Évariste: La chasse au boson intermédiaire
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGLingua: Francese
Dans une usine
De computers
Pleine de machines
À avoir peur
Un quarteron d'octogénaires
Chasse le boson
Intermédiaire
Haaaahhaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaaaaaa
Mais où sont donc passés
Pierre, Paul, Jacques et Léon
Le petit quarteron d'octogénaires ?
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson intermédiaire
J'ai une idée
Dit le premier
Ben dis-la donc
Dit le second
Et bien voilà
Vous prenez trois
Ajoutez treize
Et ça fait seize
Waaaahhaaaahhaaaa
Wahahaahahaaaa
Réponse mauvaise
Dit le computer
Faut pas prendre treize
Ça porte malheur
Dans soixante-neuf
Il y a un neuf
Les nombres entiers
C'est pas le pied
Haaaahhaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaaaaaa
Mais où sont donc passés
Tante Anna, Paul, Léon
Henri IV et Louison
Et Dagobert
Héhé
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson intermédiaire
Dans un sapeur (sa, sa)
Il y a peur (peur, peur)
Dans une patrouille (pa, pas)
Il y a trouille (trouille, trouille)
Dans une bataille (ba, ba)
Il y a aïe (aïe, aïe)
Et dans Hitchcock (hit, hit)
Il y a un coq (coq, coq)
Hahahahaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaaaaaa
Mais qu'est-ce qu'Hitchcock
Vient foutre là-dedans ?
Dirent les vieux schnock
En se bidonnant
Ben ses ch'veux sont
Imaginaire
Comme le boson
Intermédiaire
Hahahahaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaahaaaa
Mais où sont donc passés
Pierre, Paul, Jacques et Léon
Le petit quarteron octogénaire ?
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson intermédiaire
Mais où sont donc passés
Pierre, Paul, Jacques et Léon
Et les petits bisons octogénaires ?
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson patibulaire
Mais où sont donc passés
Antoine et Jacques Dutronc
Le président Rosko et Louis-Hubert ?…
De computers
Pleine de machines
À avoir peur
Un quarteron d'octogénaires
Chasse le boson
Intermédiaire
Haaaahhaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaaaaaa
Mais où sont donc passés
Pierre, Paul, Jacques et Léon
Le petit quarteron d'octogénaires ?
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson intermédiaire
J'ai une idée
Dit le premier
Ben dis-la donc
Dit le second
Et bien voilà
Vous prenez trois
Ajoutez treize
Et ça fait seize
Waaaahhaaaahhaaaa
Wahahaahahaaaa
Réponse mauvaise
Dit le computer
Faut pas prendre treize
Ça porte malheur
Dans soixante-neuf
Il y a un neuf
Les nombres entiers
C'est pas le pied
Haaaahhaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaaaaaa
Mais où sont donc passés
Tante Anna, Paul, Léon
Henri IV et Louison
Et Dagobert
Héhé
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson intermédiaire
Dans un sapeur (sa, sa)
Il y a peur (peur, peur)
Dans une patrouille (pa, pas)
Il y a trouille (trouille, trouille)
Dans une bataille (ba, ba)
Il y a aïe (aïe, aïe)
Et dans Hitchcock (hit, hit)
Il y a un coq (coq, coq)
Hahahahaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaaaaaa
Mais qu'est-ce qu'Hitchcock
Vient foutre là-dedans ?
Dirent les vieux schnock
En se bidonnant
Ben ses ch'veux sont
Imaginaire
Comme le boson
Intermédiaire
Hahahahaaaaaaahhaaaa
Hahahaahahaaaaaaaaahaaaa
Mais où sont donc passés
Pierre, Paul, Jacques et Léon
Le petit quarteron octogénaire ?
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson intermédiaire
Mais où sont donc passés
Pierre, Paul, Jacques et Léon
Et les petits bisons octogénaires ?
