Mio padre si lamenta da una vita:
“Avevo un’occasione e l’ho perduta”
mi dice “dai beato te,
prendevano anche me
è stata colpa mia
non dovevo aprire
la macelleria”
Io qui ci son finito per amore
ma ora che son solo e mi ha lasciato
navi di banane, tonno surgelato
ma meno male
almeno son finiti
i sacchi da un quintale
In stiva c’è poco da scherzare
qualcuno si affaccia al boccaporto
E Lucio è morto
schiacciato come un gatto, Lucio è morto
le navi son balene poco allegre
che si arenano nel porto...
Così la vita più non ci appartiene
rapita qui nel ventre delle navi
miniere e mostri sacri
tra sole, neve e pioggia
e intanto lavoriamo
ma come fan gli schiavi
no non ci lamentiamo
Sospeso in questa vita da precario
contento di portar la pelle a casa
è questo il mio salario
non scherzo sono serio
la vita appesa al filo di una gru
l’amianto in stiva spunta e fa cu cu, cu cu,
cu cu
In stiva c’è poco da scherzare
qualcosa si affaccia al boccaporto
E Lucio è morto
schiacciato come un gatto, Lucio è morto
le navi son balene poco allegre
che si arenano nel porto...
ma ancora non ci credo
che sei morto
schiacciato come un gatto tu sei morto
le navi son balene poco allegre
che si arenano nel porto...
Basta!
Ora basta con le morti bianche!
Troppe queste vite sparse
spese a tavolino come fiche al gioco delle
carte...
Caro il mio ministro pulito e incravattato
lo sai cosa vuol dire essere sporco e sudato?
Lo sai cosa vuol dire lavorare e aver paura
e poi le gambe si fan molli come segatura?
Ma Lucio è morto
schiacciato come un gatto Lucio è morto
ricordo che diceva:
le navi son balene poco allegre e ho un po’
paura qui nel porto...
“Avevo un’occasione e l’ho perduta”
mi dice “dai beato te,
prendevano anche me
è stata colpa mia
non dovevo aprire
la macelleria”
Io qui ci son finito per amore
ma ora che son solo e mi ha lasciato
navi di banane, tonno surgelato
ma meno male
almeno son finiti
i sacchi da un quintale
In stiva c’è poco da scherzare
qualcuno si affaccia al boccaporto
E Lucio è morto
schiacciato come un gatto, Lucio è morto
le navi son balene poco allegre
che si arenano nel porto...
Così la vita più non ci appartiene
rapita qui nel ventre delle navi
miniere e mostri sacri
tra sole, neve e pioggia
e intanto lavoriamo
ma come fan gli schiavi
no non ci lamentiamo
Sospeso in questa vita da precario
contento di portar la pelle a casa
è questo il mio salario
non scherzo sono serio
la vita appesa al filo di una gru
l’amianto in stiva spunta e fa cu cu, cu cu,
cu cu
In stiva c’è poco da scherzare
qualcosa si affaccia al boccaporto
E Lucio è morto
schiacciato come un gatto, Lucio è morto
le navi son balene poco allegre
che si arenano nel porto...
ma ancora non ci credo
che sei morto
schiacciato come un gatto tu sei morto
le navi son balene poco allegre
che si arenano nel porto...
Basta!
Ora basta con le morti bianche!
Troppe queste vite sparse
spese a tavolino come fiche al gioco delle
carte...
Caro il mio ministro pulito e incravattato
lo sai cosa vuol dire essere sporco e sudato?
Lo sai cosa vuol dire lavorare e aver paura
e poi le gambe si fan molli come segatura?
Ma Lucio è morto
schiacciato come un gatto Lucio è morto
ricordo che diceva:
le navi son balene poco allegre e ho un po’
paura qui nel porto...
inviata da DoNQuijote82 - 19/4/2012 - 19:45
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Testo di Gregor Ferretti
Musica di Benedetto Sironi
Lyrics by Gregor Ferretti
Music by Benedetto Sironi
Paroles de Gregor Ferretti
Musique de Benedetto Sironi
Video autoprodotto (€ 300)
Il sito di Gregor Ferretti
"Portuale" è il titolo della canzone che in questi mesi sta riscuotendo successo di pubblico e di critica.
