Sembrando la tierra Juan
se puso un día a pensar:
¿por qué la tierra será
del que no sabe sembrar?
Le pido perdón al árbol
cuando lo voy a cortar
y el árbol me dijo un día:
“yo también me llamo Juan”
Tuve en mis ramas un nido,
yo sé que se salvarán,
los pájaros siempre vuelan,
yo nunca aprendí a volar.
Tal vez pensando y pensando
un día aprenda a volar.
Triste la vida del campo,
arar, sembrar y esperar,
el otoño, el invierno,
el verano, siempre igual.
Tal vez pensando y pensando
un día aprenda a volar.
se puso un día a pensar:
¿por qué la tierra será
del que no sabe sembrar?
Le pido perdón al árbol
cuando lo voy a cortar
y el árbol me dijo un día:
“yo también me llamo Juan”
Tuve en mis ramas un nido,
yo sé que se salvarán,
los pájaros siempre vuelan,
yo nunca aprendí a volar.
Tal vez pensando y pensando
un día aprenda a volar.
Triste la vida del campo,
arar, sembrar y esperar,
el otoño, el invierno,
el verano, siempre igual.
Tal vez pensando y pensando
un día aprenda a volar.
Contributed by Dead End - 2012/10/4 - 11:32
Language: Italian
Versione italiana di Flavio Poltronieri
Come per la maggior parte delle canzoni di Don Ata, le parole del testo sono scritte dalla moglie Antonieta Pula Pepin sotto lo pseudonimo di Pablo del Cerro.
Come per la maggior parte delle canzoni di Don Ata, le parole del testo sono scritte dalla moglie Antonieta Pula Pepin sotto lo pseudonimo di Pablo del Cerro.
JUAN
Mentre seminava la terra
Juan si mise a meditare:
perché la terra appartiene
a chi non sa seminare?
Chiedo perdono all'albero
quando vado a sradicarlo.
E l'albero un giorno mi disse:
Anch'io mi chiamo Juan!
Fra i miei rami avevo un nido.
So che si sono salvati.
Gli uccelli sempre volano.
Io non ho mai imparato a volare.
Triste è la vita del contadino,
arare, seminare e sperare.
Estate, autunno e inverno...
sempre uguale.
Forse pensando, pensando,
un giorno imparerò a volare...
Mentre seminava la terra
Juan si mise a meditare:
perché la terra appartiene
a chi non sa seminare?
Chiedo perdono all'albero
quando vado a sradicarlo.
E l'albero un giorno mi disse:
Anch'io mi chiamo Juan!
Fra i miei rami avevo un nido.
So che si sono salvati.
Gli uccelli sempre volano.
Io non ho mai imparato a volare.
Triste è la vita del contadino,
arare, seminare e sperare.
Estate, autunno e inverno...
sempre uguale.
Forse pensando, pensando,
un giorno imparerò a volare...
Contributed by Flavio Poltronieri - 2013/11/26 - 15:21
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Album “Preguntitas sobre Dios”
Testo trovato su Cancioneros.com