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Les chemins de la guerre

Mélusine
Lingua: Francese


Mélusine

Lista delle versioni e commenti


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(Alberto Cesa e Cantovivo)


‎[1978]‎
Parole di Yvon Guilcher
Musica di Jean-François Dutertre, Jean-Loup Baly e Yvon Guilcher
Album “La Treizième Heure” del 1979‎
Ripresa vent’anni dopo dal gruppo “Mes souliers sont rouges”‎

La Treizième Heure
Le premier de novembre, ami faut s'en aller,
Faut aller faire la guerre, sans l'avoir demandé,
Aux chemins de la guerre, ne pousse pas de blé.

Faut aller faire la guerre à ces maudits anglais,
Pour le Roi pour la Reine qui sont dans leurs palais,
Aux chemins de la guerre, ne pousse pas de blé.

A la première campagne, me voilà prisonnier,
Celui qui me verse à boire, c'est un soldat anglais,
Aux chemins de la guerre ne pousse pas de blé.

A la deuxième campagne, un bras j'y ai laissé,
Quand j'irai voir ma mie, je pourrai plus l'embrasser,
Aux chemins de la guerre ne pousse pas de blé.

A la troisième campagne, mon cap'taine j'ai tué
Je l'ai laissé contre un arbre, le quittera plus jamais,
Aux chemins de la guerre ne pousse pas de blé.

Petit soldat de France, où donc est ton épée ?
Monsieur mon capitaine, il l'a dans son côté,
Aux chemins de la guerre, ne pousse pas de blé

Trois de mes camarades sont venus me chercher,
Pas un qui me regarde ou veuille me parler,
Aux chemins de la guerre, ne pousse pas de blé

Que l'on dise à ma mère, que la guerre elle m'a tué,
Mais que le Roi de France c'est lui qui l'a gagnée,
Aux chemins de la guerre, ne pousse pas de blé

Aux chemins de la guerre, ne pousse pas de blé
S'il y en a qui moissonnent, ce ne sont pas nos fermiers,
S'il y en a qui engrangent, c'est pas dans nos grenier.‎

inviata da Dead End - 7/1/2013 - 16:34



Lingua: Italiano

Tentativo di traduzione italiana di Dead End.

En Dehors Des Clous
LUNGO LE STRADE DELLA GUERRA

Il primo di novembre, amico mio, bisogna partire,
Bisogna andare a far la guerra, manco l’avessimo chiesto noi,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Bisogna andare a far la guerra a ’sti maledetti inglesi,
Per il Re e per la Regina che se ne stanno nei loro palazzi,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Alla prima campagna, eccomi prigioniero,
Quello che mi dà da bere è un soldato inglese,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Alla seconda campagna, ci ho lasciato un braccio,
Quando tornerò dalla mia amata non potrò più abbracciarla,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Alla terza campagna, ho ammazzato il mio capitano,
L’ho lasciato contro un albero, non se andrà più da lì,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Soldatino di Francia, dov’è la tua spada?
Il mio signor capitano ce l’ha ficcata in un fianco,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Tre miei compagni sono venuti a prendermi,
Nessuno che mi abbia rivolto uno sguardo o una parola,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Qualcuno racconti a mia madre che la guerra mi ha ucciso,
ma che il Re di Francia, lui sì che l’ha vinta,
Lungo le strade della guerra non cresce il grano.

Lungo le strade della guerra non cresce il grano,
Se c’è qualcuno che lo miete, non sono di certo i nostri contadini,
Se c’è qualcuno che lo ammucchia in magazzino, non è di certo nei nostri granai.

inviata da Dead End - 7/1/2013 - 22:31


Bellissima, e ammazza se questo è un "tentativo" ! Complimenti, Fin Morte!

Riccardo Venturi - 7/1/2013 - 23:05


Grazie Riccardo, non era difficilissima e poi, quando vedo che posso farcela, ci metto un po' del mio e qualche volta riesco...
Questo non vuol dire affatto che conosca le lingue (il francese, così come l'inglese e lo spagnolo) o che sappia parlarle...
Per questo premetto sempre che si tratta di un tentativo...

Dead End - 7/1/2013 - 23:34


Probabilmente la canzone si riferisce alla terribile "Guerra dei Cent'Anni" combattuta tra il Regno di Francia e quello d'Inghilterra tra il 1337 ed il 1453 ed iniziata da Edoardo III e Filippo VI proprio nell'autunno (il primo di novembre, recita la prima strofa della canzone) del 1337... Alle battaglie, già cruentissime (si pensi a Poitiers e Azincourt), si accompagnò poi la peste, epidemia resa devastante proprio dai movimenti delle truppe contendenti. La guerra e ancor più il contagio decimarono la popolazione dell'Europa occidentale riducendola complessivamente di un buon 30%. In Francia ed Inghilterra le cifre furono se possibile ancora più agghiaccianti: i francesi erano 21 milioni prima dello scoppio della guerra... ne restarono 8/10 milioni; gli inglesi furono dimezzati, da 4 a 2 milioni.

Dead End - 7/1/2013 - 23:58


Avevo pensato anch'io alla Guerra dei cent'anni (che poi ne durò quasi centoventi...), la responsabile principale della famosa pestilenza del 1348. Il che farebbe rientrare a buon diritto di questa canzone tra le "più antiche". Hai qualche dato sulla sua origine e composizione?

Riccardo Venturi - 8/1/2013 - 11:56


Molte delle canzoni contenute ne “La Treizième Heure” sono tradizionali ma il testo di questa è attribuito esplicitamente a Yvon Guilcher, fondatore dei Mélusine così come dell'Atelier de la danse populaire, docente universitario di Scienze sociali e di lingua tedesca, autore di diverse raccolte di canzoni popolari...
Sono pronto a scommettere che Guilcher si è ispirato a qualche canto antico, però bisognerebbe chiederlo a lui...

Dead End - 8/1/2013 - 13:20




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