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Javier Heraud

Martina Portocarrero
Langue: espagnol


Martina Portocarrero

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Ignoro quando sia stato composto questo huayno (genere musicale andino, termine la cui etimologia deriva dal quechua “huayñunakunay”, ossia ballare tenendosi per mano), però si trova nel disco “En Vivo, Teatro Municipal Lima, 1987, Vol. 1”

R-1447564-1220441592.

Ringrazio molto Maria Cristina perchè, contribuendo Las Flores Buenas de Javier, mi ha fatto conoscere questa bella figura di poeta e guerrigliero, che tanto me ne ricorda altre, come Otto René Castillo e Roque Dalton, per esempio.



Tra Bernart e Maria Cristina non siamo riusciti a sciogliere il dubbio sulla prima strofa, per cui rimane il [?]...
A los que escriben con sangre nuestra historia
Javier Heraud, y a los mártires de nuestro pueblo.


Ay, como rotas espigas
dóblense los corazones
Ay, como rotas espigas
dóblense los corazones
Que la muerte ha derribado
al mejor de los gorriones. (*)

Lo mataron en el río
fieras falsas y criminales.
Con torvos dientes de plomo
soldados y gamonales.

Tienen sus claros cantares
versos de olivo y acero.
Además de ser poeta
se graduó de guerrillero.
Además de ser poeta
se graduó de guerrillero,
se graduó de guerrillero.

Murió Javier en la selva
entre ríos y montañas,
hubiera estado a su lado
para cantar sus hazañas.
Hubiera estado a su lado
para cantar sus hazañas.

Hay augurios de victoria
y luz en su poesía
un día seremos libres
cumpliendo su profecía
un día seremos libres
de alegría, de alegría
de alegría, de alegría
Ay, ay!

envoyé par Bernart & Maria Cristina Costantini - 17/5/2013 - 23:18


(*) Chiaro riferimento a Para un gorrión caído, omaggio a Javier Heraud, poesia/canzone del poeta peruviano César Calvo (1940-2000).

Bernart - 17/5/2013 - 23:18


Ciao Bernart,
Ho ascoltato almeno 50 volte la canzone, ma il primo punto interrogativo non riesco a scioglierlo.
La seconda frase mi suona "con torvos dientes de plomo"; la terza mi sembra "y luz": potrebbe essere?
Las flores buenas l'ho trovata per caso, cercando canzoni di Chabuca Granda che conoscevo soprattutto come folclorista, per poi scoprire, invece, che ha scritto anche cose bellissime dedicate a Javier Heraud e a Violeta Parra; ho cercato di postare tutto ieri sera ma avevo la rete ballerina. Stasera cercherò di finire.
Cesar Calvo l'avevo conosciuto diversi anni fa, in occasione di una conferenza nella nostra Università, un personaggio interessantissimo; mi dispiace apprendere dalla tua nota che è morto così giovane.
Ciao

Maria Cristina - 18/5/2013 - 12:30


Non è che dice "rotas espigas"? Sul resto veramente non ne vengo a capo.
Andrebbe spostato l'accento di graduo suolla ó finale.

Maria Cristina - 18/5/2013 - 16:05


Grazie Maria Cristina, mi sembra proprio che le tue intuizioni siano giuste... Quanto al dubbio nella prima strofa, lasceremo il punto interrogativo...

Sì, César Calvo è morto appena sessantenne... E l'anno scorso è mancato anche l'amico che l'ha spesso accompagnato nelle sue incursioni nella canzone, il grande chitarrista Carlos Hayre, quello che suona anche in "Para un gorrión caído"...

Ciao!

Bernart - 18/5/2013 - 16:28


Forse ho capito i primi due versi, grazie a un video dove, in omaggio a Javier Heraud, Margot Palomino canta a cappella questa canzone, sulla tomba del poeta-guerrillero.



Dovrebbero essere:

Ay, como rotas espigas
dóblense los corazones

Chi ha caricato il video attribuisce i versi al grande poeta peruviano Alejandro Romualdo, che ho avuto l'onore di conoscere: tenne un ciclo di lezioni sulla poesia peruviana in lingua quechua e aymara, lo ricordo come un uomo coltissimo e gentile, dalla voce profonda e incredibilmente musicale.
C'è anche un altro video, un omaggio del 19 maggio 2013, dove parla la sorella di Heraud e legge una sua poesia.

Maria Cristina Costantini - 26/2/2015 - 16:43




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