Ben ils sont tous partis
À la chasse au boson
À la chasse au boson patibulaire
Mais où sont donc passés
Antoine et Jacques Dutronc
Le président Rosko et Louis-Hubert ?…
inviata da Bartleby - 15/5/2012 - 16:00
Ringraziando per questa bellissima dedica (c'è modo di ascoltarla?) ti lascio una mia foto (virtualmente autografata) mentre sono al "lavoro" all'interno di CMS (durante la costruzione) dove, coerentemente con il ruolo di webmaster di questo sito, indosso una maglietta del gruppo Suisse sans armée (il cui livello di utopia è probabilmente pari a quello di un ipotetico gruppo "Italia senza giuoco del calcio") che recita "L'armée, ça tue, ça pollue et ça rend con".
Lorenzo - 15/5/2012 - 16:43
Ecco qua, Lorenzo... (ma voi che avete a che fare coi bosoni siete tutti matti come Évariste?)
Bartleby - 15/5/2012 - 17:26
Purtroppo no, c'è anche della gente noiosamente normale. Comunque si sente che la canzone e' degli anni '60. Le varie specie di boson intermédiaire (Vector Boson) sono state scoperte tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, a DESY e al CERN.
Lorenzo - 15/5/2012 - 17:29
L'ho ascoltata. In effetti è completamente folle. In tempi più recenti i Gogol Bordello hanno scritto un'altra canzone ugualmente folle dedicata alla fisica delle particelle...
SUPERTHEORY OF SUPEREVERYTHING
First time I had read the Bible
It had stroke me as unwitty
I think it may started rumor
That the Lord ain't got no humor
Put me inside SSC
Let's test superstring theory
Oh yoi yoi accelerate the protons
stir it twice and then just add me, 'cause
I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
From the maelstrom of the knowledge
Into the labyrinth of doubt
Frozed underground ocean
melting - nuking on my mind
Yes give me Everything Theory
Without Nazi uniformity
My brothers are protons
My sisters are neurons
Stir it twice, it's instant family!
I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
My brothers are protons
My sisters are neurons
Stir it twice dlja prekrastnih dam...
Do you have sex maniacs
Or schizophrenics
Or astrophysicists in your family
Was my grandma anti anti
Was my grandpa bounty bounty
Hek-o-hek-o-hej-o
They ask me in embassy!
'Cause I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
And my grandma she was anti!
And my grandpa he was bounty!
And stir it twice
And then just add me!
Partypartypartypartypartyparty
now afterparty...
SUPERTHEORY OF SUPEREVERYTHING
First time I had read the Bible
It had stroke me as unwitty
I think it may started rumor
That the Lord ain't got no humor
Put me inside SSC
Let's test superstring theory
Oh yoi yoi accelerate the protons
stir it twice and then just add me, 'cause
I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
From the maelstrom of the knowledge
Into the labyrinth of doubt
Frozed underground ocean
melting - nuking on my mind
Yes give me Everything Theory
Without Nazi uniformity
My brothers are protons
My sisters are neurons
Stir it twice, it's instant family!
I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
My brothers are protons
My sisters are neurons
Stir it twice dlja prekrastnih dam...
Do you have sex maniacs
Or schizophrenics
Or astrophysicists in your family
Was my grandma anti anti
Was my grandpa bounty bounty
Hek-o-hek-o-hej-o
They ask me in embassy!
'Cause I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
And my grandma she was anti!
And my grandpa he was bounty!
And stir it twice
And then just add me!
Partypartypartypartypartyparty
now afterparty...
Lorenzo - 15/5/2012 - 22:13
E bravo Lorenzo! Già, ma adesso cosa capita? 'Sto bosone può aiutarci in qualche modo a risolvere i problemi che ci affliggono?
Un'altra domanda: a giudicare dalle sedie in prima fila, riservate e rigorosamente vuote, non è che dei bosoni gliene frega una sega ai capoccioni?
Un'altra domanda: a giudicare dalle sedie in prima fila, riservate e rigorosamente vuote, non è che dei bosoni gliene frega una sega ai capoccioni?
Dead End - 4/7/2012 - 12:02
penso che quelli che stavano sulle sedie fossero poi in piedi a parlare. Ti dico solo che l'ULTIMO che è entrato nell'auditorium è arrivato alle 5 e 30 stamattina...
