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Gerardo Nuvola 'e Polvere

Enzo Avitabile
Lingue: Napoletano, Italiano (Emiliano Modenese)


Enzo Avitabile

Lista delle versioni e commenti


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[2012]
Album: Black tarantella

enzo avitabile black tarantella

feat. Francesco Guccini

Testo di Enzo Avitabile e Francesco Guccini
Musica di Enzo Avitabile

È lo specchio della catastrofe politica ed economica attuale, la caduta dei sogni del 68. La storia di un giovane operaio, Gerardo caduto sul lavoro. Le morti bianche e l’integrazione nei dialetti dei due protagonisti: Avitabile “Gerardo” e Guccini “il suo fruttivendolo” . I due testimoniano i corsi e ricorsi delle tragedie umane che si consumano nell’indifferenza e l’inerzia di uno stato che non si sa chi è e se si può parlare con esso.

da La voce dell'isola


Enzo-Avitabile-e-Francesco-GucciniQuella di Gerardo è una storia vera, e volevo cantarla con Francesco Guccini perché desideravo che qualcuno del Nord testimoniasse una realtà di questo tipo. Lui è uno dei nostri cantautori più credibili ed importanti e speravo che potesse accettare di cantare in dialetto.

Siamo andati a Pàvana e quando gliel'ho chiesto, lui giustamente ha detto che erano anni che non scriveva nemmeno per se stesso, ma visto che ero arrivato sin là, mi ha promesso che avrebbe lavorato alla canzone.

C'è questo ragazzo che parte, da Maddaloni in provincia di Caserta e va a lavorare al Nord dove vive una vita di nostalgia sessantottina, si sbatte nei discorsi sulla giustizia e sul lavoro e muore proprio sul lavoro. È una morte bianca, qualcuno direbbe una morte comune, ma noi da sempre tendiamo a far diventare uno stereotipo argomenti importanti come la pace e la solidarietà. Da anni mi sono detto è importante la ricerca del linguaggio perché attraverso questa si riesce a toccare da cuore a cuore.. Così è nata questa intuizione di sviluppare il brano in un dialogo con Francesco, che interpreta il ruolo di un fruttivendolo ed entra nella canzone per raccontare la storia di Gerardo dal punto di vista esterno, racconta la sua verità, porta la sua testimonianza.

Intervista a blog foolk


“Ho voluto raccontare la storia di Gerardo, un ragazzo di Maddaloni, che lascia la sua terra, la sua casa, la sua famiglia per trovare inaspettatamente e prematuramente la sua fine sul lavoro. Morti bianche? Sì, anche, ma è la storia di tutti i fuori di vista di ogni punto a svantaggio del mondo, che pur credendo nei sogni e nelle probabilità, devono fare i conti con i soprusi, le ingiustizie e le discriminazioni, di cui ogni giorno la storia del mondo ne é testimone da sempre. Un requiem a tutti i ‘nessuno’ che in questo loro passaggio da uomo non hanno nome e volto: nuvole di polvere.”
Enzo Avitabile

“La storia l’ha ideata e proposta Enzo: è quella di un uomo del sud costretto a lasciare la propria casa per un lavoro al nord, in un mondo estraneo e lontano dalla propria terra. Io mi sono immedesimato in un conoscente del protagonista: il mio personaggio sapeva per certo che Gerardo era una brava persona e un valido lavoratore. Ho riflettuto su quali potessero essere i pensieri di colui che assiste alle difficoltà e al destino davvero duro di un altro uomo e, sentendo le sue traversie così vicina, ho scelto di interpretarli in modenese, la mia lingua.”
Francesco Guccini

“In questo brano bidialettale c’è la difficoltà della migrazione, del ripartire da zero, lasciando a casa lingua, memoria, affetti, radici. Ripartire è un paradigma dell’esperienza che conduce a una esplorazione di nuovi luoghi ma anche di nuovi paesaggi interiori e non è mai indolore. Nel caso di Gerardo Nuvola di polvere, quest’esplorazione si chiude con la morte sul lavoro, di lavoro. Una fine non inconsueta, purtroppo.”
Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

vociperlaliberta.it
(DoNQUijote82)
Gerardo faceva 'o favvrecatore,
viveva a Modena ma era terrone.
A sera quann ferneva 'e faticà
trasmetteva a Radio Popolare.
Anarchia sarà n'utopia e basta,
Proudhon, Bakunin e Malatesta,
'o subcomandante, 'o capitale
Marx, 'o lavoro, 'a giustizia sociale.

