Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
con dentro "la luna" e "la balena".
C'è qualche parola un poco bisbetica:
"peronospora", "aritmetica"...
Ma le più belle le ho nel cuore: "mamma", "amore".
Ci sono parole per gli amici:
"Buongiorno, buon anno, siate felici",
parole belle e parole buone
per ogni sorta di persone.
La più cattiva di tutta la terra
è una parola che odio: "la guerra".
Per cancellarla senza pietà
gomma abbastanza si troverà.
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
con dentro "la luna" e "la balena".
C'è qualche parola un poco bisbetica:
"peronospora", "aritmetica"...
Ma le più belle le ho nel cuore: "mamma", "amore".
Ci sono parole per gli amici:
"Buongiorno, buon anno, siate felici",
parole belle e parole buone
per ogni sorta di persone.
La più cattiva di tutta la terra
è una parola che odio: "la guerra".
Per cancellarla senza pietà
gomma abbastanza si troverà.
Contributed by Dead End - 2012/10/23 - 13:45
"Parafrasi" a parte, confermo che Anton Virgilio Savona mise in musica diverse filastrocche di Rodari e ne fece pure un disco, "Filastrocche in cielo e in terra" del 1972 e un'opera musicale, "L'Opera delle Filastrocche" del 1982, scritta per il Maggio Musicale Fiorentino dell'anno seguente. Inoltre, nel 1999 Savona pubblicò per la Curcio "La testa di chiodo", un libro con CD di filastrocche di Rodari destinato ai bambini delle scuole elementari.
Savona fu anche autore di belle canzoni per bambini, su testi di Gianni Rodari. Su questa sua attività ecco alcuni appunti tratti dall’articolo di Mario Piatti “Favole per voci e strumenti” pubblicato in “C’era due volte…” (periodico del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto, Anno II, n. 3, settembre 1995).
“Sul n. 2 di ‘Cera due volte ...’ abbiamo presentato gli obiettivi della ricerca che il Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto ha attivato in merito anche al rapporto tra i musicisti e i materiali rodariani. La cosa sta suscitando interesse, e molte persone si sono dichiarate disponibili a collaborare per far emergere da ricordi personali e archivi, materiali e documentazioni che ci permettano di approfondire il legame tra Rodari e la musica. (…) Nei mesi scorsi, la ricerca del materiale ci ha portato anche a un interessante incontro a Milano col Mastro Virgilio Savona, conosciuto forse da tutti come componente del Quartetto Cetra, ma che ha al suo attivo ricerche e produzione di materiali anche nel campo dell'etnomusicologia, delle tradizioni popolari, della didattica. Il Maestro Savona ci ha fatto conoscere un lavoro (titolo provvisorio: La testa del chiodo; NdR: il fascicolo con testi, melodie e CD allegato è stato pubblicato nel 1999 dalle edizioni Curci) che sta completando con la collaborazione del Maestro Aldo Passerini di Tolentino, e che potrebbe essere considerato il seguito del suo precedente disco Filastrocche in cielo e in terra (Dischi dello Zodiaco, 1972). Quelle canzoni Savona le ha cantate con Lucia Mannucci in tante scuole e piazze, riscontrando ovunque l'entusiasmo dei bambini. Ma quel disco è stato anche l'oggetto che ha dato lo spunto a Luciano Berio per commissionare a Savona un lavoro per il 46° Maggio musicale Fiorentino (1983): è nata così L'opera delle filastrocche - invenzione per voci, coro, quartetto jazzrock e orchestra, su testi tratti da Filastrocche lunghe e corte (libretto e partitura completa: ed. Ricordi). Ci sembra interessante e utile riportare qui alcune considerazioni di carattere musicale scritte dallo stesso Virgilio Savona per il programma di sala del Maggio Fiorentino.
“Sul n. 2 di ‘Cera due volte ...’ abbiamo presentato gli obiettivi della ricerca che il Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto ha attivato in merito anche al rapporto tra i musicisti e i materiali rodariani. La cosa sta suscitando interesse, e molte persone si sono dichiarate disponibili a collaborare per far emergere da ricordi personali e archivi, materiali e documentazioni che ci permettano di approfondire il legame tra Rodari e la musica. (…) Nei mesi scorsi, la ricerca del materiale ci ha portato anche a un interessante incontro a Milano col Mastro Virgilio Savona, conosciuto forse da tutti come componente del Quartetto Cetra, ma che ha al suo attivo ricerche e produzione di materiali anche nel campo dell'etnomusicologia, delle tradizioni popolari, della didattica. Il Maestro Savona ci ha fatto conoscere un lavoro (titolo provvisorio: La testa del chiodo; NdR: il fascicolo con testi, melodie e CD allegato è stato pubblicato nel 1999 dalle edizioni Curci) che sta completando con la collaborazione del Maestro Aldo Passerini di Tolentino, e che potrebbe essere considerato il seguito del suo precedente disco Filastrocche in cielo e in terra (Dischi dello Zodiaco, 1972). Quelle canzoni Savona le ha cantate con Lucia Mannucci in tante scuole e piazze, riscontrando ovunque l'entusiasmo dei bambini. Ma quel disco è stato anche l'oggetto che ha dato lo spunto a Luciano Berio per commissionare a Savona un lavoro per il 46° Maggio musicale Fiorentino (1983): è nata così L'opera delle filastrocche - invenzione per voci, coro, quartetto jazzrock e orchestra, su testi tratti da Filastrocche lunghe e corte (libretto e partitura completa: ed. Ricordi). Ci sembra interessante e utile riportare qui alcune considerazioni di carattere musicale scritte dallo stesso Virgilio Savona per il programma di sala del Maggio Fiorentino.