Naturalmente il bosone non ci aiuterà per niente, non sono cose che si fanno per fini pratici, ma per fortuna non c'entra neanche la sicurezza nazionale.
Naturalmente il bosone non ci aiuterà per niente, non sono cose che si fanno per fini pratici, ma per fortuna non c'entra neanche la sicurezza nazionale.
Lorenzo - 4/7/2012 - 12:06
Io non sto a parlare dell' "utilità" o meno, forse dovremmo (ri)cominciare a slegarci da questo concetto. Dico soltanto che è uno di quei momenti in cui scienza e poesia vanno decisamente a braccetto. Però se vi riuscisse una buona volta andare avanti con quel teletrasporto...mi basterebbe un Piacenza-Firenze, non chiedo tanto... :-PP
Riccardo Venturi - 4/7/2012 - 15:03
Non per stroncare gli entusiasmi (compreso quello di Riccardo per l'ormai prossimo teletrasporto), ma mentre Ferroni del CERN diceva "Italiani in vetta nella scienza, la ricerca è il motore dello sviluppo industriale", quaggiù il Monti (che sia maledetto) annunciava altri 200 milioni in meno all'Università per il 2013..
E poi 30.000 posti letto in meno negli ospedali, e 3 miliardi in meno al Fondo sanitario nazionale e così via, fino al taglio del 50% (da 20 a 10 milioni) del fondo per il risarcimento alle vittime dell'uranio impoverito.
E, naturalmente, non un parola sulla vergogna dell'acquisto - confermato - dei cacciabombardieri F35, una "spesuccia" da 15/20 miliardi senza contare quella per la successiva manutenzione dei velivoli ...
Che schifo!
Ma non c'è un bosone vagante che lo colpisca in mezzo agli occhi o che riesca a teletrasportarlo in un'altra galassia?
E poi 30.000 posti letto in meno negli ospedali, e 3 miliardi in meno al Fondo sanitario nazionale e così via, fino al taglio del 50% (da 20 a 10 milioni) del fondo per il risarcimento alle vittime dell'uranio impoverito.
E, naturalmente, non un parola sulla vergogna dell'acquisto - confermato - dei cacciabombardieri F35, una "spesuccia" da 15/20 miliardi senza contare quella per la successiva manutenzione dei velivoli ...
Che schifo!
Ma non c'è un bosone vagante che lo colpisca in mezzo agli occhi o che riesca a teletrasportarlo in un'altra galassia?
Dead End - 4/7/2012 - 15:59
Eh lo so. Qui un bosone largo come il traforo del Fréjus ce lo stanno facendo quei signori...
Riccardo Venturi - 4/7/2012 - 16:59
Visto che la parola "bosone" sembra in qualche modo eccitante e induce a scorribande nei territori gelm-dem (gelmini demenziali), mi ci metto anch'io. Forse i Toscani hanno del tutto scordato di avere avuto un Bosone, fratello del re d'Italia Ugo di Arles, come margravio loro, nel X secolo, quando la dissoluzione dell'impero carolingio costrinse i vari duchi franchi a rigiocarsi tutte le carte, comprese quelle della città di Roma e del regno d'Italia: argomento sul quale cadono stecchiti non solo tutti gli studenti senza eccezione alcuna, ma anche molti stimati professori di storia. Che relazione abbiano i Bosoni di Provenza con quello di Higgs, è però cosa ancora da appurare. Insistendo nel gelm-dem, ricordo vagamente che quando per volere di Napoleone fu aperta la strada del Sempione, ci furono dei Lombardi che attribuirono a quell'opera la colpa di un certo raffreddamento del clima padano, come se l'apertura del passo avesse facilitato il transito delle correnti fredde dal nord al sud delle Alpi. Quegli stolti parlavano con eccessivo anticipo, perché un effetto del genere non poteva derivare dall'apertura di una semplice strada; mentre avrebbero potuto aspettare qualche decennio e incolpare il traforo (bosone, secondo l'interpretazione della Gelmini) che fu scavato in seguito, e lo spiffero che se ne produsse. Cosa ci porterà il nuovo bosone è cosa che va ad aggiungersi alle ormai troppe ansie del nostro tempo: sinceramente, se ne poteva fare a meno.
