Quando il grano maturò
Tutta Italia si levò
L’Italia dai monti ai piani
Piena di partigiani ohè
Ehi ehi compagno attento
Questo è il tuo momento ohè.
Il tuo sole di lassù
Lo portasti anche quaggiù
Ehi ehi ehi compagno attento
Questo è il tuo momento ohè
Ehi ehi avanti partigiano
E’ un pugno la tua mano ohè.
Tutta Italia si levò
L’Italia dai monti ai piani
Piena di partigiani ohè
Ehi ehi compagno attento
Questo è il tuo momento ohè.
Il tuo sole di lassù
Lo portasti anche quaggiù
Ehi ehi ehi compagno attento
Questo è il tuo momento ohè
Ehi ehi avanti partigiano
E’ un pugno la tua mano ohè.
inviata da CCG/AWS Staff - 25/4/2012 - 10:10
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Questo singolare canto nacque nei giorni caldi della lotta armata, quando i partigiani entrarono in Milano.
Si basa su una melodia albanese intonata dal pittore Kodra, in un bar del quartiere di Brera. Su questa melodia venne improvvisato il testo dai vari poeti, artisti e intellettuali presenti.
Fa parte della colonna sonora del film "Il sole sorge ancora" (1947) di Aldo Vergano. (Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985)
[1945]
Testo trovato su Cantilotta
Canzone nata nella primavera del 1945, nelle settimane che precedettero la liberazione di Milano.
Il testo fu composto da alcuni artisti ed intellettuali milanesi – tra di loro Bruno Cassinari (1912-1992, pittore e scultore espressionista), Ennio Morlotti (1910-1992, pittore), Mario De Micheli (1914-2004, scrittore e critico d’arte) – riunitisi in un bar di Brera, sulla melodia di una canzone albanese intonata dal pittore Ibrahim Shaban Likmetaj Kodra (1918-2006), nato a Tirana ma trasferitosi a Milano molto giovane per studiare all’Accademia di Belle Arti di Brera.
La canzone fu inserita nella colonna sonora di uno dei primi film sulla Resistenza, “Il sole sorge ancora” diretto nel 1946 da Aldo Vergano (1861-1957), scritto da Guido Aristarco (1918-1996, critico e sceneggiatore cinematografico), Carlo Lizzani (1922-2013, il grande regista che recentemente si è tolto la vita, come l’amico Mario Monicelli) e Giuseppe De Santis (1917-1997, uno dei padri del Neorealismo italiano).
“Prodotto dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, il film prende le mosse all’indomani dell’8 settembre. Le vite di chi sceglierà la lotta clandestina contro il nazifascismo e le vicende di coloro che si adegueranno ben presto a una situazione storica mutata per salvaguardare i propri interessi, sono raccontate coi metodi impietosi dell’indagine storico-sociale. Soggetto magistrale di Carlo Lizzani.” (Fondazione Cineteca Italiana)