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Ellis Island

Roberto Alajmo e Giovanni Sollima
Languages: Italian, English, Kurdish


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‎Un'Immigrata‎ {Durim ji welatê xwe...}
(Elisa)



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Related Songs

Nessuno è straniero
(Stefano Crialesi)
Nustalgia (Nostalgia di Ribera)
(Rosa Balistreri)


‎[2002]‎
Opera in due atti
Libretto di Roberto Alajmo
Musiche di Giovanni Sollima
Prima rappresentazione a Palermo, Teatro Massimo, 4 ottobre 2002‎
Orchestra, Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro Massimo di Palermo, rispettivamente diretti da ‎Todd Reynolds, Franco Monego e Marcello Iozzia
Violoncello solista: Giovanni Sollima.‎
Regia di Marco Baliani su scene di Carlo Sala
Testi e quant’altro trovati sul Fan Club di Elisa

Personaggi:‎
Felicita (chanteuse, interpretata da Elisa Toffoli, in arte Elisa)‎
Il medico (tenore, John Daniecki)‎
Il funzionario (tenore, Martin Mühle)‎
John Martin (baritono, Ercole Maria Bertolino)‎
Tommaso Bordonaro (recitante, Giorgio Li Bassi)‎



Ellis Island è un isolotto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. ‎Antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stata il principale punto ‎d'ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti. Attualmente l'edificio ospita l'Ellis ‎Island Immigration Museum.‎




Il porto di Ellis Island ha accolto più di 12 milioni di aspiranti cittadini statunitensi (prima della sua ‎apertura altri 8 milioni transitarono per il Castle Garden Immigration Depot di Manhattan), che ‎all'arrivo dovevano esibire i documenti di viaggio con le informazioni della nave che li aveva ‎portati a New York. Medici del Servizio Immigrazione controllavano rapidamente ciascun ‎immigrante, contrassegnando sulla schiena con un gesso, quelli che dovevano essere sottoposti ad ‎un ulteriore esame per accertarne le condizioni di salute (ad esempio: PG per donna incinta, K per ‎ernia e X per problemi mentali). ‎
Chi superava questo primo esame, veniva poi accompagnato nella Sala dei Registri, dove erano ‎attesi da ispettori che registravano nome, luogo di nascita, stato civile, luogo di destinazione, ‎disponibilità di denaro, professione e precedenti penali. Ricevevano alla fine il permesso di sbarcare ‎e venivano accompagnati al molo del traghetto per Manhattan. ‎
I "marchiati" venivano inviati in un'altra stanza per controlli più approfonditi. Secondo il ‎vademecum destinato ai nuovi venuti, "i vecchi, i deformi, i ciechi, i sordomuti e tutti coloro che ‎soffrono di malattie contagiose, aberrazioni mentali e qualsiasi altra infermità sono inesorabilmente ‎esclusi dal suolo americano". Tuttavia risulta che solo il due percento degli immigranti siano stati ‎respinti. Per i ritenuti non idonei, c'era l'immediato reimbarco sulla stessa nave che li aveva portati ‎negli Stati Uniti, la quale, in base alla legislazione americana, aveva l'obbligo di riportarli al porto ‎di provenienza. ‎
Il picco più alto si ebbe nel 1907 con 1.004.756 di persone approdate. ‎
Dal 1917, modifiche alle norme d'ingresso limitarono i flussi immigratori. Venne introdotto il test ‎dell'alfabetismo e dal 1924 vennero approvate le quote d'ingresso: 17.000 dall'Irlanda, 7.500 dal ‎Regno Unito, 7.400 dall'Italia e 2.700 dalla Russia. La Depressione del 1929 ridusse ulteriormente ‎il numero degli immigrati, dai 241.700 del 1930 ai 97.000 del 1931 e 35.000 nel 1932. ‎Contemporaneamente Ellis Island diventò anche un centro di detenzione per i rimpatri forzati: ‎dissidenti politici, anarchici, senza mezzi e senza lavoro vennero obbligati a tornare al loro paese ‎d'origine. Gli espulsi a forza dagli Stati Uniti furono 62.000 nel 1931, 103.000 l'anno successivo e ‎‎127.000 nel 1933. ‎
Durante la Seconda guerra mondiale vi furono detenuti cittadini giapponesi, italiani e tedeschi e il ‎‎12 novembre 1954 il Servizio Immigrazione lo chiuse definitivamente, spostando i propri uffici a ‎Manhattan. Dopo una parziale ristrutturazione negli anni ottanta, dal 1990 ospita il Museo ‎dell'Immigrazione. (fonte: it.wikipedia)


Come doveva apparire la Statua della Libertà ai passeggeri di terza classe che ci ‎passavano davanti prima di approdare a Ellis Island? Cosa doveva apparire?
Escludendo che la maggior parte di loro riuscisse a leggere l’iscrizione sul basamento - che esorta le ‎genti a migrare, e a migrare in America - tutto il senso è concentrato nella fiaccola che la statua ‎tiene nella mano destra.
Diverse testimonianze concordano che in vista della città, si accendessero delle discussioni, fra i ‎passeggeri di terza classe. E’ proprio sicuro che si tratta di una fiaccola? Proprio sicuro che si tratti ‎di un simbolo di libertà? Non è troppo lunga? Non potrebbe invece essere una spada, una daga che ‎promette di fare giustizia? E in questo caso, c’è da fidarsi?
‎12 milioni di persone entrarono negli Stati Uniti fra 1892 e il ‘24 passando da Ellis Island.
Era l’isola-limbo, il luogo in cui i due opposti di dolore e speranza si toccavano. Era, pure, il punto ‎di contatto pressocché unico di due mondi, il nuovo e il vecchio, che per il resto non si toccavano ‎praticamente mai.
Funzionava come una gigantesca centrifuga, nella quale semi, buccia e impurità venivano eliminate. ‎Restava l’essenza, e una identità nuova di zecca. Questo rappresentano i tanti cognomi Newman che ‎si trovano negli Stati Uniti: il lavaggio centrifugato di una identità precedente. Un cognome troppo ‎difficile da pronunciare e un funzionario sbrigativo che si arrogava il diritto di ribattezzare ‎l’aspirante Uomo Nuovo. Newman, appunto.
Certo, malgrado la sobrietà dell’allestimento museale è difficile evocare quei milioni di dolori e ‎speranze che passarono da qui a cavallo fra i due secoli. Forse prima del restauro le pareti spoglie, e ‎i resti sparsi degli arredi, visitati in solitudine, potevano servire a rendere un’idea. Adesso i traghetti ‎che scaricano turisti non somigliano per niente ai piroscafi che furono. E i flussi dell’immigrazione ‎passano lontano da qui.
È la museificazione della memoria. Che equivale alla sua sterilizzazione.‎
‎(Roberto Alajmo)
ATTO PRIMO