Gian Piero Testa - 5/7/2012 - 08:40
Beh, però è bello che il nome Bosone impartito alla sfuggente particella (da non confondersi col "busone" cui alludeva Riccardo, o coi "Bosoni di Provenza" di GPT, o col "vitello busone dai piedi di balsa" di Elio e Le Storie Tese) sia una sorta di parziale risarcimento ad un misconosciuto fisico indiano, Satyendranath Bose, che negli anni 20 fu sbeffeggiato da tutti gli scienziati europei dell'epoca per la sua teoria statistica quantistica delle particelle elementari. Ma quando Albert Einstein in persona gli diede ragione tutti dovettero ricredersi... Tuttavia ciò non valse comunque all'indiano alcuna scusa e tanto meno alcun riconoscimento internazionale...
Questa storia meriterebbe forse una riflessione sul tema dei trascorsi razzisti della comunità scientifica europea e mondiale...
Questa storia meriterebbe forse una riflessione sul tema dei trascorsi razzisti della comunità scientifica europea e mondiale...
Dead End - 5/7/2012 - 10:03
Aggiungo per completezza al mio penultimo commento - quello a proposito della "ricerca motore dello sviluppo" - che i 200 milioni che in virtù della spending review saranno prossimamente sottratti all'Università pubblica, sono stati semplicemente girati alle scuole private... Quello schifoso di Monti e i suoi sgherri banchieri non si sono nemmeno vergognati di stabilirlo nello stesso provvedimento.
VERGOGNA!
VERGOGNA!
Dead End - 5/7/2012 - 13:06
A voler essere più precisi, e avendo voglia di leggersi il testo del provveddimento sulla "razionalizzazione della spesa pubblica", allora le cose stanno così: "il fondo per il finanziamento ordinario delle università, è ridotto di 24 milioni di euro per l'anno 2012, di 107 milioni di euro per l'anno 2013, di 224 milioni di euro per l'anno 2014, di 318 milioni di euro per l'anno 2015 e di 353 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016"
Per quanto riguarda le scuole paritarie si dice che "è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per l'anno 2013" ed il riferimento è alla legge finanziaria 2007 (legge 296/2006) che già prevedeva un incremento annuale complessivo del fondo pari a "100 milioni di euro, da destinare prioritariamente alle scuole dell'infanzia"... Quindi, bisognerebbe capire se i 200 milioni si riferiscono ad un ulteriore incremento di quel fondo (che in base alla finanziaria 2011 dvrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni) o alla sua capienza complessiva per il 2013...
Al momento posso solo dire che l'ambiguità con cui è formulata la norma non lascia ben sperare, cioè credo che si tratti proprio di una sorta di storno di fondi dall'istruzione pubblica a quella privata che - vorrei ricordare - può esistere ma "senza oneri per lo Stato", così come recita l'art. 33 della nostra Costituzione.
Per quanto riguarda le scuole paritarie si dice che "è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per l'anno 2013" ed il riferimento è alla legge finanziaria 2007 (legge 296/2006) che già prevedeva un incremento annuale complessivo del fondo pari a "100 milioni di euro, da destinare prioritariamente alle scuole dell'infanzia"... Quindi, bisognerebbe capire se i 200 milioni si riferiscono ad un ulteriore incremento di quel fondo (che in base alla finanziaria 2011 dvrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni) o alla sua capienza complessiva per il 2013...
Al momento posso solo dire che l'ambiguità con cui è formulata la norma non lascia ben sperare, cioè credo che si tratti proprio di una sorta di storno di fondi dall'istruzione pubblica a quella privata che - vorrei ricordare - può esistere ma "senza oneri per lo Stato", così come recita l'art. 33 della nostra Costituzione.
Dead End - 5/7/2012 - 14:18
Comme disait Voltaire : "La caque sent toujours le hareng".
