Dneska už nám žádný nepoví, kdopak ji tam dal,
harmoniku kdo dal do křoví a kdo na ni hrál.
La-la-la-la, la-lá-la-la-lá, la-la-la-la-lá,
la-la-la-la, la-la-la-la, lá, la-la-la-la-lá.
Už nikdo neví, kdo ji hýčkal na rukou,
chlubil se její perletí,
k přečtení není ani nápis azbukou,
kdopak ví, kdo písně na ni hrával?
O hloubce tůní v očích dívky copaté,
o břízách bílých jak sníh.
O cestě, která končí v louce zaváté,
o cestě stepí na koních.
Harmonika v křoví dožívá, ztratila už dech,
už se jenom větrem zachvívá prostřelený měch.
Už nikdo neví, kdo ji hýčkal na rukou,
chlubil se její perletí,
k přečtení není ani nápis azbukou,
kdopak ví, kdo písně na ní hrával?
O jarních vodách, které cestu zaplaví,
o lidech dobrých i zlých,
o duši, která věčným steskem bolaví,
o bílých křížích na polích.
Harmonika v křoví dožívá, ztratila už dech,
už se jenom větrem zachvívá prostřelený měch.
Jarní vody, duše, cesta, kůň,
kdo to vlastně hrál,
dívčí copy, louka, oči, tůň,
a co bylo dál.
harmoniku kdo dal do křoví a kdo na ni hrál.
La-la-la-la, la-lá-la-la-lá, la-la-la-la-lá,
la-la-la-la, la-la-la-la, lá, la-la-la-la-lá.
Už nikdo neví, kdo ji hýčkal na rukou,
chlubil se její perletí,
k přečtení není ani nápis azbukou,
kdopak ví, kdo písně na ni hrával?
O hloubce tůní v očích dívky copaté,
o břízách bílých jak sníh.
O cestě, která končí v louce zaváté,
o cestě stepí na koních.
Harmonika v křoví dožívá, ztratila už dech,
už se jenom větrem zachvívá prostřelený měch.
Už nikdo neví, kdo ji hýčkal na rukou,
chlubil se její perletí,
k přečtení není ani nápis azbukou,
kdopak ví, kdo písně na ní hrával?
O jarních vodách, které cestu zaplaví,
o lidech dobrých i zlých,
o duši, která věčným steskem bolaví,
o bílých křížích na polích.
Harmonika v křoví dožívá, ztratila už dech,
už se jenom větrem zachvívá prostřelený měch.
Jarní vody, duše, cesta, kůň,
kdo to vlastně hrál,
dívčí copy, louka, oči, tůň,
a co bylo dál.
inviata da Stanislava - 1/8/2013 - 00:06
Lingua: Italiano
Versione italiana di Stanislava
Avevo qualche perplessità riguardo alla traduzione del titolo della canzone. Cesta in realtà ricopre sia il significato di “viaggio” che quello di “sentiero”. Nel testo la parola si trova in quattro contesti, una volta chiaramente con il primo significato, una volta con l'altro, e due volte potenzialmente con entrambi... Ho scelto quello che, nel complesso, mi sembra prevalere...
Avevo qualche perplessità riguardo alla traduzione del titolo della canzone. Cesta in realtà ricopre sia il significato di “viaggio” che quello di “sentiero”. Nel testo la parola si trova in quattro contesti, una volta chiaramente con il primo significato, una volta con l'altro, e due volte potenzialmente con entrambi... Ho scelto quello che, nel complesso, mi sembra prevalere...
VIAGGIO
Ormai nessuno ci dirà chi la mise lì,
chi mise la fisarmonica tra i cespugli e chi l'aveva suonata.
La-la-la-la, la-la-la-la-la, la-la-la-la-la,
la-la-la-la, la-la-la-la, la, la-la-la-la-la.
Ormai nessuno sa chi la coccolava tra le braccia,
chi si vantava della sua madreperla,
non è più leggibile nemmeno la scritta in cirillico,
chissà chi ci suonava le canzoni...
