On the day the wall came down
They threw the locks onto the ground
And with glasses high we raised a cry for freedom had arrived
On the day the wall came down
The Ship of Fools had finally ran aground
Promises lit up the night like paper doves in flight
I dreamed you had left my side
No warmth, not even pride remained
And even though you needed me
It was clear that I could not do a thing for you
Now life devalues day by day
As friends and neighbors turn away
And there's a change that, even with regret, cannot be undone
Now frontiers shift like desert sands
While nations wash their bloodied hands
Of loyalty, of history, in shades of grey
I woke to the sound of drums
The music played, the morning sun streamed in
I turned and I looked at you
And all but the bitter residues slipped away... slipped away
They threw the locks onto the ground
And with glasses high we raised a cry for freedom had arrived
On the day the wall came down
The Ship of Fools had finally ran aground
Promises lit up the night like paper doves in flight
I dreamed you had left my side
No warmth, not even pride remained
And even though you needed me
It was clear that I could not do a thing for you
Now life devalues day by day
As friends and neighbors turn away
And there's a change that, even with regret, cannot be undone
Now frontiers shift like desert sands
While nations wash their bloodied hands
Of loyalty, of history, in shades of grey
I woke to the sound of drums
The music played, the morning sun streamed in
I turned and I looked at you
And all but the bitter residues slipped away... slipped away
Contributed by Bartleby - 2012/3/1 - 11:34
Language: Italian
Versione italiana
9 novembre 2013
9 novembre 2013
UN GRANDE GIORNO PER LA LIBERTÀ
Il giorno che il muro cadde
Gettarono i lucchetti a terra
E sollevando i bicchieri levammo un grido perché era arrivata la libertà.
Il giorno che il muro cadde
La Nave dei Folli s'era finalmente arenata
Le Promesse illuminavano la notte
come colombe di carta in volo.
Ho sognato che non eri più al mio fianco
Non restava calore, né orgoglio
E anche se avevi bisogno di me
Era chiaro che non potevo fare niente per te
Ora la vita si svaluta giorno per giorno
E amici e vicini se ne vanno via
Qualcosa è cambiato e neanche con il rimpianto possiamo tornare indietro
Ora le frontiere si spostano come la sabbia del deserto
E le nazioni lavano le loro mani insanguinate
Di lealtà, di storia in sfumature di grigio
Mi sono svegliato al suono dei tamburi
La musica suonava, il sole del mattino entrava dalla finestra
Mi sono voltato e ti ho guardata
E tutto tranne i resti amari è scivolato via... scivolato via
Il giorno che il muro cadde
Gettarono i lucchetti a terra
E sollevando i bicchieri levammo un grido perché era arrivata la libertà.
Il giorno che il muro cadde
La Nave dei Folli s'era finalmente arenata
Le Promesse illuminavano la notte
come colombe di carta in volo.
Ho sognato che non eri più al mio fianco
Non restava calore, né orgoglio
E anche se avevi bisogno di me
Era chiaro che non potevo fare niente per te
Ora la vita si svaluta giorno per giorno
E amici e vicini se ne vanno via
Qualcosa è cambiato e neanche con il rimpianto possiamo tornare indietro
Ora le frontiere si spostano come la sabbia del deserto
E le nazioni lavano le loro mani insanguinate
Di lealtà, di storia in sfumature di grigio
Mi sono svegliato al suono dei tamburi
La musica suonava, il sole del mattino entrava dalla finestra
Mi sono voltato e ti ho guardata
E tutto tranne i resti amari è scivolato via... scivolato via
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Album “The Division Bell”
Una canzone sulle grandi speranze alimentate dalla caduta del Muro di Berlino e sull’altrettanto grande disillusione successiva…
“There was a wonderful moment of optimism when the Wall came down – the release of Eastern Europe from the non-democratic side of the socialist system. But what they have now doesn't seem to be much better. Again, I'm fairly pessimistic about it all. I sort of wish and live in hope, but I tend to think that history moves at a much slower pace than we think it does. I feel that real change takes a long, long time.” (David Gilmour in un’intervista su “Guitar World” del settembre 1994)