Bordonaro

Allora ho cominciato a pensare per più presto andarmene e lasciare l’Italia e la Sicilia, la mia terra ‎nativa. Io deciso assoluto, perché io per i figli potere imparare qualche professione e qualche ‎mestiere e non essere schiavo a lavoro e alla miseria. Così colpendomi fortemente il dolore della ‎mia mamma e figlio, con un cuore straziande che non voleva distaccarsi di me, con le lacrimi che le ‎rigavano la faccia fino a tarda ora del 12 marzo, facendo velo di saluto alla partenza amara di me ‎con la speranza di avere un più mediocro avvenire anche alla mia cara mamma che non si poteva ‎soddisfare a darmi delle cosette: un po’ di cacio un po’ di biscotti un po’ di mandorli ben conditi ‎insomma mi voleva dare pure il suo cuore invece che.
Giorno 15 all’alba alle ore 6 circa vedo che abiamo lasciato lo streto di Gibilterra e ci interniamo ‎nel mare Oceano – comincia il mal di mare per tutti il mare agitato noi pasegeri quasi tutti alletto ‎chi la febbre che malditesta, chi male di gesti, una giornata vero disgraziata, il mare mosso potente, ‎noi pasegeri più morte che vive mia moglie – tutti ammalati del mare, le onde di acqua che ‎sembrano montagne in menso al mare e così triste finito il giorno. Mia moglie si alza un po’ dal ‎letto apremo le valigie con i biscotti portati da casa e limoni e li trovamo tutti ammuffiti che ‎puzzavano, allora così aranci dolci e tutto buttato al mare.
Giorno 23 il mare è sereno, noi alba di giorno 26 siamo andati tutti all’aria e non si vede altro che ‎acqua e cielo e vento e neve da tirare la faccia e così si ritorna di nuovo giù con lo spasimo di tanti ‎cuore che si desiderava la vista dell’America e che ancora non si vede niente. Alle ore 21,30 minuti ‎finalmente una notte del 27 abiamo arrivati quasi alla statua e che si vede una bellezza, le navi chi ‎va chi viene una veduta mai vista.
La umozione era forte a vedere con quella neve che il freddo era tremente tutta quella genti che ‎chiamava chi un nome e chi un altro, chi piangeva chi gridava tutte quelle macchine, chi correva, ‎chi fischiava insomma una folla immensa chi non conosceva la sua famiglia e una veduta di palazi ‎che facevani impressione a guardarli, macchini, villi che pareva veramente il paradiso che noi non ‎abiamo ancora visto.‎

(da "La Spartenza" di Tommaso Bordonaro, a cura di Santo Lombino, Torino, Einaudi)

Il Medico
‎ ‎
Good see you back
How was vacation?‎
[Ben tornato
Come sono andate le vacanze?]


Il Funzionario

Great!
The weather was perfect every day.‎
[Bene!
Il tempo è stato bello ogni giorno]

‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Now I hate to bring you back to this harsh reality.‎
[Adesso mi dispiace farti tornare a questa spiacevole realtà]

Felicita

I remember:
We came in third class.
I remember:
It was all the way down in the Ocean.
Something you have to go through.
It's an ordeal.
You know, the waves, you know...‎
[Ricordo:
Viaggiammo in terza classe
Ricordo:
Tutto il viaggio sull’Oceano.
Qualcosa che devi attraversare.
È un travaglio.
Sai, le onde, sai…]


(Testimonianza di Mary Vasily, Austria, 1944)

Il Funzionario

Strange, strange, very strange.‎
[Strano, strano]

Il Medico
‎ ‎
What’s strange?‎
[Cosa è strano?]

Il Funzionario
‎ ‎
I’ve forgotten the twentieth question.‎
[Ho dimenticato la ventesima domanda]

Il Medico

I can’t remember it either.‎
[Non la ricordo nemmeno io]

Il Funzionario

There are twenty nine.‎
[Sono ventinove]

Il Medico

Only twenty nine.‎
[Solo ventinove]

Il Funzionario/Il Medico

Twenty nine simple questions.
Once more, together, from the top.‎
[Ventinove semplici domande.
Ripetiamole daccapo tutte]


Il Medico

Twenty nine.‎
[Ventinove]

Il Funzionario

Only twenty nine.‎
[Solo ventinove]

Il Funzionario/Il Medico

Twenty nine simple questions.‎
[Ventinove semplici domande]

Il Funzionario

Once more.‎
[Ancora]

Il Medico

Once more.‎
[Ancora]

Il Funzionario/Il Medico

Once more, together, from the top.‎
[Ripetiamole daccapo tutte]

Il Funzionario

Last name?‎
[Cognome?]

Il Medico

First name?‎
[Nome?]

Il Funzionario

Age?‎
[Età?]

Il Medico

Coming from? ‎
[Provenienza?]