«Il mio primo incontro con Gianni Rodari, la scoperta di questo straordinario scrittore per bambini che sapeva inventare storie allegre e parlare di cose serie allo stesso tempo, che rovesciava le parole come calzette e sapeva sbrigliare la fantasia senza mai perdere di vista la realtà, fu nel 1973 quando scrissi la musica per una ventina di brani tratti dal suo libro Filastrocche in cielo e in terra ( ... ) Rodari e io, ci scambiammo subito una promessa: quell'esperienza non sarebbe rimasta senza seguito (…). Mi disse anche che avrebbe scritto per me su misura una serie di filastrocche da cantare (…). Un anno circa dopo la sua scomparsa, quando Luciano Berio mi affidò l'incarico di scrivere per l'Orchestra Regionale Toscana un'operina per ragazzi e mi dette via libera nella scelta dell' autore del libretto, pensai subito che avrei potuto finalmente mantenere la promessa fatta a Rodari (…). Ho voluto costruire una musica piana e semplice, spesso sulla scia di moduli tipicamente popolareschi con scansioni ritmiche ben marcate, e usando l'accortezza di evitare inutili virtuosismi vocali o strumentali. Soltanto qua e là, rispettando il percorso della poesia di Rodari, ho inserito momenti di pensoso raccoglimento, di palpitazione espressiva o di concitazione drammatica. È nata così questa Opera delle filastrocche che risulta essere nel suo insieme, malgrado i due antichissimi specchi dell'umanità che di tanto in tanto vi fanno apparizione, un miracolo di ottimismo (…)». (tratto da Musicheria.net – L’indimenticabile Virgilio Savona)
Bernart Bartleby - 2014/1/21 - 15:12
Però posso dirvi una cosa, CCG Staff? Si dice "peronospora", non "peronospera"...suvvìa! :-P
Ahmed il Lavavetri - 2014/1/21 - 15:27
appunto! la parafrasi di "peronospera" e' "peronospora"
(comunque ho corretto anche nel testo, c'era scritto proprio peronospera)
(comunque ho corretto anche nel testo, c'era scritto proprio peronospera)
CCG Staff - 2014/1/21 - 15:30
senza contare che la peronospora prematurata ha perso i contatti con gli sporangi che germinano per micelio.... come se fosse antani coi protisti.
Per Francesco:
LA TESTA DEL CHIODO
di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra”, 1960, messa in musica di Anton Virgilio Savona.
La palma della mano
i datteri non fa,
sulla pianta del piede
chi si arrampicherà?
Non porta scarpe il tavolo,
su quattro piedi sta:
il treno non scodinzola
ma la coda ce l’ha.
Anche il chiodo ha una testa,
però non ci ragiona:
la stessa cosa capita
a più d’una persona.
LA TESTA DEL CHIODO
di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra”, 1960, messa in musica di Anton Virgilio Savona.
La palma della mano
i datteri non fa,
sulla pianta del piede
chi si arrampicherà?
Non porta scarpe il tavolo,
su quattro piedi sta:
il treno non scodinzola
ma la coda ce l’ha.
Anche il chiodo ha una testa,
però non ci ragiona:
la stessa cosa capita
a più d’una persona.
Bernart Bartleby - 2014/1/21 - 15:38
Peronospora parafrasata dai Vegani.
...Prego! : D
http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:_7x...
https://www.youtube.com/watch?v=vz5bw4EB0FQ
...Prego! : D
http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:_7x...
https://www.youtube.com/watch?v=vz5bw4EB0FQ
krzyś - 2014/1/21 - 18:21
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Testo di Gianni Rodari
Musica di Michelangelo Pellegrino.
Il brano è stato eseguito da un gruppo di allievi della Scuola Media ad Indirizzo Musicale "V. Neri" di Pianoro, provincia di Bologna, in occasione di un saggio di fine anno scolastico.
Da qualche traccia nella Rete ho l’impressione che anche Anton Virgilio Savona si sia occupato di dare una musica a questa filastrocca…
Purtroppo, visto che viene sempre citato e saccheggiato malamente, è sempre difficile capire da quale opera originale di Rodari siano tratti i suoi testi reperibili in rete, questo probabilmente da “Il treno delle filastrocche” pubblicato nel 1952. Sicuramente è presente in una collezione dell’Einaudi intitolata “Il secondo libro delle filastrocche” pubblicata nel 1985 e riedita nel 1996.