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Ballad of Lobo, the King of Currumpaw

Emmett Doyle
Language: English


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‎[2013]‎
Dal disco “Asleep In The Pines”‎
Testo trovato su di una pagina riferibile all’autore. ‎

Asleep In The Pines

Dovete sapere che il contributo di Storia dell'orso Bruno non è casuale. Per intanto il nickname di cui ‎ultimamente mi onoro - che mi fu in qualche modo assegnato dal ricco (???) e forte (!!!) ‎‎Reichart Venturi – trova ‎anch’esso radice nella “forza”, e in quella davvero esplosiva dell’ “orso”. In secondo luogo, le valli ‎alpine di cui sono originario sono dominate dal massiccio dell’Orsiera, costellato da toponimi come ‎‎“Pian dell’Orso” e “Rocca Tana dell'Orso”… Beh, queste sono le uniche memorie dell’antica ‎presenza del plantigrado dalle mie parti, estintosi chissà quando, forse non 10.000 anni fa come ‎l’Ursus Speleus, ma sicuramente un sacco di tempo fa…‎

Chi invece è tornato sull’Orsiera dopo essersi estinto (ma bisognerebbe meglio dire “dopo essere ‎stato completamente sterminato”) agli inizi del ‘900 è il caro, vecchio lupo. Già, e anche intorno a ‎casa mia ne gira qualcuno, visto che ho già trovato le carcasse di un cervo, di un capriolo e di un ‎camoscio belle spolpate, visto che il bergé lamenta ogni anno diverse vittime nel gregge e visto che ‎proprio a me è capitato di interrompere involontariamente la predazione di una pecora (che però ‎non sopravvisse alle ferite e alla paura)… Però, con tutto che ci sono e che si danno da fare, io dei ‎miei lupi ancora non ho visto l’ombra e nemmeno sentito gli ululati… Chissà che con tutto quel che ‎han subito nei secoli passati non siano diventati ancora più schivi e silenziosi di un tempo…‎

E così, dopo aver rammentato con gli Assalti Frontali la triste storia dell’orso Bruno JJ1, mi sono ‎‎“preso bene” (perdonatemi l’espressione truzza…) e mi sono messo a cercare una canzone per ‎celebrare i fantomatici, anzi, fantasmatici lupi con cui mi trovo a convivere da qualche tempo…‎

Come mi aspettavo, nella mia ricerca ho incontrato molti lupi “storici”, da quello ‎di Gubbio alla settecentesca “Bête du Gévaudan”, dai lupi che nella metà del 400 terrorizzarono ‎Parigi a quelli che solo una trentina di anni fa si mangiarono alcuni teneri bambini ad Hazaribagh, ‎in India, dal grosso e solitario e furbo “Jean-Baptiste”, che alla fine del 700 diede del bel filo da ‎torcere ai duchi del Lussemburgo, all’inafferrabile “Three Toes” che a partire dal 1912 e fino al ‎‎1925, quando fu catturato, scorrazzò per la contea di Harding in South Dakota... ‎
Fino ad imbattermi in questa canzone dedicata a “Lobo”…‎

Blanca e Lobo, disegno risalente al 1908‎
Blanca e Lobo, disegno risalente al 1908‎


Lobo era un lupo che alla fine dell’800, insieme alla sua compagna “Blanca” e al loro branco, ‎dichiarò guerra ai coloni che si erano insediati nella valle di Currumpaw, New Mexico, e che ‎avevano dato la caccia ad ogni animale commestibile, privando i lupi di ogni sostentamento… “Sai ‎che c’è?”, disse Lobo, “voi vi prendete la mia roba e io mi prendo la vostra!”. E il branco cominciò ‎ad aggredire ripetutamente greggi, mandrie e animali domestici. Gli uomini prima cercarono di ‎uccidere i lupi coi bocconi avvelenati, ma questi li schifarono; poi con le tagliole, ma questi le ‎evitarono; poi con le taglie, ma non bastarono 1.000 dollari perché qualcuno riuscisse a prendere ‎Lobo… ‎




Allora l’uomo escogitò un piano crudele, come solo l’uomo riesce ad essere: i cacciatori ‎trascurarono Lobo e concentrarono i loro sforzi nella cattura della sua compagna Blanca. La presero ‎in una trappola nei primi giorni del 1894. Quando gli uomini piombarono su di lei, che aveva le ‎zampe maciullate in una tagliola, accanto alla lupa c’era il suo compagno che cercava di liberarla, di ‎consolarla… Lobo si portò a distanza di sicurezza ma potè osservare gli uomini che finivano il suo ‎amore strangolandola con le corde… Nei giorni successivi Lobo non si allontanò mai dal ranch ‎dove il corpo della sua compagna era stato trascinato e continuò ad ululare, sinistramente, ‎dolorosamente, rabbiosamente… ‎