Il Funzionario

Destination?‎
[Destinazione?]

Il Medico

Religion?‎
[Religione?]

Il Funzionario

Civil status?‎
[Stato civile?]

Il Medico

Relatives in America?‎
[Parenti in America?]

Il Funzionario

Money?‎
[Soldi?]

Il Medico

Money?‎
[Soldi?]

Il Funzionario/Il Medico

How much money do you have?‎
[Quanto denaro possiede?]

Il Medico

Acquired how?‎
[Come se l’è procurato?]

Il Funzionario
‎ ‎
Who paid your fare? ‎
[Chi ha pagato la sua traversata?]
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
Is there anybody who can vouch for you?‎
[Qualcuno può farle da garante?]
‎ ‎
Il Funzionario
‎ ‎
Profession?‎
[Mestiere?]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Work contract?‎
[Ha già un contratto di lavoro in America?]
‎ ‎
Il Funzionario
‎ ‎
Charity case?‎
[Si impegna a non vivere di elemosina?]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Charity case?‎
Si impegna a non vivere di elemosina?]
‎ ‎
Il Funzionario
‎ ‎
Anarchist?‎
[Anarchico?]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Polygamist?‎
[Poligamo?]
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
Have you ever been in prison?
Do you mean to overthrow the government by force?
Do you mean to kill the President?
Who means to kill the President of the United States of America?‎
[È mai stato in carcere?
Intende rovesciare il governo con la forza?
Intende uccidere il Presidente?
Chi intende uccidere il Presidente degli Stati Uniti di America?]


Coro

Cognome?
Nome?
Età?
Provenienza?
Destinazione?
Religione?
Stato civile?
Parenti in America?
Quanto denaro possiede?
Come se l’è procurato?
Chi ha pagato la sua traversata?
Qualcuno può farle da garante?
Mestiere?
Ha già un contratto di lavoro in America?
Si impegna a non vivere della pubblica carità?
Anarchico?
Poligamo?
È mai stato in carcere?
Intende rovesciare il governo con la forza?
Intende uccidere il Presidente?‎

Il Funzionario

Who means to kill the President of the United States of America?‎
[Chi intende uccidere il Presidente degli Stati Uniti di America?]

Appello

‎…Sani Pierina, 22, Terni, 1907.
Sani Pietro, 32, Pozzomaggiore, 1914.
Sani Raffaele, 25, Cerzeto, 1908.
Sani Rosa, 73, Messiani, 1904.
Sani Salvatore, 26, Pozzonarygorio, 1912.
Sani Silvia, 17, Ponte San Pietro, 1910.
Sani Valeriano, 35, Meriatello, 1907.
Sapagno Libera, 45, Thiele, 1905…‎

Il Funzionario
‎ ‎
Last name?
First name?
Age?‎
[Cognome?
Nome?
Età?]


Felicita

Mi chiamo Sapegno Felicita Anni ventisei.
Un viaggio lungo dieci giorni.
Forse un mese, forse due.
Mare, mare, sempre mare.
Ho perso mia madre, ho perso mio padre.
Prigioniera io di loro,
prigioniera io…
Prigionieri, liberati,
prigionieri noi….
Mi chiamo Sapegno Felicita
Anni ventisei.
Per quanto tempo ci terranno qui?
Cinque ore? Quaranta giorni?
Basteranno per imparare?
Dimenticare?
Nuova terra, nuovo sole?
Prigionieri, liberati,
prigionieri noi….
Un viaggio lungo dieci giorni.
Forse un mese, forse due.
Confusione, umidità,
tonfi di corpi gettati in mare.
Buio, confusione, umidità.
Puzza di corpi, sudore di nave.
Risse, bagagli, fame, muffa,
pane gommoso, panni stesi, vomito,
bambini, pianti, odori, urla, sangue.
Troppa violenza in questo viaggio.
Non c’era giorno, non c’era notte:
Mare, mare, sempre mare.
Stiamo adesso qui annullati.
Donne partorivano,
madri soccombevano.
Prigioniera io di loro,
prigioniera io…
Liberati, prigionieri,
prigionieri noi...‎

Voce

Si calcola che il trenta per cento dei bambini muoia durante il viaggio.
La percentuale degli adulti è più bassa, attorno al dieci, venti per cento.
Nelle stive riescono a farci entrare in certi casi fino a duemila persone.
Sul piroscafo "Matteo Bruzzo" la traversata durò novanta giorni. I morti furono centinaia.
‎18 dicembre del 1888: la "Carlo Raggio" partì da Genova con 1851 persone.
‎18 morirono di fame.
Un’altra volta, nel ’96, a bordo scoppiò un’epidemia di colera. Duecento morti.
Ma la vera strage avvenne su una nave tedesca, la "April": dei 1100 della terza classe, ne morirono ‎poco meno della metà, cinquecento.‎
‎ ‎
Emigranti

‎… Sulla nave alcune donne avevano portato dei gomitoli di lana e ne lanciavano un capo ai parenti ‎rimasti sul molo. Poi la nave partiva e il filo si allungava fino a sfuggire di mano e restare sospeso a ‎mezz’aria…‎

Appello

Martino Carmela, 20, Guaniaregia, 1910. Martino Caruna, 19, Francavilla, 1901.
Martino Costantino, 22, Rivisondoli, 1911.
Martino Cristina, 54, Casalbove, 1906…
John Martin
Martino Giovanni.
Sala Consilina, Salerno,
Italia, 28 gennaio 1852.
Trovato sulla ruota degli esposti.
Garibaldino.‎

Il Funzionario/Il Medico

They made clothes and food.
They built palaces, machines
which America enjoys today.
Immigrants came to these shores
with out a penny
political exiles
revolutionaries
young
poor.‎
[Hanno fatto vestiti e cibo.
Hanno costruito palazzi, macchine
dei quali oggi l’America gode.
Gli immigrati sono arrivati in questa terra
senza un soldo
esiliati politici
rivoluzionari
giovani
poveri.]

