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Taranto

Michele Maraglino
Lingua: Italiano


Michele Maraglino

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La canzone parla di Taranto ed è stata scritta prima che il caso ILVA riempisse le pagine dei giornali.
Il testo è stato ripreso da Affari Italiani.

C'è qualcosa che potrebbe fare il mondo della cultura o della musica in questa situazione?

Esprimere una posizione più netta. Dire chiaramente che o l'Ilva tira fuori tutti i miliardi necessari per non inquinare più oppure si chiude. Non ce n'è.

A Taranto chi tutela la richiesta di sicurezza per l'ambiente e la salute?

Nessuno. Né il Comune né la Regione. Anche Vendola non ha avuto il coraggio di prendere una posizione forte contro l'azienda. Questa vicenda è stata anche utilizzata a fini propagandistici.

Da quale sentimento nasce la tua canzone?

Rabbia. L'ho scritta ad aprile, quando ancora nessuno parlava della vicenda. Sembrava non si potesse parlare di inquinamento. E il governo, il ministero? Nessuno che chiedesse conto ai Riva dell'inquinamento.

Torneresti a vivere a Taranto?

Tornare a Taranto sarebbe il mio sogno. Lì ci vivono ancora la mia famiglia e mia sorella.
Ci sono persone che parlano piano
che dicono sempre per me non fa niente
Io sto bene io non sento niente
Io devo in fondo solo lavorare
E quelle persone che passano lente
Che vedono i figli partire lontano
Almeno per quelli più fortunati
Per gli altri restare è come morire

Nessuna bellezza, nessuna premura
Nessuno neanche a guardare
Quanto mi fa male quanto mi fa male
Doverti sempre lasciare
Neppure una terra neppure una casa o il mare
Per farci qualcosa per farci l'amore
Per farci un funerale
Nessuno neanche a gridare di come fa male
Di come fa male nessuno ne vuol parlare
Di come fa male di come fa male
Soltanto respirare
Anche in un giorno qualsiasi
Anche se non c'è aria

E tutto intorno ormai non c'è niente
È tutto morto fottuto il presente
Perché ci siamo giocati
Il futuro con il coraggio delle facili scelte

Nessuna bellezza, nessuna premura
Nessuno neanche a guardare
Quanto mi fa male quanto mi fa male
Doverti sempre lasciare
Neppure una terra neppure una casa o il mare
Per farci qualcosa per farci l'amore
Per farci un funerale
Nessuno neanche a gridare di come fa male
Di come fa male nessuno ne vuol parlare
Di come fa male di come fa male
Soltanto respirare
Anche in un giorno qualsiasi
Anche se non c'è aria

inviata da Silva - 27/11/2012 - 12:11




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