Il perfido uomo usò allora brandelli della carcassa di Blanca per allestire nuove trappole e alla fine ‎Lobo cadde in una di esse il 31 gennaio del 1894. Quando lo trovarono era ferito ma non ‎mortalmente e gli uomini, impressionati dal suo coraggio e dalla fedeltà al suo amore, non lo ‎uccisero. Ma Lobo, incatenato e reso inoffensivo, morì comunque quella notte stessa, forse di ‎crepacuore…‎
La pelliccia di Lobo è ancora oggi custodita in un museo allestito presso il Philmont Scout Ranch ‎vicino a Cimarron, New Mexico.‎
Nel 1962 la Disney produsse un film dedicato alla storia di Lobo e Blanca, “The Legend of Lobo”.‎
Più recentemente, nel 2007, la BBC ha realizzato un documentario su di loro intitolato “Lobo - The ‎Wolf that changed America”.

When I was a younger man, a-hunting I did go
Down in the Currumpaw valley, down in New Mexico
I'll tell you all the story, the tragedy I saw
on the trail of Lobo, the King of Currumpaw

The wolves had lived in Currumpaw for time past memory
‎'til the settlers and wagons came into that country
they fenced the plain for cattle and drove off all the game
so when a head went missing, Lobo was to blame

The ranchers saw his hunger, and gave an awful shout
they rounded up a dozen men to flush old Lobo out
Their poison could not harm him, for he know it by its smell
and every trap they laid for him, proved useless as well

Now, Lobo had a lover, and Blanca was her name
the hunters knew and noted this, and they planned a cruel game
they caught her in a snare and threw the rope over her head,
dragging her from horseback, 'til they knew that she was dead

Well Lobo took to howling, and he made a plaintive sound
he followed them back to the shack where the laid her body down
but their steel traps did betray him, each leg was trapped and bound
and Lobo faced his doom, shackled cruelly to the ground

They chained him to the cabin, with a collar 'round his neck
and called they for the ranchers, their bounty to collect
with one last silent gaze upon the body of his bride
Lobo lay his head down on the prairie earth and died

Now there comes a haunting, I can hear it in my brain
it drags across my mind like a cold and bloody chain
for across that cursed valley, in a voice drawn long and raw
the wind echoes the howling of the King of Currumpaw

Contributed by Bernart - 2013/5/30 - 16:46



Language: Italian

Tentativo di traduzione italiana di Bernart.
BALLATA DI LOBO, IL RE DI CURRUMPAW

Quando ero più giovane andavo a caccia
là nella valle di Currumpaw, nel Nuovo Messico
Ti racconterò tutta la storia, la tragedia cui ho assistito
sulle tracce di Lobo, il Re di Currumpaw.

I lupi hanno vissuto a Currumpaw da tempo immemore
fino al giorno in cui i coloni coi loro carri arrivarono in quel posto
Recintarono i pianori per il bestiame e cacciarono tutti i selvatici
così quando qualche capo spariva, la colpa era sempre di Lobo

I rancher conobbero la sua fame e ne furono impressionati
e misero insieme una dozzina di uomini per liberarsi del vecchio Lobo
I loro veleni non gli causarono danno, perchè egli se ne accorgeva col suo fiuto
e ogni trappola che gli tesero non servì proprio a nulla

Però Lobo aveva un amore, il suo nome era Blanca
i cacciatori lo sapevano, ci pensarono bene e misero in atto un gioco crudele
la catturarono con una tagliola, le misero una corda al collo
e la trascinarono dietro a un cavallo finchè furono sicuri che fosse morta

Allora Lobo prese ad ululare, ma emettendo un suono lamentoso
Egli seguì [i carnefici] fino alla baracca dove essi portarono il corpo [di Blanca]
ma le loro tagliole d’acciaio lo tradirono e finì con tutte e quattro le zampe intrappolate, immobilizzato
così Lobo andò incontro al suo destino, imprigionato crudelmente al suolo

Lo incatenarono in un capanno, legato con un collare
e chiamarono i rancher per avere la loro ricompensa
Dopo un ultimo silenzioso sguardo al corpo della sua sposa
Lobo reclinò la testa sulla terra della prateria e morì

Ecco che torna ossessivo, lo avverto nel cervello
si insinua nella mia mente come una catena fredda ed insanguinata
attraverso questa valle maledetta, in un suono protratto e gelido
nel vento risuona l’ululato del Re di Currumpaw

Contributed by Bernart - 2013/5/30 - 20:56




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