(Jewish Daily Forward, 1909)

Il Funzionario

Last name?
First name?
Age?
Profession?‎
[Cognome?
Nome?
Età?
Mestiere?]


John Martin

Musicista.‎

Il Funzionario

What musician?‎
[Che musicista?]

John Martin

Trombettiere.‎

Il Funzionario

America is full of buglers.‎
[L’America è piena di trombettieri]

John Martin

Voglio arruolarmi.‎

Il Funzionario

Ah, soldier?‎
[Ah, soldato?]

John Martin

Soldier!‎
[Soldato!]

Il Funzionario
‎ ‎
Welcome to America!‎
[Benvenuto in America!]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Welcome to America!‎
[Benvenuto in America!]
‎ ‎
Il Funzionario
‎ ‎
A great future.‎
[Un gran futuro]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Ahead of you.‎
[Davanti a te]
‎ ‎
Il Funzionario
‎ ‎
Happy to have you with us!‎
[Felici di averti con noi!]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Happy to have you…‎
[Felici di averti…]
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
You’ve got to hurry, hurry. Hurry!
Hurry up! Hurry up! Hurry up!‎
[Devi correre, correre. Correre!
Correre! Correre! Correre!]

‎ ‎
John Martin
‎ ‎
Correre. Devo correre.‎
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
Hurry!‎
[Correre!]
‎ ‎
John Martin
‎ ‎
Posso suonare la mia tromba?‎
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
You’ve got to hurry. Hurry!‎
[Devi correre. Correre!]
‎ ‎
‎ ‎
John Martin
‎ ‎
Posso suonare la mia tromba?‎
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
You’ve got to hurry.
Hurry up! Hurry up! Hurry up!‎
[Devi correre.
Correre! Correre! Correre!]

‎ ‎
Il Funzionario
‎ ‎
Welcome to America
[Benvenuto in America!]
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Welcome to America.‎
[Benvenuto in America!]
‎ ‎
John Martin
‎ ‎
Posso suonare la mia tromba?‎
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico
‎ ‎
Hurry up! Hurry up! Hurry up!‎
[Correre! Correre! Correre!]
‎ ‎
John Martin
‎ ‎
Correre…‎
‎ ‎
Il Funzionario/Il Medico/John Martin
‎ ‎
Welcome to America!
Hurry up!‎
[Benvenuto in America!
Correre!]

‎ ‎
Appello
‎ ‎
‎…Asimov Isaac, 1923, Russia.
Atlas Charles, 1903, Italy.
Berlin Irvin, 1893, Russia.
Capra Frank, 1903, Italy.
Goldwin Samuel, 1896, Poland.
Hope Bob, 1908, England.
Kazan Elia, 1913, Turkey.
Lugosi Bela, 1921, Hungary.
Strasberg Lee, 1909, Austria.
Valentino Rudolph, 1913, Italy…‎
‎ ‎
Alesi

Non tossire.
Non starnutire.
Non fissare nel vuoto.
Non sorridere.
Non tenere gli occhi chiusi.
Non grattarsi.
Non fissare nel vuoto.
Non mangiarsi le unghie.
Controllare il respiro.
Non tossire.
Non starnutire.
Non fissare nel vuoto.
Non sorridere.
Non tenere gli occhi chiusi.
Non grattarsi.
Non mangiarsi le unghie.
Controllare il respiro.
Non tossire.
Non starnutire.
Non fissare nel vuoto.
Non sorridere.
Non tenere gli occhi chiusi.
Non grattarsi.
Non mangiarsi le unghie.
Controllare il respiro.
Non tossire.
Non starnutire.
Non fissare nel vuoto.
Non sorridere.
Non tenere gli occhi chiusi.
Non grattarsi.
Non mangiarsi le unghie.
Controllare il respiro.‎

Il Medico

Italy, two million,
five hundred and
two thousand
three hundred and ten.‎
[Italia, duemilioni
cinquecento
duemila
trecentodieci]

Russia, one million,
eight hundred and
ninety three thousand,
five hundred and forty two.‎
[Russia, un milione
ottocento
novantatremila
cinquecentoquarantadue]

Germany, six hundredand
thirty three thousand.‎
[Germania, seicento
trentatremila]

Austro-Hungarian Empire,
one hundred and forty eight
[Impero Austro-Ungarico,
centoquarantotto]

England, five hundred
and fifty one thousand
nine hundred and four
and seventy five thousand
eight hundred and fifty two.‎
[Inghilterra, cinquecento
cinquantunomila
e novecentoquattro
e settantacinquemila
ottocentocinquantadue]

Sweden, three hundred
and forty eight thousand
and hundred and sixty nine.‎
[Svezia, trecento
quarantottomila
centosessantanove]

Ireland, five hundred
and twenty thousand
nine thirty six.‎
[Irlanda, cinquecento
ventimila
novecentotrentasei]

Russia, one million
eight hundred
and ninety three thousand
five hundred.‎
[Russia, un milione
ottocento
novantatremila
cinquecento]


Il Funzionario

Last name?
First name?
Age?‎
[Cognome?
Nome?
Età?]


