E' crollato tutto quanto in un istante,
come crollerebbe un corpo senza gambe,
un fuoco senza fiamme,
il mondo senza donne
come un 21enne che difende solo l'uniforme
in cui non crede neanche
l'aria era pesante
lacrimogeni e pistole
fuochi e sassaiole
su tutto il lungomare
stoffe bagnate sugli occhi
per nascondere l'orrore
e poi quel mare, quel sole, quella citta' irreale
sembrava un ospedale a cielo aperto
senza pavimento
come un buco che collega il paradiso con l'inferno
Genova 2001
indelebile una scritta sopra il muro
accecante come un grido silenzioso
avevate ragione voi
dietro le maschere antigas
voi
dietro le vostre barricate
voi che gia' allora sapevate che oggi
avreste avuto ragione voi
mentre correvate indietro
voi
mentre poi caricavate
voi
sventolava come un grido silenzioso
avevate ragione voi
era una scuola
sembrava un mattatoio
era un laboratorio
sembrava un obitorio di vivi
(e) battaglioni di aguzzini urlavano impazziti
contro manichini disarmati
e poi di colpo arrivarono le botte, le teste rotte
e il sangue sopra le porte
e poi quel fumo nero pece
che da quel giorno in poi per me e' il colore della morte
oggi, sono passati 12 anni oramai
ma chi c'e' stato non dimentichera' mai
e poi mai
e poi mai
e poi mai
Genova 2001
indelebile quel sangue sopra il muro
accecante come un grido silenzioso
avevate ragione voi
dietro le maschere antigas
voi
dietro le vostre barricate
voi che gia' allora sapevate che oggi
avreste avuto ragione voi
mentre correvate indietro
noi tutti quanti con le mani verso il cielo
cercavamo solamente verita'
avevamo ragione noi
come crollerebbe un corpo senza gambe,
un fuoco senza fiamme,
il mondo senza donne
come un 21enne che difende solo l'uniforme
in cui non crede neanche
l'aria era pesante
lacrimogeni e pistole
fuochi e sassaiole
su tutto il lungomare
stoffe bagnate sugli occhi
per nascondere l'orrore
e poi quel mare, quel sole, quella citta' irreale
sembrava un ospedale a cielo aperto
senza pavimento
come un buco che collega il paradiso con l'inferno
Genova 2001
indelebile una scritta sopra il muro
accecante come un grido silenzioso
avevate ragione voi
dietro le maschere antigas
voi
dietro le vostre barricate
voi che gia' allora sapevate che oggi
avreste avuto ragione voi
mentre correvate indietro
voi
mentre poi caricavate
voi
sventolava come un grido silenzioso
avevate ragione voi
era una scuola
sembrava un mattatoio
era un laboratorio
sembrava un obitorio di vivi
(e) battaglioni di aguzzini urlavano impazziti
contro manichini disarmati
e poi di colpo arrivarono le botte, le teste rotte
e il sangue sopra le porte
e poi quel fumo nero pece
che da quel giorno in poi per me e' il colore della morte
oggi, sono passati 12 anni oramai
ma chi c'e' stato non dimentichera' mai
e poi mai
e poi mai
e poi mai
Genova 2001
indelebile quel sangue sopra il muro
accecante come un grido silenzioso
avevate ragione voi
dietro le maschere antigas
voi
dietro le vostre barricate
voi che gia' allora sapevate che oggi
avreste avuto ragione voi
mentre correvate indietro
noi tutti quanti con le mani verso il cielo
cercavamo solamente verita'
avevamo ragione noi
envoyé par adriana - 15/7/2013 - 13:04
Testo della poesia di Domenico Mungo
AVEVATE RAGIONE VOI
Avevate ragione voi
Quando urlavate rauchi
Dentro la gomma polacca delle vostre maschere antigas!
Neropece
come i volti
rigati
bruciati e graffiati
Di sudore lacrimofero e urticante
Avevate ragione voi
Quando brancolavate
come lucertole al sole
sul lungomare farcito di diossina e sangue
nella nebbia di polvere
e
Sventolavano le grida silenziose
Contro le volte di marmo e cera
Sui bastoni delle vostre braccia folli
Spezzate e divelte dalla mattanza di tonfa
Avevate ragione voi
Quando correvate dietro
La cortina
dei fuochi
e delle barricate
di auto
e cassonetti di plastica
e
coi limoni spurgavate l’orrore
mentre la rivolta
Annegava nel mare
Striato di bianco schiumoso
Come neve accumulata in un angolo
Per essere dimenticata
Avevate ragione voi
Che già
Sapevate
Allora
di aver perso tutto
AVEVATE RAGIONE VOI
Avevate ragione voi
Quando urlavate rauchi
Dentro la gomma polacca delle vostre maschere antigas!
Neropece
come i volti
rigati
bruciati e graffiati
Di sudore lacrimofero e urticante
Avevate ragione voi
Quando brancolavate
come lucertole al sole
sul lungomare farcito di diossina e sangue
nella nebbia di polvere
e
Sventolavano le grida silenziose
Contro le volte di marmo e cera
Sui bastoni delle vostre braccia folli
Spezzate e divelte dalla mattanza di tonfa
Avevate ragione voi
Quando correvate dietro
La cortina
dei fuochi
e delle barricate
di auto
e cassonetti di plastica
e
coi limoni spurgavate l’orrore
mentre la rivolta
Annegava nel mare
Striato di bianco schiumoso
Come neve accumulata in un angolo
Per essere dimenticata
Avevate ragione voi
Che già
Sapevate
Allora
di aver perso tutto
adriana - 15/7/2013 - 13:53
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Singolo: Avevate ragione voi
Ecco come la band presenta il pezzo:
«"Avevate ragione voi" è una raccolta di poesie uscita nel 2010. Domenico ce lo regalò subito, e noi lo leggemmo subito. Appena finito però lo chiudemmo in un cassetto del cuore. Uno di quei cassetti che contengono ricordi troppo duri per essere guardati in faccia, ma che in fondo non si vogliono e non si possono dimenticare. Mai.
Poi arrivò agosto 2012. Andammo in vacanza insieme, in Liguria. Passammo giornate intere a parlare, bere e ricordare.. e "Avevate ragione voi" scivolò fuori dal cassetto. Il testo venne fuori di getto, come il vomito che segue una nausea durata 12 anni. Troppo tempo. E ora si, ora stiamo meglio. Dovevamo farla questa canzone, a tutti i costi.. e grazie a Dome ci siamo riusciti».
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