Della profondità negli occhi di una ragazza con le trecce,
delle betulle bianche come la neve,
di un sentiero che finisce in un prato innevato,
di un viaggio a cavallo attraverso la steppa.
La fisarmonica sta finendo la sua vita tra i cespugli, ormai ha perso il respiro.
Solamente trema ancora nel vento il mantice perforato da uno sparo.
Ormai nessuno sa chi la coccolava tra le braccia,
chi si vantava della sua madreperla,
non è più leggibile nemmeno la scritta in cirillico,
chissà chi ci suonava le canzoni...
Di acque primaverili che inondano il sentiero,
di gente buona e cattiva,
dell'anima che sente dolore di una nostalgia eterna,
di croci bianche sui campi.
La fisarmonica sta finendo la sua vita tra i cespugli, ormai ha perso il respiro.
Solamente trema ancora nel vento il mantice perforato da uno sparo.
Acque primaverili, anima, viaggio, cavallo,
chi era che suonava?
Trecce di ragazza, prato, occhi, profondità,
e che cosa c'è stato dopo...
Ormai nessuno ci dirà chi la mise lì,
chi mise la fisarmonica tra i cespugli e chi l'aveva suonata.
La-la-la-la, la-la-la-la-la, la-la-la-la-la,
la-la-la-la, la-la-la-la, la, la-la-la-la-la.
Ormai nessuno sa chi la coccolava tra le braccia,
chi si vantava della sua madreperla,
non è più leggibile nemmeno la scritta in cirillico,
chissà chi ci suonava le canzoni...
Della profondità negli occhi di una ragazza con le trecce,
delle betulle bianche come la neve,
di un sentiero che finisce in un prato innevato,
di un viaggio a cavallo attraverso la steppa.
La fisarmonica sta finendo la sua vita tra i cespugli, ormai ha perso il respiro.
Solamente trema ancora nel vento il mantice perforato da uno sparo.
Ormai nessuno sa chi la coccolava tra le braccia,
chi si vantava della sua madreperla,
non è più leggibile nemmeno la scritta in cirillico,
chissà chi ci suonava le canzoni...
Di acque primaverili che inondano il sentiero,
di gente buona e cattiva,
dell'anima che sente dolore di una nostalgia eterna,
di croci bianche sui campi.
La fisarmonica sta finendo la sua vita tra i cespugli, ormai ha perso il respiro.
Solamente trema ancora nel vento il mantice perforato da uno sparo.
Acque primaverili, anima, viaggio, cavallo,
chi era che suonava?
Trecce di ragazza, prato, occhi, profondità,
e che cosa c'è stato dopo...
inviata da Stanislava - 1/8/2013 - 00:09
×
Musica: Petr Rada
Questa canzone ci trasporta nel periodo della fine della seconda guerra mondiale. È un testo che esprime compassione con i caduti. Qui in particolare, lo scenario è quello dell'arrivo delle truppe sovietiche e americane nella Cecoslovacchia, che significò la fine del conflitto. (Durante il regime comunista, nella Cecoslovacchia la liberazione veniva festeggiata il 9 maggio, data dell'arrivo delle truppe sovietiche, mentre dopo il 1989 la festa nazionale è stata spostata al giorno precedente, il giorno in cui effettivamente fu firmata la capitolazione della Germania e quando, nella parte occidentale della Cecoslovacchia, fino alla linea di demarcazione che passava da Plzen, furono già presenti le truppe americane.) In questa canzone ci troviamo davanti a una fisarmonica distrutta durante le vicende belliche, attorno alla quale l'autore del testo cerca, con l'aiuto dell'immaginazione, di ricostruire una storia – pensieri, ricordi, esperienze – di una vita umana, interrotta, così sembra, dalla guerra. Alcuni accenni alludono a un soldato sovietico. Mi viene in mente un parallelismo, un'altra canzone che ha come protagonista una fisarmonica: l'antifascista Το ακορντεόν del grande Manos Loïzos (ovviamente già presente nel sito...)