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The Violence

Darren Hayman
Lingua: Inglese


Darren Hayman

Lista delle versioni e commenti


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‎[2012]‎
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che ‎l’accompagnano in questo concept album. ‎
Album “The Violence”‎

The Violence

The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada ‎del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo ‎originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la ‎persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese ‎era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e ‎sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su ‎‎OndaRock)‎

The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials ‎during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were executed for witchcraft in the eastern ‎counties of Essex, Suffolk and Norfolk.
The album deals with fear and isolation, the way we use our own terror in times of trouble to lash ‎out at the weak. It’s about how societies persecute otherness and outsiders.
The Violence “it’s about how violence frightens us and how fear just leads to greater ‎violence,” says Hayman.‎

‘The Violence’ è un concept album di 20 canzoni che raccontano i processi per stregoneria ‎che si tennero nell’Essex inglese nel 17° secolo, durante il periodo delle guerre civili.‎
Tra il 1644 ed il 1646, nelle contee dell’Essex, del Suffolk e del Norfolk, circa 300 donne furono ‎giustiziate come streghe.‎
I temi dell’album sono la paura e l’isolamento sociale, il modo in cui nelle epoche di particolare ‎difficoltà gli essere umani usano il terrore sopraffacendo ed eliminando i più deboli tra di loro, ‎perseguitando quelli che appaiono diversi, i marginali, gli estranei/stranieri alle loro comunità.‎
‎“Con ‘The Violence’ – dice Darren Hayman – ho voluto spiegare come la violenza ci terrorizzi e ‎come la paura indotta porti soltanto ad una violenza ancora maggiore”


In Europa, a partire dal 15° secolo, la “caccia agli eretici” tipica dell’età ‎medievale evolse e venne sostituita dalla “caccia alle streghe” che raggiunse l’apoteosi tra la fine ‎del 16° e l’inizio del 17°, soprattutto in Germania, Scozia e Inghilterra. Proprio nelle contee ‎orientali inglesi - mentre imperversava il duro scontro, sfociato ben presto in una vera e propria ‎guerra civile, tra la monarchia (Carlo I Stuart e la sua sposa cattolica Enrichetta Maria di Borbone) ‎ed il Parlamento sostenuto dal puritanesimo protestante (il leader era Oliver Cromwell) – ‎l’interazione tra il buio di quei tempi violenti e fratricidi ed il radicalismo puritano partorì il mostro, ‎che nel caso specifico ebbe il nome di Matthew ‎Hopkins.‎


 “The ‎discovery of the witches”, 1647, copertina del manuale di caccia alle streghe scritto da Matthew ‎Hopkins.‎
“The ‎discovery of the witches”, 1647, copertina del manuale di caccia alle streghe scritto da Matthew ‎Hopkins.‎


Non si sa nulla di lui prima della sua auto-investitura a “Witch-Finder General” …‎
Sappiamo però che questo giovane uomo di poco più di 20 anni fu il responsabile della morte di ‎almeno 300 donne, giustiziate come streghe tra il 1644 ed il 1646.‎
I metodi di “indagine” di Hopkins erano in parte assai moderni, molto simili a quelli recentemente ‎utilizzati dagli USA a Guantanamo ed Abu Ghraib... La tortura non era legale nell’Inghilterra del 600 ‎ma il nostro Hopkins si inventò la deprivazione del sonno, un metodo che si rivelò ‎estremamente efficace per estorcere confessioni alle vittime, tutte donne povere e ignoranti, giovani ‎e sole, oppure vecchie ed invalide, marginali ed emarginate dalle loro comunità. Una di loro, tal ‎Rebecca West, per scampare alla tortura e aver salva la vita, non esitò a denunciare amiche e ‎congiunte, financo la madre e la sorella, che vennero poi impiccate… Altri metodi erano invece ‎assai più arcaici e a sfondo religioso, come l’ordalìa dell’acqua, dove la sventurata, ben ‎legata ad una sedia, veniva calata i fiume con un argano: siccome l’acqua è segno del battesimo e le ‎streghe la aborriscono, se la poveretta affondava era innocente ma se galleggiava… O come la ‎ricerca di segni visibili o invisibili del “marchio del demonio”: tali erano ‎inequivocabilmente considerati, per esempio, malformazioni come la politelìa (presenza di ‎capezzoli accessori) o la polimastìa (mammella sovrannumeraria) perché è da lì che si credeva la ‎strega allattasse gli emissari del demonio, individuati quasi sempre in poveri animali domestici, ‎soprattutto gatti e cani.‎
In solo un paio d’anni di attività Matthew Hopkins trovò più streghe che nei 100 precedenti. In ‎pochi gli si opposero, tra questi il religioso puritano John Gaule, che manifestò anche per iscritto ‎scettismo ed opposizione all’azione del Witch-Finder General.‎
Per fortuna Matthew Hopkins morì nel 1647, ufficialmente di tubercolosi, ma secondo alcune fonti ‎fu lui stesso sospettato e indagato per stregoneria o quanto meno per falsa testimonianza. La ‎leggenda vuole che fece la fine delle sue vittime.‎
Purtroppo però Hopkins fece scuola ed i suoi metodi furono ancora usati nel famoso caso di ‎stregoneria a Salem, Massachusetts, del 1692-93.‎
E’ vero che a partire dal 18° secolo la caccia alle streghe fu soltanto più sporadica ma bisogna ‎ricordare che proprio nell’Essex, a Sible Hedingham, nel 1863, un vecchio sordo muto conosciuto ‎come Dummy (non si ‎conoscono le sue vere generalità) fu torturato ed ucciso da una folla inferocita aizzata contro di lui ‎da due compaesani che lo avevano accusato di essere uno stregone, lui che per sbarcare il lunario ‎s’improvvisava indovino. I suoi accusatori vennero poi condannati per falsa testimonianza alla ‎terribile pena di… sei mesi di galera!


