Queste notti dormo male,
sogno sempre un generale:
è la Francia (chi lo ignora?)
che sta andando alla malora.
Con De Gaulle e con Soustelle*
ne vedremo delle belle!
Con Soustelle e con De Gaulle,
è una cosa proprio folle!
C'è chi dice, e sono tanti:
- Gli algerini, che briganti! -
C'è chi dice: - L'Algeria
è per sempre casa mia. -
C'è chi trova conveniente
(e nessuno dice niente)
giocar l'asso di denari,
combinando grassi affari.
Poi ci sono i generali,
sempre all'erta, sempre uguali,
sempre pronti a quel giochetto:
far la guerra stando a letto.
Ed intanto nella Francia
cittadini deficienti
se ne stanno indifferenti
e si grattano la pancia.
Il governo è sempre quello:
al fascismo cede il posto,
fa rumore, fa bordello,
tutto fumo e niente arrosto.
La Repubblica francese
sta pagandone le spese:
c'è chi crede sia per gioco,
mentre muore a poco a poco.
sogno sempre un generale:
è la Francia (chi lo ignora?)
che sta andando alla malora.
Con De Gaulle e con Soustelle*
ne vedremo delle belle!
Con Soustelle e con De Gaulle,
è una cosa proprio folle!
C'è chi dice, e sono tanti:
- Gli algerini, che briganti! -
C'è chi dice: - L'Algeria
è per sempre casa mia. -
C'è chi trova conveniente
(e nessuno dice niente)
giocar l'asso di denari,
combinando grassi affari.
Poi ci sono i generali,
sempre all'erta, sempre uguali,
sempre pronti a quel giochetto:
far la guerra stando a letto.
Ed intanto nella Francia
cittadini deficienti
se ne stanno indifferenti
e si grattano la pancia.
Il governo è sempre quello:
al fascismo cede il posto,
fa rumore, fa bordello,
tutto fumo e niente arrosto.
La Repubblica francese
sta pagandone le spese:
c'è chi crede sia per gioco,
mentre muore a poco a poco.
* Jacques Soustelle, governatore dell'Algeria e ministro dell'informazione nel 1958, appoggiò il ritorno di De Gaulle al potere.
inviata da Alessandro - 11/8/2006 - 11:04
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sull'aria di "Colloquio con l'anima"
Nel maggio del 1958 ufficiali dell'esercito e coloni francesi, temendo che il governo di Parigi si stesse preparando a negoziare con i ribelli algerini, insorsero e presero il controllo di Algeri, appoggiati dai comandi militari: sull'esempio algerino, il colpo di stato militare sembrava imminente anche in Francia. In questa situazione critica il generale De Gaulle rientrò sulla scena politica come un salvatore, ma Mitterand, i comunisti e molti intellettuali, come Sartre, non esitarono a denunciare che in realtà De Gaulle era il capo del colpo di Stato fascista che si stava perpetrando in Francia. A giugno l'Assemblea nazionale gli concedette poteri straordinari per governare il paese per sei mesi e preparare una nuova Costituzione.