Per sentieri segreti, per valli,
senza casa, braccati, banditi...
Senza scarpe, affamati e inseguiti,
senza cielo, né nome, né gloria,
senza sole, fra nebbie notturne,
scarpinando per monti e torrenti,
noi puntammo a una sola vittoria:
Libertà per l'Italia e per noi!
Per fortuna avevamo vent'anni
e qualcuno parecchi di meno.
Cantavamo a settembre, la sera,
quando il buio discese su noi.
Ci cercammo, silenti e smarriti,
ci donammo ad un libero sogno,
pellegrini di zingare mete:
Per l'Italia vogliam libertà!
La speranza guidava il cammino
mentre il cuore si apriva all'attesa.
Ma per molti 11 conto si chiuse:
Li baciò sulla bocca la morte.
Il suo nome? Nemmeno il suo nome!
Per adesso è figlio d'ignoti.
II bandito caduto tra i rovi
è una croce e nulla di più.
Per fortuna avevamo vent'anni...
Con un groppo serrato alla gola,
con il pianto negli occhi disfatti,
su nel cielo cercammo una stella
che vestisse il futuro di luce...
Mi sparasti, fratello, nell'ombra...
M'hai colpito. Non conta... Perdono.
Oggi ho vinto. Gioisco. Tu canti
al mio fianco. Cantiam libertà!
Per fortuna avevamo vent'anni...
senza casa, braccati, banditi...
Senza scarpe, affamati e inseguiti,
senza cielo, né nome, né gloria,
senza sole, fra nebbie notturne,
scarpinando per monti e torrenti,
noi puntammo a una sola vittoria:
Libertà per l'Italia e per noi!
Per fortuna avevamo vent'anni
e qualcuno parecchi di meno.
Cantavamo a settembre, la sera,
quando il buio discese su noi.
Ci cercammo, silenti e smarriti,
ci donammo ad un libero sogno,
pellegrini di zingare mete:
Per l'Italia vogliam libertà!
La speranza guidava il cammino
mentre il cuore si apriva all'attesa.
Ma per molti 11 conto si chiuse:
Li baciò sulla bocca la morte.
Il suo nome? Nemmeno il suo nome!
Per adesso è figlio d'ignoti.
II bandito caduto tra i rovi
è una croce e nulla di più.
Per fortuna avevamo vent'anni...
Con un groppo serrato alla gola,
con il pianto negli occhi disfatti,
su nel cielo cercammo una stella
che vestisse il futuro di luce...
Mi sparasti, fratello, nell'ombra...
M'hai colpito. Non conta... Perdono.
Oggi ho vinto. Gioisco. Tu canti
al mio fianco. Cantiam libertà!
Per fortuna avevamo vent'anni...
envoyé par DonQuijote82 - 27/3/2012 - 16:00
Langue: français
Version française – NOUS AVIONS VINGT ANS (CHANT DU VOLONTAIRE DE LA LIBERTÉ) – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne - Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà) – Modena City Ramblers – 2012
Chanson italienne - Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà) – Modena City Ramblers – 2012
NOUS AVIONS VINGT ANS (CHANT DU VOLONTAIRE DE LA LIBERTÉ)
Par des sentiers secrets, par des vallées,
Sans maison, traqués, mis au ban...
Sans chaussures, affamés et poursuivis,
Sans ciel, ni nom, ni gloire,
Sans soleil, dans les brouillards de la nuit,
Trottant par monts et par vaux,
Nous ne visions qu'une seul victoire :
Liberté pour l'Italie et pour nous!
Par chance, nous avions vingt ans
Certain encore moins
Nous chantions en septembre, le soir,
Quand la nuit descendait dans le noir.
Nous cherchions, silencieux et perdus,
Nous nous donnions à un songe libre
Pèlerins aux destinations tziganes :
Pour l'Italie nous voulons la liberté !
L'espérance guidait notre cheminement
Notre coeur s'ouvrait à l'attente.
Mais pour beaucoup le compte s'arrêta là :
D'un baiser de la mort sur la bouche.
Leur nom ? Pas de noms.