Emigranti

Mi disegnarono una ics blu sulla manica del cappotto, io allora mi tolsi il cappotto. Me ne ‎disegnarono una sulla manica della giacca e fu così che rimasi in maniche di camicia.‎

Il Medico
‎ ‎
Dysentery,
cholera,
smallpox,
measles,
yellow fever,
trachoma.
The trick is to start
with everyone still in line
removing the sick
from the group
Rare disease,
cause of death,
it can blind, or wipe out.
Viral, granulose,
brought on by poverty,
filth and malnutrition.
The "buttonhook" man
will report:
Nasty, deadly,
purulent, contagious
in the patient’s eyes.
Foul trachoma,
revolting infection.
Immigrants refused!‎
[Dissenteria,
colera,
vaiolo,
morbillo,
febbre gialla,
tracoma.
Il segreto è cominciare
con i soggetti ancora in fila
staccando i malati
dal gruppo.
Malattia speciale,
causa di morte,
può accecare, o sterminare.
Virale, granuloso,
causato da miseria,
sporcizia, denutrizione.
Il medico di turno
sul referto scriverà:
Repellente, micidiale,
purulento, contagioso
negli occhi del paziente.
Tracoma repellente,
infezione schifosa,
Immigranti respinti!]

‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
Dysentery,
cholera,
smallpox,
measles,
yellow fever,
trachoma.‎
[Dissenteria,
colera,
vaiolo,
morbillo,
febbre gialla,
tracoma]

‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
It has to be quick, to be quick,
easy technique:
a small hook,
a very, very small hook,
exposes the infection.
Rare disease,
cause of death,
it can blind, or wipe out.
Viral, granulose,
brought on by poverty,
filth and malnutrition.
The "buttonhook" man
will report:
TC one, incipient
TC two, thriving
TC three, under way
TC four, Immigrants enter!‎
[Deve essere rapida, rapida,
tecnica semplice:
un piccolo uncinetto,
un uncinetto piccolo, piccolo,
rivela l’infezione.
Malattia speciale,
causa di morte,
può accecare, o sterminare.
Virale, granuloso,
causato da miseria,
sporcizia e denutrizione.
Il medico "rivolta palpebre"
sul referto scriverà:
TC uno, iniziale,
TC due, florido,
TC tre, cicatrizzazione in corso
TC quattro, Immigranti entrate!]

‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
A!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Anemy.‎
[Anemia]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
B!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Back
[Schiena]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
C!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Conjuntivitis
[Congiuntivite]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
E!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Eyes.‎
[Occhi]
‎ ‎
Emigranti

F!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Face.‎
[Faccia]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
FT!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Feet.‎
[Piedi]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
G!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Goiter
[Gozzo]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
H!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Heart.‎
[Cuore]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
H!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Hernia.‎
[Ernia]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
L!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Lameness.‎
[Zoppaggine]

Emigranti
‎ ‎
N!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Neck
[Collo]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
P!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Physical and lungs
[Fisico e polmoni]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
PG!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Pregnancy
[Gravidanza]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
S!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Senility
[Senilità]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
SC!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Scalp
[Cuoio capelluto]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
X!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Mental illness
[Malattia mentale]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
Crossed O.‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Mental disease
[Demenza]
‎ ‎
Emigranti
‎ ‎
TC!‎
‎ ‎
Il Medico
‎ ‎
Trachoma
[Tracoma]
‎ ‎
Felicita/Alesi
‎ ‎
Give me your tired,
your poor, your huddled masses
yearning to breathe free,
the wretched refuse
of your teeming shore.
Send these, the homeless,
tempest-tossed to me,
I lift my lamp
beside the golden door!‎
[Dammi i tuoi stanchi,
poveri, corpi ammassati,
ansiosi di respirare liberamente,
‎.i rifiuti disgraziati
sulle tue rive affollate.
Mandameli i senzatetto,
sballottati dalla tempesta,
Alzo la mia lampada
accanto alla porta d’oro!]


(Emma Lazarus, The New Colossus)

Voce

Ogni funzionario esamina 4.500 casi nell’arco di otto ore.
Il picco assoluto si è registrato il 17 aprile 1907: 11.747 soggetti esaminati. Anno memorabile, il ‎‎1907: un milione di soggetti.
Se il soggetto è respinto, può appellarsi alla Special Inquiry, formato da tre ispettori, interprete e ‎stenografo. Massima garanzia.
La Special Inquiry esamina 70.000 casi all’anno, ammettendone cinque su sei.‎

John Martin

Ventisei giugno 1876.
Il generale sceglie me.
Mezzogiorno, nel Montana.
Little Big Horn.
Ventisei giugno settantasei
Tornare indietro, servono rinforzi.
Mezzogiorno, nel Montana.
Little Big Horn.
Bivio della mia vita.
Battaglia persa.
Sopravvissuto.
Cavallo pazzo.
Da seppellire
soltanto corpi.
Niente medaglie o trombe.
Ventisei giugno settantasei
Little Big Horn.
Sioux, Cheyennes, Arapaho,
accampati e inermi.
Bivio della mia vita.
Battaglia persa.
Sopravvissuto.
Cavallo pazzo.
Da seppellire
soltanto corpi.
Niente medaglie o trombe.
Il cavallo corre,
ferito stramazza.
Di corsa a piedi,
trovarne un altro,
montarci su.
Cavallo e corsa,
cavallo e corsa
della mia vita.
Battaglia persa.
Sopravvissuto.
Cavallo pazzo.
Da seppellire
soltanto corpi.
Niente medaglie o trombe.
Donne, bambini, cavalli e vecchi.
Troppo tardi: tutto finito.
Duecentododici corpi
senza capelli.
Duecentododici corpi
rossi d’orgoglio,
rossi di sangue.
Rossi d’orgoglio,
rossi di sangue
della mia vita.
Battaglia persa.
Sopravvissuto.
Cavallo pazzo.
Da seppellire
soltanto corpi
Niente medaglie o trombe.
Moglie irlandese, figli italiani,
soldato in pensione, bigliettaio.
Morto a settant'anni: broncopolmonite.
Discreta sepoltura:
Niente frecce, niente trombe,
Niente eroi o medaglie.‎

Voce

La Special Inquiry esamina 70.000 casi all’anno, ammettendone 5 su sei.
In più di trent’anni ci sono stati solo tremilacinquecento morti, a Ellis Island.
In compenso, di bambini ne sono nati trecentocinquanta.
La madre si fa mettere incinta prima di partire e poi il bambino nasce in America.
Fortunati bambini.‎