Era il primo settembre del 2006 e il nome di Luca Vertullo, quel giorno, purtroppo divenne tristemente noto in tutta Italia.
Luca morì nella stiva di un traghetto mentre insieme a altri ragazzi neoassunti stava imbarcando il traghetto che da Ravenna dovevano raggiungere Catania. L’ultima motrice da imbarcare nella stiva lo travolse senza lasciargli via d’uscita.
Ma la morte di Vertullo fu anche una morte simbolica, forse troppo, tanto che in molti, a Ravenna e non solo, quel nome non vorrebbero più sentirlo. Ma quel vuoto è stato colmato da un testo e da una musica diventato poi anche videoclip. "Portuale" appunto.
Girato da Gregor, con un budget di soli 300 euro sta scalando gli indici di un gradimento partito dal basso e ancora non percepito dalle major italiane.
Gregor scrisse la canzone due giorni dopo la morte di Luca, la scrisse durante una pausa di lavoro proprio in una stiva di quelle navi teatro della tragedia.
Quelle parole capaci di vibrare come corde sulle note, sulla musica di Benedetto Sironi, compagno di Ferretti ai tempi dell’accademia della musica C.e.t di Mogol, una palestra artistica che ha forgiato il cammino del giovane poeta-cantautore ravennate.
Una sfida, un gioco, prima di accorgersi che quel pezzo non solo funzionava ma arrivava ai cuori di chi aveva conosciuto Luca e anche di chi ne aveva solo sentito parlare da giornali e telegiornali.
Quei trecento euro sono stati spesi in 4 giorni di riprese nel Ravennate.
Gregor (autore-sceneggiatore e interprete), Sandro Mazzanti (regia e montaggio), Salvatore Varbaro (fotografia) e pochi altri compagni hanno girato scene nei suggestivi paesaggi della Romagna, della Marabina, ma anche in quegli angoli della Ravenna industriale e portuale che Antonioni rese immortale col suo capolavoro "Deserto Rosso". Nel testo Luca diventa "Lucio". L’autore teme di invadere il dolore della famiglia di Vertullo, ma sono proprio i fratelli di Luca a cercarlo sorpresi da quella canzone, dal quel videoclip capace di rendere onore a Luca, lo stesso di cui ormai parla tutta la città.
All'improvviso piovono riconoscimenti. Il 26 Ottobre 2008 "Portuale" vince il premio assoluto come miglior videoclip al "Corto- Clip Festival ZeroClip" di Argenta. Ma la notizia più bella arriva da Milano.
Il videoclip, inviato quasi per scommessa, incanta la prestigiosissima giuria del "Premio videoclip italiano" 2008 che il 19 Novembre lo premia per la "Miglior fotografia" nella sezione indipendenti.
Ma quel premio non basta, perché i giurati ne avvertono la portata sociale e inventano una menzione ad hoc per rendergli onore.
Pochi giorni dopo, il 23 Novembre 2008 "Portuale" a Migliarino è insignito del "Premio speciale per l'impegno civile e sociale dell'opera" al Festival "Videoclip(p)er", manifestazione affiliata al Mei di Faenza .
Presso la "sala d'essai" del Cinema City di Ravenna, "Portuale" viene proiettato; un appuntamento organizzato dall'ufficio cinema del comune della città romagnola.
Ma Gregor riceve un'altra telefonata dalla Rai: dopo il servizio durante il Tg3 del 20 Novembre, il 6 Dicembre va in onda alle 12,30 durante la rubrica "Il settimanale del Tg3" un servizio di approfondimento.
Nel mese di Gennaio "Portuale" viene proiettato sulle emittenti televisive nazionali: All Music, Mtv, scala la classifica e vince il passaggio televisivo sul programma di Mediaset " Talent 1" in onda su Italia1 ogni Martedì.
Il 20 Gennaio 2009 in occasione dello sciopero nazionale indetto dai sindacati in merito all'ennesima lutto nei porti italiani, (questa volta in quello di La Spezia), la redazione del "L'Unità" di Roma intervista Gregor che riceve così centinaia di mail di solidarietà, lui risponde solo "E' per Luca, è per Giuliano".
Un ragazzo sfortunato, ricordato grazie ad un giovane autore e al suo videoclip da soli 300 euro e l’amore disinteressato di chi non l’ha dimenticato. - Dal sito di Gregor Ferretti