Acordai,
Homens que dormis
A embalar a dor
dos silêncios vis!
Vinde, no clamor
Das almas viris,
Arrancar a flor
Que dorme na raiz!
Acordai,
Raios e tufões
Que dormis no ar
E nas multidões!
Vinde incendiar
De astros e canções
As pedras e o mar,
O mundo e os corações!
Acordai!
Acendei,
De almas e de sóis
Este mar sem cais,
Nem luz de faróis!
E acordai, depois
Das lutas finais,
Os nossos heróis
Que dormem nos covais
Acordai!
Homens que dormis
A embalar a dor
dos silêncios vis!
Vinde, no clamor
Das almas viris,
Arrancar a flor
Que dorme na raiz!
Acordai,
Raios e tufões
Que dormis no ar
E nas multidões!
Vinde incendiar
De astros e canções
As pedras e o mar,
O mundo e os corações!
Acordai!
Acendei,
De almas e de sóis
Este mar sem cais,
Nem luz de faróis!
E acordai, depois
Das lutas finais,
Os nossos heróis
Que dormem nos covais
Acordai!
inviata da Dead End - 7/12/2012 - 09:43
Lingua: Italiano
Versione italiana di Floriana Sciumbata
La prima versione che avevo mandato conteneva alcune imprecisioni. "Arrancar" è un verbo ambiguo, che può voler dire sia "cogliere", sia "strappare", ma il primo significato mi sembra più adeguato. "Cais" è, propriamente, il molo (o moli, resta invariato), ma "approdo" mi sembra più adatto al tono del testo.
La prima versione che avevo mandato conteneva alcune imprecisioni. "Arrancar" è un verbo ambiguo, che può voler dire sia "cogliere", sia "strappare", ma il primo significato mi sembra più adeguato. "Cais" è, propriamente, il molo (o moli, resta invariato), ma "approdo" mi sembra più adatto al tono del testo.
SVEGLIATEVI!
Svegliatevi,
uomini che dormite,
per cullare il dolore
dei silenzi vili!
Venite nel clamore
delle anime virili
a cogliere il fiore
che dorme alla radice!
Svegliatevi,
lampi e uragani
che dormite nell'aria
e tra le folle!
Venite a incendiare
di astri e canti
le pietre e il mare,
il mondo e i cuori!
Svegliatevi!
Accendente
di anime e di soli
questo mare senza approdo
e senza luci di faro.
E svegliatevi, dopo
le battaglie finali,
i nostri eroi
che dormono nelle tombe.
Svegliatevi!
Svegliatevi,
uomini che dormite,
per cullare il dolore
dei silenzi vili!
Venite nel clamore
delle anime virili
a cogliere il fiore
che dorme alla radice!
Svegliatevi,
lampi e uragani
che dormite nell'aria
e tra le folle!
Venite a incendiare
di astri e canti
le pietre e il mare,
il mondo e i cuori!
Svegliatevi!
Accendente
di anime e di soli
questo mare senza approdo
e senza luci di faro.
E svegliatevi, dopo
le battaglie finali,
i nostri eroi
che dormono nelle tombe.
Svegliatevi!
inviata da Floriana Sciumbata - 3/12/2014 - 17:40
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Versi di José Gomes Ferreira (Porto 1900 – Lisbona 1985), scrittore e poeta portoghese.
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores de Música, con Olga Prats al pianoforte.
Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.
Le “Canzoni Eroiche” – la cui prima composizione risale al 1946 e che videro la stesura definitiva nei primi anni 70 – sono poesie messe in musica per celebrare la libertà e sostenere coloro che lottavano contro il regime. Questa “Svegliatevi!” che apre il disco fu scritta negli anni 60 da uno dei massimi poeti portoghesi, José Gomes Ferreira, antifascista e membro del Movimento de Unidade Democrática.