Elle avait à peine quinze ans,
elle jouait encore à la poupée
Elle avait de grands yeux d'enfant,
je l'appelais Fleur d'oranger
Quand nous sommes venus au pays,
c'était la saison des lilas
Je ne savais rien de la vie
bien que je sois déjà soldat
Dans ces montagnes isolées,
des dissidents y'en a partout
C'est pas facile de les trouver,
l'armée n'en vient jamais à bout
Au cours des tout derniers combats,
nous fûmes pris entre deux feux
Et nous perdîmes pas mal de gars
au fond d'un ravin rocailleux
Trois soldats de ma compagnie,
un soir sont sortis des camions
C'était un peu avant minuit
sous le ciel chantaient les grillons
Le ciel sentait bon le jasmin,
dans la nuit brillait un croissant
Il avait le blanc de tes seins,
un vent chaud soufflait du levant
Ils ont surgi soudain tous trois
par la porte de sa maison
L'un d'eux lui attacha les bras,
un autre arracha son jupon
On l'a trouvée dans son lit bleu,
pâle et vidée de tout son sang
Les larmes collaient ses cheveux,
le soleil baignait le couchant
On a vite étouffé l'affaire,
personne n'a rien su à Paris
Ce ne fut même pas un fait divers,
qu'un incident en Algérie.
elle jouait encore à la poupée
Elle avait de grands yeux d'enfant,
je l'appelais Fleur d'oranger
Quand nous sommes venus au pays,
c'était la saison des lilas
Je ne savais rien de la vie
bien que je sois déjà soldat
Dans ces montagnes isolées,
des dissidents y'en a partout
C'est pas facile de les trouver,
l'armée n'en vient jamais à bout
Au cours des tout derniers combats,
nous fûmes pris entre deux feux
Et nous perdîmes pas mal de gars
au fond d'un ravin rocailleux
Trois soldats de ma compagnie,
un soir sont sortis des camions
C'était un peu avant minuit
sous le ciel chantaient les grillons
Le ciel sentait bon le jasmin,
dans la nuit brillait un croissant
Il avait le blanc de tes seins,
un vent chaud soufflait du levant
Ils ont surgi soudain tous trois
par la porte de sa maison
L'un d'eux lui attacha les bras,
un autre arracha son jupon
On l'a trouvée dans son lit bleu,
pâle et vidée de tout son sang
Les larmes collaient ses cheveux,
le soleil baignait le couchant
On a vite étouffé l'affaire,
personne n'a rien su à Paris
Ce ne fut même pas un fait divers,
qu'un incident en Algérie.
inviata da Riccardo Venturi - 27/6/2013 - 01:47
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
27 giugno 2013
27 giugno 2013
FIORE D'ARANCIO
Aveva solo quindici anni,
giocava ancora con la bambola.
Aveva occhi grandi di bimba,
io la chiamavo Fiore d'arancio.
Arrivati in quel paese
era la stagione dei lillà,
non sapevo nulla della vita
anche se ero già soldato
Su quelle montagne isolate
di partigiani ce n'erano ovunque,
non era facile trovarli,
l'esercito non ce la fa mai
Negli ultimissimi combattimenti
fummo presi tra due fuochi
e perdemmo parecchi ragazzi
giù dentro a un burrone sassoso
Tre soldati della mia compagnia
una sera saltarono giù dai camion,
era poco dopo mezzanotte,
sotto al cielo cantavano i grilli
L'aria profumava di gelsomino,
nella notte splendeva la luna crescente,
aveva il biancore dei tuoi seni,
un vento caldo soffiava da levante
Sono sbucati tutti e tre
dalla porta della tua casa,
uno di loro le ha bloccato le braccia,
un altro le ha strappato la gonna
L'hanno trovata nel suo letto azzurro
pallida e svuotata di tutto il suo sangue,
i capelli incollati dal pianto,
il sole bagnava il tramonto
Hanno subito messo a tacere la cosa,
nessuno ha saputo niente a Parigi.
Neppure un fatto di cronaca nera,
solo un incidente in Algeria.
Aveva solo quindici anni,
giocava ancora con la bambola.
Aveva occhi grandi di bimba,
io la chiamavo Fiore d'arancio.
Arrivati in quel paese
era la stagione dei lillà,
non sapevo nulla della vita
anche se ero già soldato
Su quelle montagne isolate
di partigiani ce n'erano ovunque,
non era facile trovarli,
l'esercito non ce la fa mai
Negli ultimissimi combattimenti
fummo presi tra due fuochi
e perdemmo parecchi ragazzi
giù dentro a un burrone sassoso
Tre soldati della mia compagnia
una sera saltarono giù dai camion,
era poco dopo mezzanotte,
sotto al cielo cantavano i grilli
L'aria profumava di gelsomino,
nella notte splendeva la luna crescente,
aveva il biancore dei tuoi seni,
un vento caldo soffiava da levante
Sono sbucati tutti e tre
dalla porta della tua casa,
uno di loro le ha bloccato le braccia,
un altro le ha strappato la gonna
L'hanno trovata nel suo letto azzurro
pallida e svuotata di tutto il suo sangue,
i capelli incollati dal pianto,
il sole bagnava il tramonto
Hanno subito messo a tacere la cosa,
nessuno ha saputo niente a Parigi.
Neppure un fatto di cronaca nera,
solo un incidente in Algeria.
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Paroles et musique: Hugues Aufray
Testo e musica: Hugues Aufray
Album: Garlick
Hugues Aufray, nel 1958, esordì nel mondo della canzone con un brano sulla guerra d'Algeria, Y avait Fanny qui chantait.
Da sempre impegnato contro l'intolleranza, la guerra ed il razzismo ed amico personale di Bob Dylan, con il quale ha cantato assieme, sulla guerra d'Algeria sarebbe tornato nel 1972 nel suo album "Garlick", con una canzone che racconta un fatto a sua volta raccontatogli da un conoscente che era stato soldato. Inutile dire che guerra e stupro sono, da sempre, strettissimi "alleati"; guerre intere (si pensi solo a quella nella ex Jugoslavia, con gli "stupri etnici") sono state fatte annientando le donne con la violenza, ed questo da solo giustificherebbe l'esistenza del percorso nel quale è inserita anche questa canzone.
Il fatto raccontato a Hugues Aufray dal conoscente è lo stupro, da parte di tre soldati francesi, di una giovanissima algerina. Da ricordare anche che, nel 1956, il democratico parlamento della Repubblica Francese aveva autorizzato la tortura, in Algeria, come "necessario mezzo per la raccolta di informazioni"; mezzo che fu applicato copiosamente. Un'ultima annotazione: ho trovato quantomeno curioso che di questa canzone, che è di uno dei cantautori francesi più noti ed amati (in Francia, "Santiano" la conoscono anche i sassi...), in rete non si trovi nemmeno un video che sia uno. Sarà un caso? Da notare la sorte delle donne algerine: torturate, stuprate e uccise dai democratici francesi così come lo sarebbero state, molti anni dopo, dai pii militanti "islamisti" algerini timorati di Allah. [RV]