Cosa faccio? Io godo
Me la godo la pace
E questa è una parola
che non si può dire con due
E me la godo la pace,
l'indicibile
che non è dipingibile
né descrivibile
Mi godo te
che me lo senti dire
E illustri
astrattamente copertine
per questa mia illeggibile
macchinazione
Fammi gli intrecci
Non è un'invocazione
E' imperativo
Fammi che vivo
E tu, nascosto da una pianta,
t'accosti dannoso
Fammi che è notte
O la zona più boscosa
che riesci all'istante
a allestire
Fammi il fruscio
con la bocca, col punto
più strisciante del tuo corpo
Fatti allarmante
Fa' tremare
come un lampadario minuzioso
tutto il circondario:
da questo verde cupo
a qualcosa di nevoso
lontanissimo
Smeriglia l'aria
Falla stridente
in quel modo che sospende
a fili tesissimi i denti sensibili
Fammi dire "non farlo"
Ma fallo
fatti luccicante
e parlo del labile taglio del suo batter d'occhio
su uno specchio d'acciaio
e chiedimi cosa faccio
mi godo la pace
te lo ripeto
io godo
e tu non puoi farci niente
mi godo la pace seguente
ossia te che me lo senti dire
e per un momento taci
mi fai sentire la tua H muta
mi fai sentire che non sai che dire
mi fai godere
la pace sovrumana che in una parola
non si può dire.
Me la godo la pace
E questa è una parola
che non si può dire con due
E me la godo la pace,
l'indicibile
che non è dipingibile
né descrivibile
Mi godo te
che me lo senti dire
E illustri
astrattamente copertine
per questa mia illeggibile
macchinazione
Fammi gli intrecci
Non è un'invocazione
E' imperativo
Fammi che vivo
E tu, nascosto da una pianta,
t'accosti dannoso
Fammi che è notte
O la zona più boscosa
che riesci all'istante
a allestire
Fammi il fruscio
con la bocca, col punto
più strisciante del tuo corpo
Fatti allarmante
Fa' tremare
come un lampadario minuzioso
tutto il circondario:
da questo verde cupo
a qualcosa di nevoso
lontanissimo
Smeriglia l'aria
Falla stridente
in quel modo che sospende
a fili tesissimi i denti sensibili
Fammi dire "non farlo"
Ma fallo
fatti luccicante
e parlo del labile taglio del suo batter d'occhio
su uno specchio d'acciaio
e chiedimi cosa faccio
mi godo la pace
te lo ripeto
io godo
e tu non puoi farci niente
mi godo la pace seguente
ossia te che me lo senti dire
e per un momento taci
mi fai sentire la tua H muta
mi fai sentire che non sai che dire
mi fai godere
la pace sovrumana che in una parola
non si può dire.
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Non è una pace convenzionale quella descritta da Pasquale Panella e cantata e musicata da Lucio Battisti, ma i significati spesso molteplici che assumono le frasi del "fumista" possono talora essere ricondotti anche alla pace alla quale pensiamo adesso.
E comunque, la pace è pace e basta :-)
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