À présent, enfants d'inconnus.
Le bandit tombé dans les ronces
Est une croix et rien de plus.
Par chance, nous avions vingt ans...
Avec un noeud serré dans la gorge,
Avec des larmes plein nos yeux défaits
Au ceil nous cherchons une étoile
Qui vêtit notre futur de lumière...
Tu m'a flingué, frère, dans l'ombre...
Tu m'as touché. Ça ne compte pas... Je pardonne.
Aujourd'hui j'ai gagné. Je me réjouis. Tu chantes
À mon côté. Nous chantons liberté !
Par chance, nous avions vingt ans...
Par des sentiers secrets, par des vallées,
Sans maison, traqués, mis au ban...
Sans chaussures, affamés et poursuivis,
Sans ciel, ni nom, ni gloire,
Sans soleil, dans les brouillards de la nuit,
Trottant par monts et par vaux,
Nous ne visions qu'une seul victoire :
Liberté pour l'Italie et pour nous!
Par chance, nous avions vingt ans
Certain encore moins
Nous chantions en septembre, le soir,
Quand la nuit descendait dans le noir.
Nous cherchions, silencieux et perdus,
Nous nous donnions à un songe libre
Pèlerins aux destinations tziganes :
Pour l'Italie nous voulons la liberté !
L'espérance guidait notre cheminement
Notre coeur s'ouvrait à l'attente.
Mais pour beaucoup le compte s'arrêta là :
D'un baiser de la mort sur la bouche.
Leur nom ? Pas de noms.
À présent, enfants d'inconnus.
Le bandit tombé dans les ronces
Est une croix et rien de plus.
Par chance, nous avions vingt ans...
Avec un noeud serré dans la gorge,
Avec des larmes plein nos yeux défaits
Au ceil nous cherchons une étoile
Qui vêtit notre futur de lumière...
Tu m'a flingué, frère, dans l'ombre...
Tu m'as touché. Ça ne compte pas... Je pardonne.
Aujourd'hui j'ai gagné. Je me réjouis. Tu chantes
À mon côté. Nous chantons liberté !
Par chance, nous avions vingt ans...
envoyé par Marco Valdo M.I. - 1/4/2012 - 14:11
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Luca Serio Bertolini: chitarra acustica;
Franco D'Aniello: tin whistle, tromba;
Massimo Ice Ghiacci; mandolino, balalaika basso;
Francesco Fry Moneti: violino;
Davide Dudu Morandi: voce;
Leonardo Sgavetti: fisarmonica, glockenspiel;
Roberto Zeno: batteria Arrangiamento e produzione artistica: MCR Registrato e mixato da Luca Serio Bertolini @ Yonder Studio, San Polo d'Enza (RE), febbraio 2012 www.yonderstudio.it
Nell'ultima pagina di "Gordon... e vennero i giorni del Gufo Nero" (Bedeschi, 1995), il libro di memorie pubblicato da Glauco Monducci, il comandante "Gordon" dei Gufi Neri, compaiono lo spartito e il testo di questo "Canto del volontario della libertà", come è definito dagli stessi autori reggiani, lo storico Ugo Bellocchi ed il grande maestro Henghel Gualdi. Non sappiamo se esistano registrazioni della canzone. Noi, per non sbagliare, ne abbiamo fatte due!
