Oh, Lawd, Black Betty,
Bam-ba-lamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Black Betty had a baby,
Bambalamb,
Black Betty had a baby,
Bambalamb.
Oh, Lawd, Black Betty,
Bam-ba-lamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bam-ba-lamb,
It de cap’n’s baby,
Bam-ba-lamb
It de cap’n’s baby,
Bam-ba-lamb.
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
But she didn’ feed de baby,
Bambalamb,
But she didn’ feed de baby,
Bambalamb.
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Black Betty, where’d you come from?
Bambalamb,
Black Betty, where’d you come from?
Bambalamb.
Bam-ba-lamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Black Betty had a baby,
Bambalamb,
Black Betty had a baby,
Bambalamb.
Oh, Lawd, Black Betty,
Bam-ba-lamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bam-ba-lamb,
It de cap’n’s baby,
Bam-ba-lamb
It de cap’n’s baby,
Bam-ba-lamb.
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
But she didn’ feed de baby,
Bambalamb,
But she didn’ feed de baby,
Bambalamb.
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Oh, Lawd, Black Betty,
Bambalamb,
Black Betty, where’d you come from?
Bambalamb,
Black Betty, where’d you come from?
Bambalamb.
envoyé par Bernart - 8/10/2013 - 10:35
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Raccolta nei primi anni 30 da John ed Alan Lomax, suo figlio, da James “Iron Head” Baker, con R. D. Allen e Will Crosby, tutti afro-americani detenuti nella Darrington State Prison Farm, Texas.
Inclusa nella raccolta intitolata “Jail House Bound”.
Testo trovato su Early American Crime, dove il brano può essere ascoltato (e scaricato) nella versione di Leadbelly.
Lo stesso Alan Lomax la interpretò nel suo disco “Texas Folk Songs” del 1958.
Ma la canzone è indissolubilmente legata alla voce di Huddie William Ledbetter – il quale pure fu detenuto più volte in diverse fattorie-prigione in Texas e Louisiana – che a incise per la prima volta nel 1939 nel disco intitolato “Negro Sinful Songs.
Famosa – tra le tantissime - la cover offerta nel 1977 dalla band dei Ram Jam.
Come ebbe a spiegare lo stesso Alan Lomax, “Black Betty” è la personificazione della frusta del guardiano che nelle prigioni del Sud spessissimo si abbatteva – “bambalamb!” - sulle schiene dei prigionieri, nella quasi totalità afro-americani al servizio dello Stato o affittati a proprietari privati, uccisi di lavoro, di fame e di violenze… Dalla fine della Guerra Civile e fino agli anni 30, il sistema carcerario e segregazionario architettato dai bianchi riuscì negli USA a non far rimpiangere l’abolito sistema schiavistico…