Contribuisco qui la title track dell’album di Darren Hayman.‎
Nei prossimi giorni aggiungerò anche le altre canzoni, quanto meno quelle più significative.‎

Questa l’introduzione che il suo autore ‎fa del brano:‎

‎“It's 1645 and Britain is at war with itself. The country is divided over religion and politics. The ‎reckless King Charles has sought to challenge the power of Parliament and drawn dissent for his ‎marriage to the Catholic, Henrietta Maria of France. Protestant Britain sees the King and his bride ‎as ungodly and the Royalists see the Puritans and Parliamentarians as disloyal.

In troubled times, the frightened will see evil wherever they look. In the north of Essex, some saw it ‎in the lonely old women on the edges of society.”



L’elenco delle canzoni dall’album. Le più significative verranno progressivamente inserite.‎

‎1. The Violence
‎2. Impossible Times
‎3. How Long Have You Been Frightened For?
‎4. We Are Not Evil
‎5. The She-Cavaliers
‎6. Elizabeth Clarke
‎7. Vinegar Tom
‎8. Parliament Joan
‎9. The Word and the Word Alone
‎10 I Will Hide Away
‎11. When the King Enjoys His Own Again
‎12. Henrietta Maria
‎13. A Dogge Called Boye
‎14. Outsiders
‎15. Arthur Wilson’s Reverie
‎16. Rebecca West
‎17. Desire Lines
‎18. Kill the King
‎19. A Coffin for King Charles, a Crown for Cromwell and a Pit for the People
‎20. The Laughing Tree

The wood splits and gives you splinters, bark tears the tissue,
The bones crack, crumble and fracture, over and over again.
The veins burst and turn your skin, purple, blue and yellow,
And why don’t you cry, the breath out of your lungs?

When you’re scared,
When you’re bruised.
When you’re broken,
When you’re used up and spent.

Hide from the violence,
The knives on the hill.
Pretend that you’re dead,
Keep perfectly still.

The howl, the shriek, the teeth on the wind,
The peace behind the eyelids.
An unkindly god, an ungodly king,
Can you remember which side you were fighting?

When you’re scared,
When you’re bruised.
When you’re broken,
When you’re used up and spent.

Run from the violence,
The swords on the hill.
Pretend that you’re dead,
Keep perfectly still.

Are you hungry?
Are you tired?
Too much blood,
It gets in your eyes.

Hide from the violence,
The knives on the hill.
Pretend that you’re dead,
Keep perfectly still.‎

inviata da Dead End - 11/1/2013 - 11:52


Nel 1968 fu girato un film “horror” sugli “Essex Witch Trials”. S’intitola “Witchfinder General” ‎‎(negli USA uscito come “The Conqueror Worm” e da noi come “Il grande inquisitore”). Pellicola ‎degna di nota, sia per il sadismo che la pervadeva (e fu gravemente censurata per questo) sia perché ‎il regista Michael Reeves morì di overdose l’anno seguente all’età di 25 anni, guarda caso più o ‎meno la stessa di Matthew Hopkins, e sia per il fatto che il “Witch-Finder General” era interpretato ‎dal grande Vincent Price, interprete orrifico per eccellenza nel cinema di quegli anni.‎

Witchfinder General, ‎Vincent Price nei panni di Matthew Hopkins.‎
Witchfinder General, ‎Vincent Price nei panni di Matthew Hopkins.‎

Dead End - 11/1/2013 - 13:05




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