Juste un éclairage sur le fond de la manoeuvre...
Toujours cette guerre que les riches et les puissants mènent pour privatiser tout ce qui est public, c'est-à-dire ce qui appartient à tous...
"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
(...) questa è la ricetta. L'operazione si fa in tre modi: (1) ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. (2) Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. (3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico !..."
Piero Calamandrei - Discorso a difesa della scuola nazionale, nel corso del III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (1950)
Et c'est pareil en Belgique, par exemple...
Juste un éclairage sur le fond de la manoeuvre...
Toujours cette guerre que les riches et les puissants mènent pour privatiser tout ce qui est public, c'est-à-dire ce qui appartient à tous...
"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
(...) questa è la ricetta. L'operazione si fa in tre modi: (1) ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. (2) Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. (3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico !..."
Piero Calamandrei - Discorso a difesa della scuola nazionale, nel corso del III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (1950)
Et c'est pareil en Belgique, par exemple...
Marco Valdo M.I. - 5/7/2012 - 15:21
Mi sembra che in questo nefasto governo Monti le università private, come la Bocconi e la Cattolica, siano grandiosamente rappresentate: vorrà dire qualcosa?
Un grazie a Dead End per aver tratto dalle tenebre il fisico indiano Bose e un poco illuminato la mia vergognosa ignoranza.
E grazie a Marco Valdo M.I. per la citazione più che opportuna di Calamandrei.
Un grazie a Dead End per aver tratto dalle tenebre il fisico indiano Bose e un poco illuminato la mia vergognosa ignoranza.
E grazie a Marco Valdo M.I. per la citazione più che opportuna di Calamandrei.
Gian Piero Testa - 5/7/2012 - 17:45
Comme la situation est du même genre en Belgique - pays où la langue française est d'usage courant, malgré ce que certains essayent de faire croire... Notamment en raison du poids politique énorme de la Flandre catholique :
Alles voor Vlanderen - Vlanderen voor Kristus ou A.V.V. - V.V.K. le tout formant le sigle suivant :
V
AVV
K
une sorte de croix de ralliement.
Donc, comme la situation est semblable en Belgique, où un pacte scolaire (sorte d'Accords de Latran sur la question de l'école) donne le plus grand poids et finance l'enseignement confessionnel, j'ai pris la peine de traduire la citation de Piero Calamandrei...
Il est évident que ce que décrit Calamandrei est - mutatis mutandis, aux adaptations de temps et de lieux près - toujours d'application en ce qui concerne la Belgique.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I.
Alles voor Vlanderen - Vlanderen voor Kristus ou A.V.V. - V.V.K. le tout formant le sigle suivant :
V
AVV
K
une sorte de croix de ralliement.
Donc, comme la situation est semblable en Belgique, où un pacte scolaire (sorte d'Accords de Latran sur la question de l'école) donne le plus grand poids et finance l'enseignement confessionnel, j'ai pris la peine de traduire la citation de Piero Calamandrei...
"Défense de l'école publique.
Faisons l'hypothèse, ainsi abstraitement, qu'il y ait un parti au pouvoir, un parti dominant qui cependant veut respecter formellement la Constitution, il ne veut pas la violer dans sa substance. Il ne veut pas faire la marche sur Rome et transformer la Chambre en logement pour les bandes ; mais il veut fonder, sans qu'il y paraisse, une dictature masquée. Alors, que faire pour s'emparer des écoles et pour transformer les écoles d'État en écoles confessionnelles ? On s'aperçoit que les écoles d'État ont le défaut d'être impartiales. Il y a une certaine résistance; dans ces écoles, il y en a toujours ; même sous le fascisme, il y en a eu. Alors, le parti dominant suit une autre voie (c'est une hypothèse théorique, entendons-nous bien).
