Lingua   

My Thirty Thousand

Woody Guthrie
Lingua: Inglese


Woody Guthrie

Ti può interessare anche...

Peace Call
(Woody Guthrie)
Virginia
(Jamie-Lee Dimes)
Mean Talking Blues
(Woody Guthrie)


‎[1949]‎
Parole di Woody Guthrie
Musica di Billy Bragg
Dall’album di Wilco e Billy Bragg “Mermaid Avenue – The Complete Sessions” (che include la ‎nuova parte terza del progetto e ripubblica le precedenti due)‎

 075597962604


Dopo Hold the Line di Pete Seeger, ecco il racconto che dei fatti di Peekskill del ‎‎1949 fece il menestrello dell’Oklahoma, anche lui intervenuto in quei giorni - insieme ad altri trentamila, "I miei trentamila" - in sostegno a Paul ‎Robeson, alla libertà di espressione, ai diritti civili e sindacali e contro fascisti e razzisti.‎



In un’America che si stava preparando agli anni bui del maccartismo, alcuni coraggiosi sindacalisti ‎‎(in seguito espulsi dalle rispettive organizzazioni perché in odore di comunismo) organizzarono un ‎concerto per i diritti civili e sindacali, sempre più a repentaglio in quell’immediato secondo ‎dopoguerra. La star della serata doveva essere niente meno che Paul Robeson, il possente ‎baritono nero e fieramente comunista che aveva appena dichiarato che i neri americani non ‎avrebbero mai combattuto contro l’Unione Sovietica nel caso di scontro tra gli opposti blocchi.‎
Gli spettatori arrivati in massa per il concerto si trovarono circondati da una “mob” furiosa armata ‎di sassi e di mazze da baseball, spalleggiata dalla polizia locale, che urlava slogan razzisti e fascisti.‎
La macchina di Robeson fu bloccata ad uno dei posti di blocco organizzati dai fa(s)cinorosi ed il ‎concerto non potè tenersi.‎



Ma il grande Robeson non era uno da darsi per vinto. Coinvolse altri musicisti, tra cui Pete Seeger e ‎‎Woody Guthrie, e con l’aiuto di sindacati ed associazioni organizzò un potente servizio ‎d’ordine che riuscì a garantire il regolare svolgimento del meeting nello stesso luogo una settimana ‎più tardi, il 4 settembre. Tuttavia l’organizzazione non potè garantire la sicurezza degli intervenuti a ‎concerto concluso: sulle strade del ritorno musicisti e spettatori, tra i quali donne, bambini e vecchi, ‎furono aggrediti, insultati, picchiati, bastonati e presi a sassate, molti furono costretti a passare la ‎notte all’addiaccio circondati dagli aggressori. ‎



Le immagini di Eugene Bullard, il primo pilota militare nero, veterano pluridecorato della Prima ‎Guerra, selvaggiamente picchiato da manifestanti e poliziotti fecero scalpore in tutta America, ma ‎nessuno fu mai incriminato per quei fatti, anzi: il Dipartimento di Stato ritirò il passaporto a quel ‎sovversivo cantante negro.‎

‎“Hold The Line”, canterà Pete Seeger: resistete, non fate un passo indietro, tenete fermo; “come ‎abbiamo resistito a Peekskill, resisteremo in tutta l’America fino a quando potremo respirare la ‎libertà nel vento”.‎

‎(fonte: Alessandro Portelli da “Note americane – Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake ‎edizioni, 2011)


Sui “Peekskill Riots” del 1949 si veda anche la canzone Ballad of Paul Robeson.‎
Paul Robeson he’s the man
That faced the Ku Klux Klan
On hollow grove’s golfing ground
His words come sounding!
And all around him there
To jump and clap and cheer
I sent the best, the best I had
My thirty thousand

The Klansman leader said
That Paul would lose his head
When thirty five thousand vets
Broke up that concert.
But less than four thousand came
To side with the Klan!
But around Paul’s lonesome oak
‎(My thirty thousand).‎

A beersoaked brassy band
Did snortle around the grounds
Four hundred noblest souls
‎(Westchester’s manhood)!
They looked exactly like
Fleas on a tiger’s back;
Lost fish in the waters of
My thirty thousand!‎

When Paul had sung and gone
And the kids and babies home
Cops came with guns and clubs
And clubbed and beat them!
I’d hate to be a cop
Caught with a bloody stick,
‎('Cause you can’t bash the brains out
of thirty thousand)!‎

Each eye you tried to gouge,
Each skull you tried to crack,
Has a thousand thousand friends
Around this green grass!
If you furnish the skull someday
I'll pass out the clubs and guns
To the billion hands that love
My thirty thousand!‎

Each wrinkle on your face
I know it at a glance,
You cannot run and hide
Nor duck nor dodge them.
And your carcass and your deeds
Will fertilize the seeds
Of the men that stood to guard
My thirty thousand!‎

inviata da Dead End - 22/8/2012 - 16:12




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org