Ragazzo gentile qui davanti a me,
mi stai a sentire, ma dimmi il perchè?
Le storie di fatti, della gente e poi
le croci e gli eroi innalzati da noi
si son rovesciati con la testa in giù,
stan lì dissanguati, non parlano più.
C’è da costruire paesi e città,
buttare via i morti, andare più in là.
Spianare montagne e riempire il mar
e chi non lo vuole, aiutarlo a morire.
E quanto ha patito la mia città,
chi è vivo lo vede, chi è vivo lo sa.
Ragazzo gentile qui davanti a me,
mi stai a sentire, ma dimmi il perché?
mi stai a sentire, ma dimmi il perchè?
Le storie di fatti, della gente e poi
le croci e gli eroi innalzati da noi
si son rovesciati con la testa in giù,
stan lì dissanguati, non parlano più.
C’è da costruire paesi e città,
buttare via i morti, andare più in là.
Spianare montagne e riempire il mar
e chi non lo vuole, aiutarlo a morire.
E quanto ha patito la mia città,
chi è vivo lo vede, chi è vivo lo sa.
Ragazzo gentile qui davanti a me,
mi stai a sentire, ma dimmi il perché?
inviata da Dead End - 11/11/2012 - 21:13
Grazie al bel disco "Giovanna Marini dal vivo" curato da Alessio Lega (registrazione di un raro concerto a Lecce del 1981, in cui viene interpretata come introduzione e in coda al Lamento per la morte di Pasolini), ho riascoltato questa canzone dalla bellissima melodia (merito anche di Schubert) e mi sono accorto che il testo riportato praticamente ovunque è sbagliato.
Infatti dice "e chi non lo vuole, aiutarlo a morire" e non "a capir". Mi sono ascoltato anche altre due versioni in studio (una solista e una con il quartetto) che ho trovato in rete e il testo è sempre lo stesso.
Infatti dice "e chi non lo vuole, aiutarlo a morire" e non "a capir". Mi sono ascoltato anche altre due versioni in studio (una solista e una con il quartetto) che ho trovato in rete e il testo è sempre lo stesso.
Lorenzo - 13/10/2024 - 16:31
Non trovate che la musica sia molto simile a Bologna '77 di Stefano Rosso? ovviamente questa più elaborata. Che entrambi si siano ispirati a Schubert?
Lorenzo - 13/10/2024 - 19:41
Sarebbe uno dei migliaia di casi in cui cantautori, musicisti popolari e autori di canzonette in genere si sono ispirati a musicisti classici per le loro melodie. Un fatto del tutto naturale, tenendo poi conto del fatto che, a loro volta, i musicisti classici d'ogni epoca si sono sovente ispirati all'arte popolare (in questo si son particolarmente distinti i più grandi musicisti russi). That's music, my friend!
Riccardo Venturi - 13/10/2024 - 20:03
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Album «Cantate de tous les jours» edito da Le Chant du Monde.
Musica tratta dall'improvviso op.142 n.2 in la bemolle maggiore di Franz Schubert
A partire dall’epilogo di Piazzale Loreto, una canzone sulla necessità della pace e della ricostruzione per un paese martoriato dall’odio e dalla guerra.
Credo che la melodia del brano sia presa in prestito da Schubert, ma non so esattamente da quale opera...