Ce stavano na vota 'e comunisti
'e sindacati ca facevano 'o riesto
mo è n'alleanza a tradimento
na' politica ca' nun port'a niente.
Progetti 'e miliardi inesistenti
tasse a coppa a tasse ncopp' e spalle d''a ggente,
mistificazione e contraddizione,
l'urna pronta p''a cremazione

Ero venuto p'faticà
non ero venuto p'murì,
quattro figli, na mugliera 'a carico
na cascia 'e zinco p'me ne ji.
Ero venuto p'accumincià,
nun ero venuto p''e fernì
a Maddaloni in vitam aeternam
requiescat in pace amen.

Sé, me a l cgnusiva quali che vò a gìi, e a mè a m pariva ónn a pòst, buon;
a s'ciamèva, l'u m pèr, Gerardo, a cradd ch' a l fóss un murador.
Mè a i era sol al so frutarol ma i era amigh cun cal teroun
perché a n n'era mia 'na ligéra, ma 'na persouna cun un gran còr

Gerardo faceva 'o favvrecatore,
viveva a Modena ma era terrone.
A sera quann ferneva 'e faticà
trasmetteva a Radio Popolare.
Ma senza alcuna protezione
caduto sul lavoro,
morta janca prematura,
sott' 'a na nuvola 'e polver'.

Ero venuto p'faticà
non ero venuto p'murì,
quattro figli, na mugliera 'a carico
na cascia 'e zinco p'me ne ji.
Ero venuto p'accumincià,
nun ero venuto p''e fernì
a Maddaloni in vitam aeternam
requiescat in pace amen.

A 'n n'è mia facil lasèr la cà per catèr che só da lavurer
lasér paes, i fióo, la muliéra, lsér dialatt, lasér la vida
e vignir fin chè fra d'la ginta estranea senza capir al lor ciacarer
Catèr lavor o catèr la mort? Totta la storia l'è bele finida

Sò venuto p' faticà
nun so venuto p' murì
quattro figli, na mugliera 'a carico
na cascia 'e zinco p'me ne ji.
So venuto p'accumincià,
nun so venuto p''e fernì
a Maddaloni in vitam aeternam
requiescat in pace amen.

A 'n n'è mia facil lasèr la cà per catèr che só da lavurer
lasér paes, i fióo, la muliéra, lsér dialatt, lasér la vida
e vignir fin chè fra d'la ginta estranea senza capir al lor ciacarer
Catèr lavor o catèr la mort? Totta la storia l'è bele finida

17/4/2012 - 23:05



Lingua: Italiano

Versione italiana dal libretto del disco
GERARDO NUVOLA DI POLVERE

Gerardo faceva il muratore
viveva a Modena ma era terrone
La sera quando finiva di lavorare
trasmetteva a Radio Popolare.
Anarchia sarà solo un'utopia
Proudhon, Bakunin e Malatesta,
il subcomandante, il capitale,
Marx, il lavoro, la giustizia sociale.

C'erano una volta i comunisti,
e i sindacati facevano il resto;
oggi è un'alleanza a tradimento
una politica che non porta a niente
Progetti di miliardi inesistenti
tasse sopra a tasse sulle spalle della povera gente
mistificazione e contraddizione
l'urna pronta per la cremazione

Ero venuto per lavorare
non ero venuto per morire,
quattro figli e una moglie a carico
una cassa di zinco per ritornare.
Ero venuto per iniziare
non ero venuto per finire
a Maddaloni in vitam aeternam
requiescat in pace amen.

Sì, lo conoscevo, quello che voi dite e mi sembrava uno a posto, buono,
si chiamava, mi sembra, Gerardo. Credo che fosse un muratore.
Io ero solo il suo fruttivendolo, ma ero amico con quel terrone
perché non era un poco di buono, ma una persona con un gran cuore.

Gerardo faceva il muratore
viveva a Modena ma era terrone
La sera quando finiva di lavorare
trasmetteva a Radio Popolare.
Ma senza alcuna protezione
caduto sul lavoro
morte bianca prematura
sotto una nuvola di polvere.