tratto dal libro "II bracciale di sterline . Cento bastardi senza gloria. Una storia di guerra e di passioni" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi
CD1
1. Introduzione (Modena City Ramblers e Bruno Cappagli)
2. Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà) (Modena City Ramblers)
3. Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper) (Modena City Ramblers)
4. C'era (Rossopiceno)
5. Bastardi e pezzenti (Nuju)
6. This Time (Lion D)
7. Molto stanco (Luca Serio & the Yonders)
8. Modena (Dudu & i semi del male)
9. Ofelia Neri staffetta partigiana (Logici Zen)
10.Libertà e Foresta (Elizabeth)
11.Non era un animale (Luca Giovanardi)
12.Gino (Mutina Golem)
13.Notturno prima della battaglia (Leo Sgavetti)
CD2
1. Partigiano Hans (Popinga)
2. Tombola (Jason McNiff)
3. 27 marzo (set) (Ned Ludd)
4. Gordon, Glauco (Modena City Ramblers)
5. 22 ore (Ned Ludd)
6. L'amore altrove (Massimo Ice Ghiacci)
7. Gufo nero (Modena City Ramblers)
8. Noris, Imelde (Morandi, Ghiacci, Pinna)
9. Cinque tedeschi ad Albinea (Bertolini, Ghiacci)
10.La libertà è disobbedienza (Elizabeth e Modena City Ramblers)
11.Nozze partigiane (Fryda)
12.Testamento partigiano (Milo Brugnara)
13.Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà) (al fuoco di bivacco)
Matteo Incerti
Giornalista - autore con Valentina Ruozi del libro "II bracciale di sterline. Cento bastardi senza gloria. Una storia di guerra e di passioni" (Aliberti 2011)
(DonQuijote82)
Claudio Silingardi
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia
(DoNQuijote82)
I Modena City Ramblers presentano
BATTAGLIONE ALLEATO
Un progetto di disco corale per non dimenticare
La notte tra il 26 e il 27 marzo 1945 cento uomini composti da paracadutisti britannici delle SAS, partigiani scelti del Gufo Nero e della Brigata Garibaldi, soldati russi fuggiti dai campi di internamento e disertori tedeschi uniti ai partigiani attaccano il comando tedesco di Botteghe d’Albinea, sulle colline di Reggio Emilia, importante nodo nazista della Linea Gotica occidentale. L’attacco è accompagnato dal suono di una cornamusa scozzese che dà la carica agli arditi incursori. L’operazione, denominata “Tombola”, si rivelerà un successo, sia dal punto di vista strategico che da quello “morale”: le due ville del comando distrutte e considerevoli perdite nemiche. Nell’impresa, cadono tre soldati inglesi.
Questo episodio storico resta nella memoria dei tanti cittadini della zona ed ogni anno ne viene, grazie all’impegno delle istituzioni, celebrato il ricordo. Ma è grazie al libro di Matteo Incerti e Valentina Ruozi, “Il bracciale di sterline. Cento bastardi senza gloria. Una storia di guerra e di passioni” (Aliberti 2011) che molte delle vicende contenute tra le “pagine” della storia principale sono venute alla luce. Questo “scendere in profondità” ci ha fatto appassionare e pensare che anche attraverso la musica si può contribuire a rafforzarne l’epica e ampliarne la conoscenza, soprattutto tra i più giovani.
Come Ramblers, da ormai vent’anni portiamo avanti un percorso musicale che si nutre di riferimenti alla nostra storia, con particolare riguardo alla Lotta di Liberazione, ritenendo che i valori legati alla Resistenza siano tuttora i temi fondanti per una evoluzione coerente e democratica della nostra società.
Una semplice canzone non porterà mai a nessuna rivoluzione, questo è certo.
Ma quando spinge chi l’ascolta a maturare un proprio percorso di crescita, questa è una grande conquista.
Tenendo conto dell’importanza storica della vicenda e della necessità di mantenere viva la memoria sul nostro passato, ci sembra particolarmente interessante il fatto che l’impresa militare del “Battaglione Alleato” sia stata realizzata da un insieme estremamente composito di uomini, dalle diverse vicende, esperienze, culture e capacità, uniti nel comune obbiettivo di vincere per un mondo migliore, libero e finalmente pacifico. Al di là di qualsiasi retorica e strumentalizzazione politica, consideriamo esemplare questa storia, e crediamo sia bello renderla immortale anche attraverso un progetto discografico.
I giovani combattenti che parteciparono all’impresa di Tombola, seppure profondamente segnati dall’esperienza della guerra, non erano poi così diversi da quelli di oggi. Anche loro scherzavano, cantavano e ballavano nelle notti d’attesa prima dell’attacco, inseguivano storie d’amore e tessevano amicizie, e la musica li ha sempre accompagnati, prima il suono di una fisarmonica e di un violino e la melodia di una voce, poi la cornamusa paracadutata dai cieli, che guidò nella notte reggiana l’attacco ai nazisti.
