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Thanos Mikroutsikos / Θάνος Μικρούτσικος

Lista delle versioni e commenti


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Don Kihótes
Στίχοι: Κώστας Καρυώτακης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη (?) εκτέλεση: Μαρίζα Κωχ
(?) «Είμαστε κάτι ξεχαρβαλωμένες κιθάρες / Οι Δων Κιχώτες» - 1972

Lirica di Kostas Karyotakis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Prima (?) interpretazione: Mariza Koch
(?) «Siamo come chitarre in frantumi/I Don Chisciotti» - 1972

Μαρίζα Κωχ


Un testo del grande poeta Kostas Karyotakis (1896 - 1928), che dissente dal diffuso cliché derivato dal personaggio di Cervantes. Non è vero che i cavalieri dei sogni non riconoscano l'inanità dei loro sforzi e non sentano il pungolo e le beffe (quella "raccapricciante irrisione degli uomini", per dirla con altre sue parole) dei vari Sanci della società dei "normali", ma conservano l'orgoglio delle loro inutili ferite, per cui il mondo li deride. La lirica è degli anni Venti; e di gente dai sogni grandiosi costretta a smontare dal cavallo, la Grecia, bastonata di fresco nel suo sogno della Grande Idea, doveva essere piena. Non so ancora dare con certezza le informazioni sull'anno in cui Thanos Mikroutsikos mise in musica questo testo; e sono solo congetture quelle sul disco in cui lo si possa rintracciare. Anche l'attribuzione della prima esecuzione a Mariza Koch è una supposizione. Su testi di Karyotakis sono presenti in questo sito diverse canzoni musicate da Theodorakis, Moutsis e altri. (gpt)
Οι Δον Κιχώτες πάνε ομπρός και βλέπουνε ως την άκρη
του κονταριού που εκρέμασαν σημαία τους την Ιδέα.
Κοντόφθαλμοι οραματιστές, ένα δεν έχουν δάκρυ
για να δεχτούν ανθρώπινα κάθε βρισιά χυδαία.

Σκοντάφτουνε στη Λογική και στα ραβδιά των άλλων
αστεία δαρμένοι σέρνονται καταμεσίς του δρόμου,
ο Σάντσος λέει «δε σ' το 'λεγα;» μα εκείνοι των μεγάλων
σχεδίων, αντάξιοι μένουνε και: «Σάντσο, τ' άλογό μου!»

Έτσι αν το θέλει ο Θερβάντες, εγώ τους είδα, μέσα
στην μίαν ανάλγητη Ζωή, του Ονείρου τους ιππότες
άναντρα να πεζέψουνε και, με πικρήν ανέσα,
με μάτια ογρά, τις χίμαιρες ν' απαρνηθούν τις πρώτες.

Τους είδα πίσω να 'ρθουνε - παράφρονες, ωραίοι
ρηγάδες που επολέμησαν γι' ανύπαρχτο βασίλειο -
και σαν πορφύρα νιώθοντας χλευαστικιά, πως ρέει,
την ανοιχτή να δείξουνε μάταιη πληγή στον ήλιο!

inviata da Gian Piero Testa - 2/1/2013 - 17:07



Lingua: Italiano

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Gian Piero Testa
DONCHISCIOTTI

I Donchisciotti si fanno avanti e vedono fino al vertice
del palo dove hanno appeso come vessillo la loro Idea.
Miopi visionari, non hanno neppure una lacrima
per accogliere umanamente ogni triviale insulto.

Inciampano nella logica e nei bastoni altrui
percossi da scherni si trascinano in mezzo alla strada,
Sancio dice «cosa ti dicevo?», ma quelli dei grandiosi
disegni restano imperturbabili e: «Sancio, il mio cavallo!»

Pur se così vuole Cervantes, io li ho visti, dentro
la Vita incapace di soffrire, cavalieri del loro Sogno
dimessamente smontare da cavallo e, con un sospiro amaro,
con gli occhi umidi, rinnegare le prime chimere.

Li ho visti mettersi in coda - deliranti, bei
re che hanno combattuto per un regno che non c'è -
e sentendo le beffe spargersi come un rossore,
mostrare aperte al sole le loro piaghe vane!

inviata da Gian Piero Testa - 2/1/2013 - 17:09


A proposito di Quijote sto guardando le canzoni ma di questa non cè il video originale sapete ritrovarlo per ascoltarla

Paolo Rizzi - 20/3/2024 - 09:04


Cliccando sulla ricerca se ne trovano diversi ma non saprei quale scegliere

20/3/2024 - 09:05


@ Paolo Rizzi

In effetti il video originale della canzone interpretata da Mariza Koch era stato rimosso da YouTube. Fortunatamente ne ho ritrovato un altro esemplare e ho provveduto a ripristinarlo nel box video. Lo metto anche qui per sicurezza:



E' il problema eterno dei video: spesso quelli presenti nelle pagine vengono rimossi dal "Tubo", e riaprendo una pagina magari dopo anni si constata che non ci sono più. Per questo sito è veramente una maledizione che si trascina negli anni. I video di canzoni greche, poi, sono particolarmente "ostici": per ricercarli non si sa mai da dove partire. Chi li intesta in un modo, chi in un altro, chi in alfabeto greco e chi in trascrizione. Questo era in trascrizione, tenendo poi conto che le trascrizioni dall'alfabeto greco in quello latino sono spesso "fantasiose".

La canzone che hai messo prima nel tuo commento è una canzone differente, anche se è stata musicata sempre dal grande Thanos Mikroutsikos, scomparso nel 2019. Sembra addirittura inedita (è del 2009). I versi sono della poetessa Agathi Dimitrouka, mentre l'interprete è Giorgos Kimoulis. E, sempre a proposito delle "Vie dei canti", caro Paolo, eccoti trasformato oggi in una di queste vie, perché su questa canzone, che non conoscevo, ci vado a fare una pagina. Saluti cari!

PS. Benvenuto anche nel mondo di Kostas Karyotakis, grande poeta dalla vita breve e tragica, conclusasi con un suicidio dalle modalità pressoché incredibili. Ti consiglio di dare un'occhiata a questa pagina.

Riccardo Venturi - 20/3/2024 - 10:03




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