Felicita

Di giorno aspettano,
di notte dormono.
Sapete chi eravate?
Sapete chi sarete?
Appesi fra due vite,
dormite.
Angels:
di giorno aspettano,
jaded Angels:
di notte dormono.
Non sapete chi eravate,
Non sapete chi sarete.
Così appesi fra due vite
siete niente o poco più.
Angels:
di giorno aspettano,
jaded Angels:
di notte dormono.
Dormite, dormite
angeli migranti.
Aspettate di passare
la Golden Door.
Sognate, sognate
angeli puzzolenti,
appesi fra due vite.
Cosa vi aspettate?
Cosa siete venuti a fare?
Dormite sognate,
fortunate creature
nate quasi americane.
Sapete chi eravate?
Sapete chi sarete?
Appesi fra due vite,
dormite, sognate.‎

Emigranti

Di giorno aspettano:
jaded Angels,
di notte dormono:
jaded Angels.
Dormite, dormite
Dormite, sognate.‎

Appello

Amelio Antonio, 0, Italy 1897.
Betta Natale, 0, Potti, 1909.
Caruso Maria Vincenza, 0, Italy, 1896.
Enea Rosalia, 0, Palermo, 1902.
Gorgone Luisa, 0, Napoli, 1921.
Livigni Concetta, 0, Marsala, 1924.
Nizzi Clorinda, 0, Fiumabvo, 1908.
Ragona Andrea, 0, Urbino, 1909.‎

‎Felicita‎

Jaded Angels,
Angels soiled and spent,
Dreaming angels.
Jaded.‎
[Angeli spossati,
Angeli sporchi e esausti,
Angeli sognanti,
Spossati]


[1° Documento]

Giornalista

Mr. Sanfilippo?‎

Francisco Sanfilippo

Gig.‎

Giornalista

Mr Sanfilippo?‎

Francisco Sanfilippo

Eh?‎

Giornalista

Would you sing for me?‎
‎[Vuole cantare per me?]‎

Francisco Sanfilippo

Luna… Stanotte cantamu.
Guarda la luna
Comu camina
Sopra le monte
Dell’Anguelina.‎

Giornalista

Do it again.‎
‎[Ancora]‎

Francisco Sanfilippo

Guarda la luna
Comu camina
Sopra le monte
Dell’Anguelina.
Guarda le stelle.‎

Giornalista

Mr. Sanfilippo?‎

Francisco Sanfilippo

Gig.
A cu dici sì
A cu dici no.
Stanotte cantamu.‎

Giornalista

Mr. Sanfilippo?‎

Francisco Sanfilippo

Eh?‎

(Intervista a Francisco Sanfilippo, 1933)

Appello

‎...Ciano M. Rosa, 11, Francavilla, 1902.
Ciano Annunziata, 21, Marolo, 1912.
Ciano Bernardo, 22, Laponara, 1910.
Ciano Concetta, 25, Carese, 1906.
Ciano Gaetano, 40, Aprigliano, 1808...‎

[2° Documento]

Corinta Ciano

Mi chiamo Corinta Nirvana Ciano.
Seconda Guerra mondiale: due dei miei fratelli servivano nella Marina Americana.
La polizia locale è venuta a casa nostra e a ciascuno di noi ha preso le impronte digitali.
Non potevo dichiarare il mio cognome.
Ho sofferto per anni perché il mio cognome è Ciano.‎

(Testimonianza di Corinta Nirvana Ciano, 2002)

[3° Documento]

My last name is Whigham. My family came from England three or four generations ago. There is a ‎town in Georgia called Whigham. I wondered how we were related to that town. I know very little ‎about my background. How do I find my roots?‎
Sto cercando la storia della mia famiglia. Credo che il nostro nome sia stato cambiato due ‎generazioni fa da Francois in Frank. Come potrei fare delle ricerche su questo nome? Devo cercare ‎sotto il nuovo o il vecchio nome? So molto poco sulle mie origini. Come faccio a trovare le mie ‎radici?‎

‎Felicita‎

Una croce sul mio nome.
Come figlia di nessuno.
Nuova donna senza storia.
Violentata, quasi uccisa
[A cross...
My name...
A cross...
New name...
A cross...
No past...
A cross...
My story...
A cross...
Cut short...
A cross...
My name...
A cross...
They changed my name.
Gone against my father’s name.
Fucked up my mother’s name.
They changed my name.
They changed your name.
Denied the songs, the smells,
the colours, the earth]

‎ ‎
Una croce...
Il mio nome...
Una croce...
Un nuovo nome...
Una croce...
Senza storia...
Una croce...
La mia storia...
Una croce...
Si è interrotta...
Una croce...
Il mio nome...
Una croce...
Mi hanno cambiato il nome.
Contro il nome di mio padre.
Fottendosene del nome di mia madre.
Hanno cambiato il mio nome.
Hanno cambiato il tuo nome.
Negando le canzoni, gli odori,
i colori, la terra.‎

Il Medico

People were paid to change their names.‎
[La gente è stata pagata per cambiare nome]

Il Funzionario

Newman, new name, integration. Will help.
New man
[Newman, nome nuovo, integrazione. Aiuterà.
Uomo nuovo]


