L’America è una grande malattia,
come una macchia nera che si spande
e più il tempo passa e più è grande...
Ma dove si nasconde
chi ha pensato questo?
È una gabbia, un sistema perfetto,
chi non ci sta è matto!
Abolite le scelte, inutile il consumo
di beni della mente.
Non puoi scegliere o pensare,
è inutile parlare,
resta solo l’illusione
di essere ancora persone.
Io credo di capire il guaio dov’è:
questa gabbia maledetta,
indistruttibile, perfetta,
su qualche cosa sta:
la proprietà.
Sono due mesi che ne sono uscita
e senza dubbio adesso io penso così:
Se ci avessi cento figli
tutti quanti belli e forti
gli direi: «Vi preferisco morti
che a lavorare per il padron»
Il padrone in veste nera
con la mano sopra il cuore:
«Mi fa tanto dispiacere
ma io vi debbo licenzià»
O padrone non lo fare,
siamo in pochi ma a lottare
e per farla scomparire
la maledetta proprietà
Il padrone in veste nera
con la mano sopra il cuore:
«State attenti a lavorare
che io vi posso rovinà.
Ci ho la tradotta dei crumiri
che li porta a lavorare,
che li porta a disertare
ma dalla loro società»
O padrone non lo fare,
siamo in pochi ma a lottare
e per farla scomparire
la maledetta proprietà
Che farai allora crumiro
per i soldi del padrone?
Tu rimani a guardare
ché da solo ti sei rovinà
O padrone non lo fare
siamo in pochi ma a lottare
e per farla scomparire
la maledetta proprietà,
la maledetta proprietà,
la maledetta proprietà...
come una macchia nera che si spande
e più il tempo passa e più è grande...
Ma dove si nasconde
chi ha pensato questo?
È una gabbia, un sistema perfetto,
chi non ci sta è matto!
Abolite le scelte, inutile il consumo
di beni della mente.
Non puoi scegliere o pensare,
è inutile parlare,
resta solo l’illusione
di essere ancora persone.
Io credo di capire il guaio dov’è:
questa gabbia maledetta,
indistruttibile, perfetta,
su qualche cosa sta:
la proprietà.
Sono due mesi che ne sono uscita
e senza dubbio adesso io penso così:
Se ci avessi cento figli
tutti quanti belli e forti
gli direi: «Vi preferisco morti
che a lavorare per il padron»
Il padrone in veste nera
con la mano sopra il cuore:
«Mi fa tanto dispiacere
ma io vi debbo licenzià»
O padrone non lo fare,
siamo in pochi ma a lottare
e per farla scomparire
la maledetta proprietà
Il padrone in veste nera
con la mano sopra il cuore:
«State attenti a lavorare
che io vi posso rovinà.
Ci ho la tradotta dei crumiri
che li porta a lavorare,
che li porta a disertare
ma dalla loro società»
O padrone non lo fare,
siamo in pochi ma a lottare
e per farla scomparire
la maledetta proprietà
Che farai allora crumiro
per i soldi del padrone?
Tu rimani a guardare
ché da solo ti sei rovinà
O padrone non lo fare
siamo in pochi ma a lottare
e per farla scomparire
la maledetta proprietà,
la maledetta proprietà,
la maledetta proprietà...
Contributed by Dead End - 2012/11/11 - 19:27
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Parole e musica di Giovanna Marini
Album «Vi parlo dell’America», pubblicato da I Dischi del Sole nel 1967
copertina di Giancarlo Iliprandi.
Un album «a perdifiato», con i brani cantati senza soluzione di continuità, registrato dalla Marini con l’aiuto di Angelo Ephrikian a Milano nel settembre del 1966.