Il commence à négliger les écoles publiques, à les discréditer, à les appauvrir. Il laisse entendre qu'elles s'affaiblissent et il commence à favoriser les écoles privées. Pas toutes les écoles privées. Seulement, les écoles de son camp, les écoles confessionnelles. Et alors toutes les attentions commencent à aller à ces écoles privées. Argent et privilèges. On va jusqu'à conseiller aux jeunes à aller dans ces écoles, parce qu'au fond, elles sont meilleures , disent-ils, que celles de l'État. Et ils offrent des primes, comme je vous le dirai tout à l'heure, ou se proposent de donner des primes aux citoyens disposés à envoyer leurs enfants aux écoles privées plutôt qu'aux écoles publiques. À "ces" écoles privées. Les examens sont plus faciles, on étudie moins et on réussit mieux. L'école privée devient ainsi une école privilégiée. Le parti dominant, en ne pouvant pas transformer les écoles de l'État ouvertement en écoles confessionnelles, il met à mal les écoles de l'État pour donner la prédominance à ses écoles privées.
(...) Voici la recette. L'opération se fait de trois manières:
1) je vous l'ai déjà dit: ruiner les écoles de l'État. Faire qu'elles aillent de plus en plus mal. Appauvrir leurs budgets. Ignorer leurs besoins.
2) atténuer la surveillance et le contrôle sur les écoles privées. Ne pas en contrôler le sérieux. Laisser y enseigner des professeurs qui n'ont pas les titres requis pour enseigner. Faire que les examens soient des plaisanteries.
3) donner aux écoles privées l'argent public. Tel est le point. Donner aux écoles privées l'argent public !..."
Piero Calamandrei - Discorso a difesa della scuola nazionale, nel corso del III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale – 1950
Piero calamandrei - Discours en défense de l’école nationale, Troisième Congrès de l'Association pour la défense de l'école nationale - 1950.
Faisons l'hypothèse, ainsi abstraitement, qu'il y ait un parti au pouvoir, un parti dominant qui cependant veut respecter formellement la Constitution, il ne veut pas la violer dans sa substance. Il ne veut pas faire la marche sur Rome et transformer la Chambre en logement pour les bandes ; mais il veut fonder, sans qu'il y paraisse, une dictature masquée. Alors, que faire pour s'emparer des écoles et pour transformer les écoles d'État en écoles confessionnelles ? On s'aperçoit que les écoles d'État ont le défaut d'être impartiales. Il y a une certaine résistance; dans ces écoles, il y en a toujours ; même sous le fascisme, il y en a eu. Alors, le parti dominant suit une autre voie (c'est une hypothèse théorique, entendons-nous bien).
Il commence à négliger les écoles publiques, à les discréditer, à les appauvrir. Il laisse entendre qu'elles s'affaiblissent et il commence à favoriser les écoles privées. Pas toutes les écoles privées. Seulement, les écoles de son camp, les écoles confessionnelles. Et alors toutes les attentions commencent à aller à ces écoles privées. Argent et privilèges. On va jusqu'à conseiller aux jeunes à aller dans ces écoles, parce qu'au fond, elles sont meilleures , disent-ils, que celles de l'État. Et ils offrent des primes, comme je vous le dirai tout à l'heure, ou se proposent de donner des primes aux citoyens disposés à envoyer leurs enfants aux écoles privées plutôt qu'aux écoles publiques. À "ces" écoles privées. Les examens sont plus faciles, on étudie moins et on réussit mieux. L'école privée devient ainsi une école privilégiée. Le parti dominant, en ne pouvant pas transformer les écoles de l'État ouvertement en écoles confessionnelles, il met à mal les écoles de l'État pour donner la prédominance à ses écoles privées.
(...) Voici la recette. L'opération se fait de trois manières:
1) je vous l'ai déjà dit: ruiner les écoles de l'État. Faire qu'elles aillent de plus en plus mal. Appauvrir leurs budgets. Ignorer leurs besoins.
2) atténuer la surveillance et le contrôle sur les écoles privées. Ne pas en contrôler le sérieux. Laisser y enseigner des professeurs qui n'ont pas les titres requis pour enseigner. Faire que les examens soient des plaisanteries.
3) donner aux écoles privées l'argent public. Tel est le point. Donner aux écoles privées l'argent public !..."