Ogni protagonista di questa storia contribuisce ad un grande affresco che merita di venire cantato e tramandato. Una storia di profonda umanità, coraggio, passione, volontà. Ci vorrebbero cento canzoni per ricordarne ogni suo colore, noi abbiamo cercato di farne il più possibile. Come Modena City Ramblers e come gruppi di lavoro aperti, in collaborazioni estemporanee o lasciando talvolta completamente l’iniziativa artistica ad altri musicisti, quelli che in questi ultimi tempi hanno incrociato il nostro cammino, per amicizia e condivisione musicale: ognuno con la sua personale esperienza e sensibilità. Un piccolo grande “Battaglione Alleato” che celebra il ricordo di quest’impresa eroica e dei suoi protagonisti.
Come Modena City Ramblers partecipiamo con cinque canzoni: “Al pivarol c’al vin dal ciel”, con un testo ibrido in dialetto reggiano e inglese, ispirata alla storia del piper scozzese paracadutato per accompagnare l’attacco, David Kirkpatrick, e uno strumentale dedicato al mitico reparto partigiano di incursori “Gufo Nero”, composto da elementi scelti tra i più valorosi e arditi, che seminò il terrore tra le linee nemiche. Ancora, una ballata dedicata al capo dei Gufi Neri, il reggiano Glauco “Gordon” Monducci, “Gordon, Glauco”, e due interpretazioni di una canzone scritta tanti anni fa dal celebre clarinettista Henghel Gualdi, con testo dello storico emiliano Ugo Bellocchi, dedicata proprio all’impresa, “Avevamo vent’anni”: una versione completa, probabilmente la prima a venire incisa, poichè pare non esistano registrazioni di Gualdi, e una versione più corta da “fuoco di bivacco partigiano”. Sempre noi Ramblers abbiamo poi inciso altre canzoni come gruppi di lavoro creativo “aperto”. “Noris, Imelde”, dedicata alla staffetta Noris, e più in generale alle ragazze che furono impegnate nell’operazione (Dudu e Massimo assieme all’ex fonico dell’Esagono, Carloenrico Pinna), “L’amore altrove”, un quadretto sui pensieri che percorrono la mente e il cuore dei combattenti (Massimo solista, con alla uillean pipes Franco), “Ofelia Neri staffetta partigiana”, dedicata ad un’altra partigiana del gruppo, che ebbe il coraggio di prostituirsi con gli ufficiali tedeschi pur di carpire preziosi informazioni (Roberto e il figlio Giacomo, sassofonista, con i LoGiCi Zen: Mavi Gianni alla voce e i vecchi amici Carlo Loiodice fisarmonicista/chitarrista e Enzo Ciliberti bassista, che avevano già in passato registrato coi Ramblers), “Modena”, ispirata alla figura del leggendario comandante della brigata di russi mandati al fronte dai nazisti come truppa d’assalto e poi fuggiti sulle montagne a unirsi sul fronte dei partigiani a combattere per la libertà, il cui nome di battaglia era proprio quello della nostra città (Dudu con Leo, Luca Serio e parte degli Yonders). Alla figura del partigiano ebreo Gino Beer è dedicato un set di tradizionali ebraici abbinati ad una canzone originale, “Gino”, registrati assieme ai Mutina Golem, band klezmer modenese, da Franco, Francesco, Roberto, Massimo e Luciano, assieme alla cantante romana Giulia Tripoti (più volte nostra ospite sul palco).
“Molto stanco”, è dedicata invece al grande e pesante cannone di cui disponeva il Battaglione, faticosamente trascinato a forza di braccia dai combattenti, da cui il soprannome in questione (Luca Serio con la sua band, gli Yonders)!
“Cinque tedeschi ad Albinea” ricorda i cinque militari del Reich fucilati sommariamente ad Albinea l’estate dell’anno precedente a “Tombola” perchè in procinto di passare coi partigiani, a cui già avevano fornito preziosi informazioni strategiche, che portarono poi a pianificare l’operazione (Massimo e Luca Serio).