‎***‎

ATTO SECONDO

Bordonaro

Siamo stati ospitati in una casa di un mio cognato una piccola casetta con tre stanze eravamo due ‎miei cognati marito e mogli due ragaze adatte a prendere sposo e un giovanotto che aveva fatto la ‎guerra e sette noi aggiunti.
In tre stanze dovevamo abitare 12 persone.
Per pranzare non vi era spazio per tavole e sedie per tutti e ci dovevamo arranciare alla meglio. Per ‎dormire venuta la sera chi nel sofà, chi nelle brande, un po’ nel letto, facevamo la vita quasi da ‎militare.
Questo è durato quasi 3 mesi. Io e mia moglie andavamo in giro quasi mi sono messo allavorare per ‎primo campagnolo in America al cimitero dei giurei a Lodaio, a pulire le piante piantare fiori ‎addrizzare le tompe, lavorare con la cariola sepelire qualche cadavere, scavare qualche fosso e ‎sempre queste lavori un po’ pesanti, agiutare strade insomma sempre un lavoro campestro.
Sabato e domenica lavorare in città affare scavi di fognature per acquidotte e per l’acqua da bere, in ‎corso della settimana al cimitero, 3 ore opure 4 alla fabbrica dei maccarone la perla, e non potevo ‎mai fare sufficiente per mantenere la famiglia un po’ discreta e tante volte subire delle ‎mortificazione.
I figli che mi sono nate in Italia quando le battezzavo, nel divertimento vi erano i ceci e mandorli ‎abbrustoliti, il vino puro e biscotti e salviati fatti in casa, ma questo che mi è nato in America non ha ‎avuto niente, neanche questo, solo una taza di caffè bollito ed un pachettino di biscotti anice.
Così continuando la solita vita anche da quel sottosuolo, questo carbone veniva dalla Pansabania ‎con il treno. Io ho preso lavoro a scaricare i vagone di carbone fuore all’aperto. Il lavoro era forte e ‎al freddo. Fuore la gente non tanto le andava ma io che avevo tanto bisogno ed ero ancora giovane ‎abbracciavo tutti i fatichi e il freddo, lavoravo 7 giorni la settimana, quanti ore potevo fare facevo, ‎non mi stancavo. Passati 40 ore la settimana era il straordinario, ma domenica doppia paga.
In un periodo così incominciavo a respirare un po’ mediocre.‎

(da “La Spartenza” di Tommaso Bordonaro, a cura di Santo Lombino, Torino, Einaudi)

Un’Immigrata

I remember:
We came in third class.
I remember:
it was all the way down in the Ocean.
Something you have to go through.
It's an ordeal.
You know, the waves, you know.‎
[Ricordo:
Viaggiammo in terza classe.
Ricordo:
Tutto il viaggio sull’Oceano.
Qualcosa che devi attraversare.
È un travaglio.
Sai, le onde, sai...]


Gli Immigrati

Il viaggio?
Tanto camminare, tanta acqua.
Io penso quando andare io morta.
Sapevo che persone escono,
qualcuno muore,
ma deciso lo stesso.
Polizia trovato noi rimasti,
barca rovesciata.
Tutti morti, uno solo hanno trovato.
Non era campo profughi, era carcere.
C’erano curdi, turchi persiani afgani,
pachistani, greci, tamil, cingalesi,
palestinesi, sudanesi, arabi, indiani
africani e prostitute.
C’è stanza grande per uomini,
piccola per donne.
Porta sempre chiusa.
Era notte
motoscafo partito veloce come aereo.
Quando arrivati in Italia
hanno buttato tutte le persone in mare.
Così acqua, io così caduta.
Donna caduta, ferita dietro testa,
bambina non morta,
chiamava mamma, voleva latte.
Quel giorno piangeva il cielo.
Non c’era ponte per attraversare,
però vicino era albero,
arrivava quasi altra sponda,
io prima persona ho salito,
molto era faticoso.
Aggrappato tronco mani e piedi,
visto acqua veloce.
Visto morire,
ma non sono morto.
Qualche storia che dice che Saddam
ha venduto donne a paesi arabi,
perché io ho conosciuto persone del Sudan
che mi ha detto "da noi c’è donna curda".
Donna cattiva, non ha marito.
Gli altri l’allontanavano dal gruppo,
le altre donne non gli parlavano.
Dicevano che era donna che porta sfortuna,
perché generato solo figlie femmine.
Gli era andato via il latte dal seno per la paura.
C’era una cosa,
volevo uscire
per fare cosa,
non so che cosa,
cosa cercavo.
Soffrire.
Allontanarsi dal paese fa le persone soffrire.
Vedo mio popolo come vive,
perché vivono così tutti.
Perché, perché, perché.
Non c’è la risposta.
Questo viaggio per venire Europa,
tu devi fare.
Non hai tempo per pensare pericoloso.
Io questa decisione di partire ce l’ho da quindici anni e più,
perché veramente non trovavo una vita bella,
tu ce l’hai parenti, amici, popolo tuo dove vissuto,
ma il mio problema veramente questo era:
il pensiero.‎

Voce Registrata

Sulla costa c’erano giornalisti,
televisioni e due pullman
di gente sbarcata prima di noi.
Dall’Italia sono uscito in Germania.‎

Gli Immigrati

Eravamo cinque peshmerga,
Persone che scappate da Saddam.
Hanno preso mie unghie,
anche con corrente elettrica,
voce alta hanno messo sulle orecchie,
luce molto forte messo su occhi.
Ha preso 182.000 persone.
Qualcuno dice che hanno ucciso con gas,
qualcuno dice che hanno fatto buco per terra
e hanno messo con macchine sotto terra.‎

Voce Registrata

Svegliato in un letto ospedale,
pensavo di essere in Turchia,
volevo scappare,
visto croce su porta,
capito che era paese europeo,
chiesto acqua,
persona venuta aveva pistola,
parlato inglese,
mi ha detto "passaporto" ,
io detto "io curdo, curdi non hanno
passaporto".‎

(Testimonianze di Rebwar, Mariwar, Samina e Parviz.)