Ero venuto per lavorare
non ero venuto per morire,
quattro figli e una moglie a carico
una cassa di zinco per ritornare.
Ero venuto per iniziare
non ero venuto per finire
a Maddaloni in vitam aeternam
requiescat in pace amen.

Non è mica facile lasciare la casa per trovare quassù da lavorare
lasciare il paese, i figli, la moglie, lasciare il dialetto, lasciare la vita
e venire fino a qui fra della gente estranea senza capire il loro parlare
Trovare lavoro o trovare la morte? Tutta la storia è già finita.

Sono venuto per lavorare
non sono venuto per morire,
quattro figli e una moglie a carico
una cassa di zinco per ritornare.
Sono venuto per iniziare
non sono venuto per finire
a Maddaloni in vitam aeternam
requiescat in pace amen.

Non è mica facile lasciare la casa per trovare quassù da lavorare
lasciare il paese, i figli, la moglie, lasciare il dialetto, lasciare la vita
e venire fino a qui fra della gente estranea senza capire il loro parlare
Trovare lavoro o trovare la morte? Tutta la storia è già finita.

17/4/2012 - 23:26


In musica, più propriamente nelle "canzonette", non amo molto le parole; se ho voglia di un buon testo, leggo un libro.
Qualche volta, però, si "inciampa" in qualcosa di veramente bello...

Il Presido(z)

Il Presido(z) - 17/9/2012 - 10:11


A Francesco Guccini e Enzo Avitabile il premio Amnesty Italia 2013

Roma, 14/05/2013 - 'Gerardo Nuvola 'e povere' di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, e' il brano vincitore dell'11esima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International Italia e dall'associazione culturale Voci per la liberta' per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell'anno precedente.

Nelle scorse edizioni il premio era stato assegnato a 'Il mio nemico' di Daniele Silvestri, 'Pane e coraggio' di Ivano Fossati, 'Ebano' dei Modena City Ramblers, 'Rwanda' di Paola Turci, 'Occhiali rotti' di Samuele Bersani, 'Canenero' dei Subsonica, 'Lettere di soldati' di Vinicio Capossela, 'Mio zio' di Carmen Consoli, 'Genova brucia' di Simone Cristicchi e 'Non e' un film' di Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG.

La premiazione avra' luogo sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 21 luglio, nel corso della serata finale della XVI edizione di Voci per la liberta' - Una canzone per Amnesty, festival che iniziera' il 19 luglio.

'Ho voluto raccontare la storia di Gerardo, un ragazzo di Maddaloni, che lascia la sua terra, la sua casa, la sua famiglia per trovare inaspettatamente e prematuramente la sua fine sul lavoro. Morti bianche? Si', anche, ma e' la storia di tutti i fuori di vista, di ogni punto a svantaggio del mondo, che pur credendo nei sogni e nelle probabilita', devono fare i conti con i soprusi, le ingiustizie e le discriminazioni, di cui ogni giorno la storia del mondo ne e' testimone da sempre. Un requiem a tutti i 'nessuno' che in questo loro passaggio da uomo non hanno nome e volto: nuvole di polvere' – ha dichiarato Enzo Avitabile.

'La storia l'ha ideata e proposta Enzo: e' quella di un uomo del Sud costretto a lasciare la propria casa per un lavoro al Nord, in un mondo estraneo e lontano dalla propria terra. Io mi sono immedesimato in un conoscente del protagonista: il mio personaggio sapeva per certo che Gerardo era una brava persona e un valido lavoratore. Ho riflettuto su quali potessero essere i pensieri di colui che assiste alle difficolta' e al destino davvero duro di un altro uomo e, sentendo le sue traversie cosi' vicine, ho scelto di interpretarli in modenese, la mia lingua' – ha aggiunto Francesco Guccini

'In questo brano bidialettale c'e' la difficolta' della migrazione, del ripartire da zero, lasciando a casa lingua, memoria, affetti, radici. Ripartire e' un paradigma dell'esperienza che conduce a una esplorazione di nuovi luoghi ma anche di nuovi paesaggi interiori e non e' mai indolore. Nel caso di 'Gerardo Nuvola 'e povere', quest'esplorazione si chiude con la morte sul lavoro, di lavoro. Una fine non inconsueta, purtroppo' – ha affermato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

http://francescoguccini.net/news/870

15/5/2013 - 12:04




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