Khawuleza mama
Khawuleza mama
Khawuleza mama
Fihlan' amagogogo
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Bathi jonga jonga jonga yo khawuleza mama
khawuleza mama khawuleza
jonga jonga jonga yo khawuleza mama
khawuleza mama khawuleza
Khawuleza mama
Khawuleza mama
Fihlan' amagogogo
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen'endlwini mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Bathi jonga jonga jonga yo khawuleza mama
khawuleza mama khawuleza
jonga jonga jonga yo khawuleza mama
khawuleza mama khawuleza
inviata da Dead End (+ AT-XXI qualche anno dopo) - 7/9/2012 - 14:36
Lingua: Italiano
Traduzione italiana dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
6 dicembre 2017 12:49
6 dicembre 2017 12:49
SBRIGATI, MAMMA!
Sbrigati mamma
Sbrigati mamma
Sbrigati mamma
Riempi i bidoni
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
Dicono guarda guarda guarda e sbrigati mamma
sbrigati mamma sbrigati
guarda guarda guarda e sbrigati mamma
sbrigati mamma sbrigati
Sbrigati mamma
Sbrigati mamma
Sbrigati mamma
Riempi i bidoni
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
Dicono guarda guarda guarda e sbrigati mamma
sbrigati mamma sbrigati
guarda guarda guarda e sbrigati mamma
sbrigati mamma sbrigati
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 6/12/2017 - 12:49
Lingua: Ndebele, Nord
Una versione "recitata" con spiegazioni inglese, da Africappella. Riporta probabilmente alcuni versi originali in Ndebele settentrionale.
KHAWULEZA (Africappella)
Composed by: Dorothy Masuka (arranged by Vuyo Tshuma; add. lyrics by MegaMidas)
Khawuleza! Khawuleza!
Khawuleza! Khawuleza!
Jonga, Jonga, Jonga
Khawuleza! Khawuleza! Khawuleza!
(Spoken Word)
Khawuleza is a Mzansi song that was sung by the kids as they saw aboGata.
Ba ne ba tla re "Khawuleza Mama, Khawuleza!".
Simply saying, "Hurry up Mother! Hurry up!
O tlo re sireletsa ho ba babe ke bao ba tla ba tlo re bolaya.
Jwale we're singing the same song today saying
"Khawuleza Mama!
Khawuleza weMama!"
Now we're singing in celebration of our freedom.
And this is how we're doin' it!
Not included in the studio rendition:
Nank'amaphoyisa ayongen'endlini Mama,
Khawuleza!
Composed by: Dorothy Masuka (arranged by Vuyo Tshuma; add. lyrics by MegaMidas)
Khawuleza! Khawuleza!
Khawuleza! Khawuleza!
Jonga, Jonga, Jonga
Khawuleza! Khawuleza! Khawuleza!
(Spoken Word)
Khawuleza is a Mzansi song that was sung by the kids as they saw aboGata.
Ba ne ba tla re "Khawuleza Mama, Khawuleza!".
Simply saying, "Hurry up Mother! Hurry up!
O tlo re sireletsa ho ba babe ke bao ba tla ba tlo re bolaya.
Jwale we're singing the same song today saying
"Khawuleza Mama!
Khawuleza weMama!"
Now we're singing in celebration of our freedom.
And this is how we're doin' it!
Not included in the studio rendition:
Nank'amaphoyisa ayongen'endlini Mama,
Khawuleza!
inviata da Riccardo Venturi - 7/12/2017 - 09:44
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Album “An Evening with Belafonte/Makeba”, in duetto con Harry Belafonte
“Khawuleza” fu originariamente incisa negli anni 50 da Dorothy Masuka, cantante dello Zimbabwe.
Makeba fu buona amica della Masuka e registrò parecchi dei brani di lei.
Come la stessa Makeba spiega nell’introduzione alla canzone, “Khawuleza” parla dei raid che la polizia del regime segregazionista era solita fare nelle “townships” per arrestare i militanti dell’ANC oppure – come ricorda nella sua autobiografia “Makeba: My Story” del 1987 – per reprimere certe attività considerate illegali, come la fabbricazione clandestina di birra ed alcolici, che i neri svolgevano per campare. Un artista nero doveva avere un gran coraggio per cantare canzoni come questa e la Masuka – così come la Makeba – ne aveva da vendere: quando nel 1961 dedicò una canzone a Patrice Lumumba, il leader dell’indipendenza congolese assassinato nel gennaio di quell’anno, le forze speciali del governo rhodesiano la informarono che l’avrebbero ammazzata se non se fosse andata dal paese… (fonte: African Music Safari)
"Khawuleza" is a South African song. It comes from the townships, locations, reservations, whichever, near the cities of South Africa, where all the black South Africans live. The children shout from the streets as they see police cars coming to raid their homes for one thing or another. They say "Khawuleza Mama!" which simply means "Hurry Mama! Please, please don't let them catch you!"
Poiché la versione più completa reperita della canzone è in lingua Xhosa, l'ho lasciata attribuita a Miriam Makeba (madrelingua Xhosa); in realtà la canzone originale di Dorothy Masuka (degli anni '50) deve essere stata in lingua Ndebele settentrionale (Dorothy Masuka era nativa di Bulawayo, nell'attuale Zimbabwe). Se ne hanno frammenti in questa versione. La canzone è stata cantata, con lievi varianti, in pressoché in tutte le lingue sudafricane (che, tranne il Venda, si somigliano peraltro molto tutte quante). Come accennato anche nell'introduzione originale, la canzone ha a che fare con la fabbricazione (clandestina all'epoca) dello Umqombothi, la birra tradizionale di lieve contenuto alcoolico (circa il 3%) fatta con malto di mais, sorgo, lievito e acqua). Ha un gusto particolarmente acidulo. La canzone è, come detto, degli anni '50 ma si riferisce probabilmente a una situazione ancora anteriore, quella degli anni '30, quando mantenere una famiglia di otto persone costava circa sette sterline al mese. Moltissimi uomini non ce la facevano a mettere su una simile cifra, i salari erano di circa 6 sterline mensili (sempre che i salari ci fossero, ovviamente). Le donne allora aiutavano, spesso in maniera “illegale”; la fabbricazione e la vendita di bevande alcoliche era vietata; e così molte fabbricavano rischiosamente sia l'Umqombothi sia lo Skokiaan, un liquore. Racconta una donna: “Era rischioso. La polizia arrivava e e versava tutto il liquore e i potenziali guadagni fino letteralmente a imbevere la terra sudicia. Ma molte di noi continuavano, perché si guadagnava bene. A volte riuscivo a farci 10 sterline.” (Altri interessantissimi dati storici si trovano qua, la fonte utilizzata per queste note, in lingua inglese).
In questa pagina ristrutturata, è stato tolto il testo finora presente; il contributore lo aveva evidentemente ripreso da questo forum, da African Music Safari, dove un utente anonimo lo aveva dato in una sorta di “trascrizione all'ascolto” in un'orrenda grafia inglese. Tale testo è totalmente inservibile ed è stato sostituito con una corretta versione in lingua Xhosa. Si tenga presente che sia Dorothy Masuka che Miriam Makeba ne hanno cantato spesso versioni piene di varianti, a volte con versi in xhosa e altri in ndebele. [AT-XXI, 6-12-2017]