Épiceries, chevaux, casernes
Semailles, tempêtes et moissons
Pâtisseries, amours qui traînent
Passe-temps, jeunesse et frissons
Cimenteries, plages et palaces
Fleuves perdus, sables profonds
Écuries, pur-sangs ou carcasses
Courses de trot ou d´aviron
Souffle le vent, volent les cheveux
Malheur est un chemin creux
Souffle le vent, volent les cheveux
Bonheur est une balançoire en feu
Amours qui passent et qui repassent
Dans les rues sales et quand il pleut
Soldats chantant dans l´espace
La chanson des vainqueurs peureux.
Semailles, tempêtes et moissons
Pâtisseries, amours qui traînent
Passe-temps, jeunesse et frissons
Cimenteries, plages et palaces
Fleuves perdus, sables profonds
Écuries, pur-sangs ou carcasses
Courses de trot ou d´aviron
Souffle le vent, volent les cheveux
Malheur est un chemin creux
Souffle le vent, volent les cheveux
Bonheur est une balançoire en feu
Amours qui passent et qui repassent
Dans les rues sales et quand il pleut
Soldats chantant dans l´espace
La chanson des vainqueurs peureux.
Contributed by Riccardo Venturi - 2013/9/13 - 21:05
Language: Italian
Versione italiana di Riccardo Venturi
13 settembre 2013
13 settembre 2013
ALTALENA IN FIAMME
Pizzicagnoli, cavalli, caserme
Semine, tempeste e mietiture
Pasticcerie, amori trascinàntisi
Passatemi, giovinezza e tremiti
Cementifici, spiagge e edifici
Fiumi perduti, profonde sabbie
Scuderie, purosangue o carcasse
Corse al trotto regate canottiere
Soffia il vento, volano i capelli
Un sentiero vuoto è la tristezza
Soffia il vento, volano i capelli
E la felicità altalena in fiamme
Amori che passano e ritornano
Nelle strade sporche quando piove
Soldati che cantano nel nel nulla
Il canto dei vincitori spaventati.
Pizzicagnoli, cavalli, caserme
Semine, tempeste e mietiture
Pasticcerie, amori trascinàntisi
Passatemi, giovinezza e tremiti
Cementifici, spiagge e edifici
Fiumi perduti, profonde sabbie
Scuderie, purosangue o carcasse
Corse al trotto regate canottiere
Soffia il vento, volano i capelli
Un sentiero vuoto è la tristezza
Soffia il vento, volano i capelli
E la felicità altalena in fiamme
Amori che passano e ritornano
Nelle strade sporche quando piove
Soldati che cantano nel nel nulla
Il canto dei vincitori spaventati.
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Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire en feu, dalla stupefacente copertina.
L'album Balançoire en feu, dapprima, sconcerta i fan e il pubblico dei Malicorne. Le musiche scritte da Gabriel Yacoub (che interpreta tutte le canzoni) e dal bassista Olivier Zdrzalik-Kowalski sono come sempre raffinatissime e molto belle, ma ai testi di Roda-Gil si fa fatica ad abituarsi. Solo col tempo, l'album diverrà un vero e proprio classico dei Malicorne, nonché uno dei migliori album di rock psichedelico prodotto in Europa.
Balançoire en feu è il primo brano dell'album, e quello che gli dà il titolo intero ; lo apre e lo chiude, dato che l'ultimo brano è una sua reprise. L'espressionismo di Étienne Roda-Gil si presenta immediatamente nel suo massimo fulgore. L' « Altalena in fiamme » : un titolo evocativo e agghiacciante di per sé. Immaginare in fiamme un gioco di bambini, che normalmente evoca allegria, divertimento e spensieratezza, fa pensare a qualcosa (come la guerra) che travolge ogni cosa ; mi è capitato di vedere coi miei occhi qualcosa del genere. I giardinetti, a volte ancora coi giochi bruciacchiati e distrutti, nelle località della Bosnia, nell'anno 1993. Trasformati, generalmente, in cimiteri, e non metaforicamente.
Parto da questo ricordo personale, non bello, per chiarire che l' « Altalena in fiamme » di Roda-Gil altro non è che il Mondo. Nel suo andare e venire, nel suo oscillare di fuoco. Il Mondo fatto di tutto e del suo contrario all'interno stesso di ogni sua singola parola ; i « pizzicagnoli », ad esempio, la prima di tutto il testo. Cose buone e, al tempo stesso, la crassezza e l'ottusità (nelle canzoni in francese, non di rado, l' « épicier », il droghiere, assieme al notaio è simbolo di untuosa avidità piccoloborghese ; e come dimenticare la fine che il lurido droghiere fa nel Germinale di Zola). Compaiono, quasi ad anticipare un'altra canzone [RV]
- Balançoire en feu
- Paysans sans peur
- Chantier d'été
- Soldat de la République