Fine maggio, controsole, vago in auto per campagna.
Il giornale radio è pieno di bombe, come nel cielo ci sono nubi all'orizzonte
Un campo di papaveri è un mare rosso, chiuso in casa e gioca col telecomando
mi fermo abbagliato, lancio un sasso
ma non serve proprio a un...
Fine maggio
ma il cielo oggi mi pesa come il coperchio sigillato sulla pentola a pressione di un'attualità di piombo
di una morte che ci spara, e noi ci spingiamo verso il fondo
mi fermo incantato dal futuro in picchiata come il volo del mio sasso.
Potrebbe essere un bel giorno
il mar rosso dei papaveri è una spanna sopra il grano, le nubi all'orizzonte mi portano lontano.
Non so proprio cosa c'entri tutto questo con la rabbia delle mani, con il dolore che oggi indosso.
Con il peccato che fa questo oceano di gente
chiusa in casa ad assentire alla forza prepotente, mentre il mondo resta fuori, tra le strade e i campi immensi,
dove le anime si incontrano alte fiere indipendenti
E si è un mare di papaveri, una spanna sopra al grano.
Fine maggio
ma il cielo oggi mi pesa come il coperchio sigillato sulla pentola a pressione di un'attualità di piombo
di una morte che ci spara, e noi ci spingiamo verso il fondo
mi fermo incantato dal futuro in picchiata come il volo del mio sasso.
Il giornale radio è pieno di bombe, come nel cielo ci sono nubi all'orizzonte
Un campo di papaveri è un mare rosso, chiuso in casa e gioca col telecomando
mi fermo abbagliato, lancio un sasso
ma non serve proprio a un...
Fine maggio
ma il cielo oggi mi pesa come il coperchio sigillato sulla pentola a pressione di un'attualità di piombo
di una morte che ci spara, e noi ci spingiamo verso il fondo
mi fermo incantato dal futuro in picchiata come il volo del mio sasso.
Potrebbe essere un bel giorno
il mar rosso dei papaveri è una spanna sopra il grano, le nubi all'orizzonte mi portano lontano.
Non so proprio cosa c'entri tutto questo con la rabbia delle mani, con il dolore che oggi indosso.
Con il peccato che fa questo oceano di gente
chiusa in casa ad assentire alla forza prepotente, mentre il mondo resta fuori, tra le strade e i campi immensi,
dove le anime si incontrano alte fiere indipendenti
E si è un mare di papaveri, una spanna sopra al grano.
Fine maggio
ma il cielo oggi mi pesa come il coperchio sigillato sulla pentola a pressione di un'attualità di piombo
di una morte che ci spara, e noi ci spingiamo verso il fondo
mi fermo incantato dal futuro in picchiata come il volo del mio sasso.
inviata da Vanessa Farris - 7/8/2006 - 16:59
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Album: Uh!
L'introduzione recitata (qui in corsivo) non è presente sul disco ma in una versione per uno spettacolo teatrale.