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri...
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Scritta da Lucio Macchiarella e Massimo Buzzi
Interpretata da Georgia Lepore (1965-), cantante e doppiatrice
Sigla dell’edizione italiana del cartone animato anime televisivo giapponese “未来少年コナン”(Mirai shōnen Konan, “Conan, il ragazzo del futuro”), diretto nel 1978 da 宮崎 駿 (Miyazaki Hayao) (1941-), forse il più grande esponente del cinema d’animazione del Sol Levante.
La serie era liberamente basata sul romanzo di fantascienza per ragazzi “The Incredible Tide”, scritto nel 1970 dallo statunitense Alexander Key.
« Nel mese di luglio dell'anno 2008, la razza umana sfiorò la completa estinzione. In pochi istanti, le armi elettromagnetiche cancellarono più di metà degli esseri umani dalla faccia del pianeta. Il cataclisma causò uno spostamento traumatico dell'asse terrestre, e i continenti finirono quasi interamente sommersi dalle acque. »
Un pugno di malcapitati tenta con un razzo (molto retro-futuristico) di sfuggire alle esplosioni che devastano il pianeta, ma ripiombano nell’atmosfera nella quale imperversano cicloni colossali.
Il tremolio dell’inquadratura ci lascia intuire un frastuono devastante, che tuttavia rimane solo un’immagine muta.
Poi, semisommerse nel mare, vediamo città distrutte divenire scogliere che si ripopolano di pesci; e un paesaggio sul quale si staglia la sagoma di un’isola con il razzo conficcato malamente, e… l’ipotesi di una rinascita: due ragazzi su una canoa.
Si va a (ri)cominciare…
L’anno è ora il 2038; il giovane Conan, figlio dei sopravvissuti allo schianto del razzo avvenuto trent’anni prima, ha vissuto fino all’adolescenza solo sull’isola, con un “nonno” che si è preso cura di lui.
L’arrivo di una giovane naufraga misteriosa di nome Lana, e, successivamente, di loschi figuri che rapiranno la medesima, porrà drasticamente fine all’infanzia del protagonista. Perduto il nonno ucciso dai malvagi, Conan si metterà sulle tracce di questi ultimi per salvare colei che, di fatto, è rimasta l’unica persona che conosca al mondo.
La ricerca lo trascinerà in mezzo a un complicato confronto fra le due “società” che si fronteggiano, ultime schegge superstiti del vecchio mondo. Da una parte abbiamo Indastria (originariamente Industria), società ipertecnologica ma morente, senza volto, fondata su un’ampia base di lavoratori-schiavi che mantengono in moto macchine delle quali si sta dimenticando il funzionamento e per le quali non c’è più energia; una società che fabbrica il pane con i rottami di plastica e che si affida a un’archeologia di rapina per recuperare tecnologie funzionanti.
Dall’altra Hyarbor (era High Harbor), comunità rurale a bassissimo impatto, popolata di allegri contadini che lavorano duro e si godono la vita per ciò che possono, apparentemente senza ausili meccanici.
Suo malgrado, il ragazzo diverrà l’ago della bilancia in questa contrapposizione, mentre, sullo sfondo, stravolgimenti ambientali sempre più inquietanti – forse innescati da un cambiamento dell’asse terrestre – preannunciano l’arrivo di una colossale catastrofe.
(da Conan, il ragazzo del futuro, di Davide Mana)