I reggiani “Popinga” del nostro fisarmonicista Leo hanno scritto e registrato una ballata dedicata alla figura di Hans Amoser, disertore austriaco entrato a far parte dei Gufi Neri, “Partigiano Hans”. Leo ha poi anche inciso ‘in perfetta solitudine’ “Notturno prima della battaglia”, composizione al pianoforte liberamente ispirata ad un notturno di Chopin.
Francesco in duo con il nostro ex fisarmonicista Daniele Contardo (FryDa), ha registrato “Nozze Partigiane”, ispirata alla storia del partigiano Giorgio, disertore tedesco che il giorno della Liberazione, il 25 aprile, convolò a nozze a Reggio con la sua amata Mimma, staffetta partigiana, colei che molti mesi prima lo convinse a passare “al nemico”.
Gli Elizabeth contribuiscono con una toccante ballata dedicata a due sorelle partigiane, “Libertà e Foresta”, e con “La libertà è disobbedienza”, a cui partecipiamo anche tutti noi Ramblers, in versione estremamente ‘elettrica’.
I Nuju, ospitati più volte sul palco MCR, propongono “Bastardi e Pezzenti”, amara riflessione sulle nuove generazioni di precari e sfruttati, paragonati alle generazioni che vissero la guerra e scelsero da che parte stare.
Ancora, l’amico cantautore inglese Jason McNiff ha scritto e registrato “Tombola”, ispirata alle memorie del maggiore britannico Farran, comandante del Battaglione Alleato, al riguardo della marcia che portò sull’obbiettivo (al mandolino nella registrazione c’è Francesco).
Prodotti da Francesco, che suona anche nella canzone, i marchigiani Rossopiceno partecipano al progetto con “C’era”, combat song sulla memoria delle gesta dei partigiani, costretti alla guerra per costruire un mondo futuro di pace e libertà.
Ancora, Francesco collabora col suo violino al brano di Luca Giovanardi (componente dei Julie’s Haircut), “Non era un animale”, ispirata alla cruda descrizione da parte di un ex componente dei Gufi Neri di come si eliminavano le sentinelle tedesche con le lamette da barba usate come coltelli.
Il cantautore trentino Milo Brugnara, ‘vecchia conoscenza’ della “Grande Famiglia”, contribuisce con “Testamento partigiano”, dedicata alla memoria del capo delle Brigate Garibaldi unite al Battaglione, Giovanni “Gianni” Farri.
Il reggae man Lion D, in collaborazione coi fratelli Leo e Silvio Gaetani (figli d’arte!), in acustico, rima in patois giamaicano “This time”, ispirata alla memoria dei tanti “freedom fighters” italiani e non solo. Gli amici e compagni romani Ned Ludd musicano come una vera e propria colonna sonora combat folk due momenti della vicenda: l’intera giornata dell’attacco e la marcia che poi riportò i combattenti sui monti, “27 marzo” e “22 ore”.
Infine, al progetto collabora anche il pittore e artista multimediale reggiano Simone Ferrarini, impegnato a realizzare una quindicina di giganteschi dipinti dedicati alla vicenda, che impreziosiscono la copertina e il booklet della confezione.
Il risultato finale è un doppio cd con oltre venti canzoni, colonna sonora odierna di una storia di ieri che merita di venire ricordata, grazie anche alla musica.
Orgogliosi del patrocinio dato al progetto dalla Regione Emila-Romagna, dalla Provincia di Reggio Emilia, dai comuni di Albinea e Rubiera, dall’ANPI di Reggio Emilia e dagli Istituti Storici di Reggio, Modena e di quello nazionale, vogliamo anche ricordare che chi acquisterà il doppio cd (peraltro in commercio ad un prezzo assolutamente ‘abbordabile’) contribuirà a finanziare una borsa di studio di uno studente di Storia sul tema della storia della Resistenza, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (per informazioni: www. italia-resistenza.it)!
Sito ufficiale
Modena City Ramblers, marzo 2012
(tutti e tre i commenti dal libretto del disco)
(DonQuijote82)