Piero Calamandrei - Discorso a difesa della scuola nazionale, nel corso del III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale – 1950
Piero calamandrei - Discours en défense de l’école nationale, Troisième Congrès de l'Association pour la défense de l'école nationale - 1950.
Il est évident que ce que décrit Calamandrei est - mutatis mutandis, aux adaptations de temps et de lieux près - toujours d'application en ce qui concerne la Belgique.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. - 5/7/2012 - 21:28
Pare che per il momento Monti abbia fatto marcia indietro: nell'ultima stesura del provvedimento sulla spending review sembrerebbero spariti i 200 milioni alla scuola privata...
Dead End - 6/7/2012 - 13:44
Mi correggo.
Sono stato indotto in errore da quanto erroneamente riportato da Repubblica che scriveva "Saltano i fondi per scuole non statali"... Bravi, una (dis)informazione davvero accurata!
Anche solo nel testo della conferenza stampa di Monti è scritto chiaro e tondo che nel 2013 verranno tolti 200 milioni all'Università pubblica per darli alle scuole non statali:
"Vengono stanziati 200 milioni alle scuole non statali. La somma è leggermente inferiore a quella stanziata negli scorsi anni e rientra nella dotazione che il Miur assegna tutti gli anni alle scuole paritarie. Vengono poi stanziati 10 milioni per le università non statali. Questa cifra è inferiore a quella assegnata negli scorsi anni agli atenei privati, pari a 20 milioni. Si destinano 90 milioni in più per il diritto allo studio. In questo modo si riporta lo stanziamento al valore storico. Infine, si destinano 103 milioni per la gratuita dei libri di testo nella scuola secondaria di primo grado ( per le primarie i libri di testo sono assicurati gratuitamente dai Comuni). In questo caso lo stanziamento rimane invariato rispetto a quello degli scorsi anni."
"Il fondo per il finanziamento ordinario delle università di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 24 dicembre 1993, n.537, è ridotto di 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013."
Quindi, semplicemente, hanno tagliato e regalato ma limitandosi ai tagli e alle prebende direttamente gestibili prima della prossima tornata elettorale...
Sono stato indotto in errore da quanto erroneamente riportato da Repubblica che scriveva "Saltano i fondi per scuole non statali"... Bravi, una (dis)informazione davvero accurata!
Anche solo nel testo della conferenza stampa di Monti è scritto chiaro e tondo che nel 2013 verranno tolti 200 milioni all'Università pubblica per darli alle scuole non statali:
"Vengono stanziati 200 milioni alle scuole non statali. La somma è leggermente inferiore a quella stanziata negli scorsi anni e rientra nella dotazione che il Miur assegna tutti gli anni alle scuole paritarie. Vengono poi stanziati 10 milioni per le università non statali. Questa cifra è inferiore a quella assegnata negli scorsi anni agli atenei privati, pari a 20 milioni. Si destinano 90 milioni in più per il diritto allo studio. In questo modo si riporta lo stanziamento al valore storico. Infine, si destinano 103 milioni per la gratuita dei libri di testo nella scuola secondaria di primo grado ( per le primarie i libri di testo sono assicurati gratuitamente dai Comuni). In questo caso lo stanziamento rimane invariato rispetto a quello degli scorsi anni."
"Il fondo per il finanziamento ordinario delle università di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 24 dicembre 1993, n.537, è ridotto di 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013."
Quindi, semplicemente, hanno tagliato e regalato ma limitandosi ai tagli e alle prebende direttamente gestibili prima della prossima tornata elettorale...
Dead End - 6/7/2012 - 14:08
Oh, là, era ora! Adesso però come fate a riprenderlo quel maledetto bosone, che gli avete dato due anni di vantaggio?
B.B. - 3/6/2015 - 11:48
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di Évariste
Non c’entra una cippa con le CCG ma non posso trattenermi dal contribuire questa canzone per dedicarla la nostro Lorenzo, che non avrà il Fisico ma è sempre In forma(tico) e di bosoni s’intende sicuramente (visto che la battuta me la sono rivenduta prima io di te?!?)