Un’Immigrata

Durim ji welatê xwe
Welatêmin dure ji min
Dûri jan e.
Ez janê nasdikim
Lê belê nikarim bêjim bi bêje.
Bêje najin
Wek dar’a hezar sali
Ku min hi$t.
Bêje na herikin
Cawa diherike û davêje nav demar
ê cihan’ê de
Cemê ku min hi$t.
Bêje na hilpirin sivik
Wek xezala ku li serê cija min hist.
Bêje bêhn nadin
Wek kulilkên heri xwes li cihen’è,
kulilkên ku min hi$t.
Tenê ki gellek evindare kare hezbike.
Tenê ki gellek bêri dike kare niga$ bike.
Dûri jan e.
Ez janê nasdikim
Lê belê nikarim bêjim bi bêje.
Bêje nikarin vegotinkin
Bihist’a ku min wenda kir.‎
[Lontana dal mio paese.
Lontano il mio paese da me.
La distanza è dolore.
Io conosco il dolore
ma non posso dirlo con parole.
Le parole
non vivono come l'albero
di mille anni che ho lasciato.
Le parole non scorrono
come scorre e pulsa
nelle vene del mondo
il fiume che ho lasciato.
Le parole non saltano leggere
come la gazzella sui monti che ho lasciato.
Le parole non profumano come i fiori più belli del mondo, ‎
i fiori che ho lasciato.
Solo chi ha molto amore può amare.
Solo chi ha molta nostalgia può sognare.
La distanza è dolore.
Io conosco il dolore ma non
posso dirlo con parole.
Le parole non possono
descrivere il paradiso che ho perduto.]


(“Nostalgia”, poesia di Hevi Dilara, proprietà dell’autrice)

Voce Registrata

Nel 1921 viene introdotto il Quota Act, che prevede ingressi contingentati mensilmente. Ogni paese ‎può inviare solo un certo numero di soggetti.
Chi arriva tardi viene respinto e deve tornare in Europa con tutto il carico. Potrà riprovarci il mese ‎successivo.
Nel 1924, sotto la pressione dell’opinione pubblica, le norme cambiano ancora.
Col National Origins Act le formalità di ammissione vengono espletate direttamente in patria, ‎attraverso le ambasciate americane.
Sistema di trattamento molto più pratico e funzionale.
Ellis Island chiude.
In seguito è stato luogo di detenzione.
Italiani, tedeschi giapponesi sospettati di attività antiamericana furono segregati qui.
Per alcuni si è trattato del secondo soggiorno nell’isola.
Nel 2002 il 40 per cento della popolazione americana sarà formata da figli o nipoti di immigrati, ‎gente che è passata da Ellis Island.
‎100 milioni.
‎100 milioni di persone.‎
‎ ‎
Un’Immigrata/Un Immigrato

O-eh-lee! La-la!
Donna! Donna!
Blue is the sky of Palermo;
Blue is the little bay:
And dost thou remember the orange and fig,
The lively sun and the sea-breeze at evening?
Hey-la!
Donna! Donna! Maria!
O-eh-li! La-la!
Donna! Donna!
Grey is the sky of this land.
Grey and green is the water.
I see no trees, dost you? The wind
Is cold for the big woman there with the candle.
Hey-la!
Donna! Donna! Maria!
O-eh-li! O-la!
Donna! Donna!
I sang thee by the blue waters;
I sing thee here in the grey dawning.
Kiss, for I put down my guitar;
I’ll sing thee more songs after the landing.
Jesu, I love thee!
Donna! Donna! Maria!‎
[O-eh-lee! La-la!
Donna! Donna!
Azzurro è il cielo di Palermo;
Azzurra è la piccola baia:
E ti ricordi l’arancio e il fico,
Il sole vivace e la brezza marina la sera?
Hey-la!
Donna! Donna! Maria!
O-eh-li! La-la!
Donna! Donna!
Grigio è il cielo di questa terra.
Grigia e verde è l’acqua.
Non vedo alberi, e tu? Il vento
è freddo per quella grassa donna con la candela.
Hey-la!
Donna! Donna! Maria!
O-eh-li! O-la!
Donna! Donna!
Ho cantato per te accanto alle acque azzurre;
Io qui ti canto al grigio albeggiare.
Baciami, così poso la chitarra;
Io ti canterò altre canzoni dopo l’arrivo.
Caspita, ti amo!
Donna! Donna! Maria!]


(Sicilian Emigrant’s Song, poesia di William Carlos Williams, New York, New Directions ‎Publishing Corp.,© 1938)

Coro

Cognome?
Nome?
Età?
Provenienza?
Destinazione?
Religione?
Stato civile?
Mestiere?
Quanto denaro possiede?
Come se l’è procurato?
Chi ha pagato la sua traversata?
È affetto da malattia contagiosa, da disturbi fisici o mentali?
Fa abuso di stupefacenti o è tossicomane?
È mai stato arrestato o condannato per avere commesso un’azione depravata od una violazione ‎relativa ad una sostanza controllata?
Sì.
No.
Dove?
Quando?
Intende svolgere attività criminali o immorali?
Ha mai svolto o svolge attività di spionaggio o sabotaggio?
Ha mai svolto o svolge attività attività terroristiche; genocidio?
Fra il ’33 e il ’45 ha preso parte alle persecuzioni associate alla Germania nazista o ai suoi alleati?
Sì.
No.
Dove?
Quando?
È mai stato arrestato o condannato?
È mai stato espulso o deportato?‎

FINE

Contributed by Dead End - 2012/8/8 - 11:04


John Martin - come si evince dal testo dell'opera - altri non fu che Giovanni Martino o Martini, un giovane garibaldino (forse ligure o forse campano) che emigrò negli USA, si arruolò nell'esercito e finì a combattere nelle guerre indiane. John Martin divenne celebre perchè fu l'unico sopravvissuto del 7° reggimento cavalleggeri di Custer, annientato dai nativi nella battaglia di Little Big Horn del 1876...

Dead End - 2012/8/8 - 11:42




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