Nuova canzone del cantautore "Matteo Iammarrone" ispirata agli scontri del 14 Novembre a Roma.
Vedi, amore mio, quel casco
resisteremo oltre il Tevere e i suoi occhi
E tu che a picchiar c’hai preso gusto
ti sputeremo levandoti quel casco
Ma se sputare è da violenti
figuriamoci lanciare lacrimogeni
figuriamoci spararli anche dall’alto
figuriamoci lanciarli dai palazzi
Che pena, amore mio quel ragazzo
aiutiamolo ha la schiena a pezzi,
ma prima mandiamo via quel mostro
che continua a pestarlo come un pazzo
Ma se i mostri sono tanti
Sì padri, ma dalla parte del potere
Sì, padri ma servi per scelta
Sì, deboli ma dalla parte dei più forti
Vedi, amore mio, stiamo attenti
non andiamo troppo avanti
Lo sapevo, lo temevo, è successo
sei scomparsa tra la folla
Mentre continuano a caricarci oltre le scale qualcuno si fa male
oltre la piazza qualcun altro che s’incazza
Per il fallimento di una o dell’altra fazione (x2)
No, amore mio, e che cazzo,
non si è riusciti nemmeno questa volta
a sfondare, a superare quel mucchio e ad occupare quel palazzo
a sfondare, a superare quel mucchio e allora non ci resta che sognare
Ma se sognare è da violenti
figuriamoci lanciare lacrimogeni
figuriamoci spararli anche dall’alto
figuriamoci sputarli dai palazzi
resisteremo oltre il Tevere e i suoi occhi
E tu che a picchiar c’hai preso gusto
ti sputeremo levandoti quel casco
Ma se sputare è da violenti
figuriamoci lanciare lacrimogeni
figuriamoci spararli anche dall’alto
figuriamoci lanciarli dai palazzi
Che pena, amore mio quel ragazzo
aiutiamolo ha la schiena a pezzi,
ma prima mandiamo via quel mostro
che continua a pestarlo come un pazzo
Ma se i mostri sono tanti
Sì padri, ma dalla parte del potere
Sì, padri ma servi per scelta
Sì, deboli ma dalla parte dei più forti
Vedi, amore mio, stiamo attenti
non andiamo troppo avanti
Lo sapevo, lo temevo, è successo
sei scomparsa tra la folla
Mentre continuano a caricarci oltre le scale qualcuno si fa male
oltre la piazza qualcun altro che s’incazza
Per il fallimento di una o dell’altra fazione (x2)
No, amore mio, e che cazzo,
non si è riusciti nemmeno questa volta
a sfondare, a superare quel mucchio e ad occupare quel palazzo
a sfondare, a superare quel mucchio e allora non ci resta che sognare
Ma se sognare è da violenti
figuriamoci lanciare lacrimogeni
figuriamoci spararli anche dall’alto
figuriamoci sputarli dai palazzi
envoyé par Alessio - 24/11/2012 - 18:14
×