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Nate ‘d Boves

Corale Bovesana
Langue: italien (Piemontese Bovesano)


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Cacciabombardiere F35
((A)-Sociality & Circolo Zabriskie Point )
Only to Be Expected
(Donovan)
Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
(E. Macario / G. Maccario)


1945
Parole e musica di Mario Tosello

Canzone registrata negli anni 70 quando la corale di Boves era diretta dal Maestro Pierino Vallauri.‎

Acqua passa
Copertina dell’LP intitolato “Acqua passà" – Ricordi di un’infanzia felice ‎troppo presto finita, ricordo di cari amici che la guerra ci ha rubati”.‎

Nel testo si fa riferimento a ben quattro incendi che, nel corso della storia, hanno interessato ‎l’antichissima cittadina cuneese. Due sono quelli appiccati dai nazisti in rapida successione, nel ‎settembre e poi nel dicembre/gennaio del 1943, che distrussero completamente Boves. Sul numero ‎complessivo delle vittime le fonti divergono, ma furono decine, forse più di un centinaio (si veda ‎comunque l’introduzione a Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)).‎

Il boia di Boves, il maggiore Joachim Peiper, che con i suoi subordinati sovrintende al rastrellamento e alla strage.
Il boia di Boves, il maggiore Joachim Peiper, che con i suoi subordinati sovrintende al rastrellamento e alla strage.


Gli altri due roghi probabilmente si riferiscono ad epoche più remote, forse ai secoli XVI e XVII, ‎quando il territorio bovesano fu funestato dai saccheggi di soldataglie, di volta in volta, francesi, ‎spagnole ed imperiali.‎

Resta il fatto che i caparbi bovesani non si sono mai dati per vinti ed il loro paese l’hanno sempre ‎ricostruito più bello che pria, e dal 1983 – 40° anniversario degli eccidi nazisti – a Boves c’è anche ‎una Scuola di Pace “perché la nostra è terra benedetta dove la vita ‎genera vita, dove è possibile vivere la libertà, dove tentiamo da sempre, perché per noi è già cultura, ‎di privilegiare all'interno della nostra Comunità tutti quei doni e quei valori che rendono ricco ‎l'uomo. Perché siamo zona dichiarata denuclearizzata fin dal 1982, perché abbiamo un Assessorato ‎alla Pace, perché siamo una città martire che ha sperimentato l'orrore della guerra devastatrice, la ‎disperazione delle madri, l'eroismo dei Caduti, il silenzio e la volontà di ricostruire dei ‎sopravvissuti, perché siamo gente unita, capace, generosa, che vuole vivere per sè stessa e divenire ‎per gli altri simbolo di pace.”‎

Anche quest’anno l’Amministrazione comunale, la Scuola di Pace ed i bovesani hanno organizzato ‎l’ormai tradizionale Fiaccolata del 1 gennaio al grido di “CHE VINCA LA VITA! NO ALLE ‎SPESE MILITARI – SI’ AL DISARMO!”, soprattutto contro l’annunciato prossimo acquisto di ‎decine di cacciabombardieri F35 per un valore complessivo di 15 miliardi di Euro (si vedano al ‎proposito canzoni come Cacciabombardiere F35 e Only to Be Expected).‎
Feve largu ch’a i passa la famija
Bovesana cun tüti i so pi bun
l’an curage, fierüssa ed energia
tüti ‘nsema sun re di buntempun.‎

Nate ‘d Boves pura rasa
per le feste suma sempre steit i prim
in alegria gnün ch’as passa
per travai i suma propri drè a gnün

L’an brusasa, l’an ruvinase‎
ma fa gnente, l’uma già ricustruì‎
e ogni tanto ‘s barunuma
e cantuma la cansun del nost pais.‎

Se vüsuma poei guardè la storia
sun quat volte che Boves l’an brusà
sensa blaga ma pura l’è na gloria
e ogni volta pi bel l’è diventà.‎

Nate ‘d Boves pura rasa
per le feste suma sempre steit i prim
in alegria gnün ch’as passa
per travai i suma propri drè a gnün.‎

l’an brusasa, l’an ruvinase
ma fa gnente, l’uma già ricustruì‎
e ogni tanto ‘s barunuma
e cantuma la cansun del nost pais.‎

envoyé par Bartleby - 10/1/2012 - 12:07



Langue: italien

Tentativo di traduzione italiana di Bartleby.
NOI DI BOVES

Fate largo che passa la famiglia
Bovesana con tutti i suoi migliori.
Hanno coraggio, fierezza ed energia,
Tutti’insieme sono i re dei buontemponi.‎

Noi di Boves, razza pura,
Per le feste siamo sempre stati i primi,
nessuno ci supera in allegria
e nel lavoro non siamo mai dietro a nessuno.‎

L’hanno bruciata, l’hanno distrutta
ma non fa nulla, l’abbiamo già ricostruita
e ogni tanto ci mettiamo tutti quanti insieme
e cantiamo la canzone del nostro paese.‎

Se volessimo poi ripercorrere la storia,
per quattro volte Boves l’hanno bruciata.
non per vantarci, ma è cosa di cui andiamo fieri,
ogni volta è diventata più bella di prima.‎

Noi di Boves, razza pura
Per le feste siamo sempre stati i primi
nessuno ci supera in allegria
e nel lavoro non siamo mai dietro a nessuno.‎

L’hanno bruciata, l’hanno distrutta
ma non fa nulla, l’abbiamo già ricostruita
e ogni tanto ci mettiamo tutti quanti insieme
e cantiamo la canzone del nostro paese.

envoyé par Bartleby - 10/1/2012 - 12:09


E bellissima soprattutto perchè io sono di quel Paese Boves!!!!!!!!!!!

elisa - 10/6/2013 - 12:53


Col titolo "Nui auti ad Boves" potete ascoltare le ultime due strofe nell'LP "Con la Guerriglia" della serie Dischi del Sole.

gianfranco - 15/12/2014 - 19:11


nella traduzione nate et boves significa noi di boves e non nati a boves

giancarlo - 17/6/2016 - 19:19


E c'hai ragione, Giancarlo, che piemontuso che sugnu!

Bisogna che gli Admins correggano titolo e ritornello (x2)...

Grazie! Ciao.

B.B. - 17/6/2016 - 21:59


In che anno è stato scritto e da chi?

Nildo - 21/11/2020 - 14:17


Caro Nildo,

in introduzione a suo tempo scrissi: "Canzone registrata negli anni 70 quando la corale di Boves era diretta dal Maestro Pierino Vallauri, ‎che forse ne è proprio l’autore.‎"

Più precisamente, il disco da cui la canzone è tratta, "Acqua passa'", fu pubblicato nel 1970 dalla Vedette Records (VFL 10812)



L'autore, come dicevo, dovrebbe essere proprio lo stesso Pierino Vallauri. A conferma, leggo in Rete che il figlio del Maestro, Mario Vallauri, un paio di anni fa ha pubblicato un cd intitolato «Con un vestito nuovo», contenente i brani scritti dal padre, "cantautore e musicista, fondatore e direttore della Corale Bovesana, poeta e autore di brani che hanno raccontato la vita popolare della Boves di un tempo."

Spero di esserti stato utile.

B.B. - 21/11/2020 - 16:02


Devo correggermi sull'autore.
Su Discogs ci sono le immagini del disco, e la canzone è correttamente attribuita a Mario Tosello.
Mario Tosello deve essere stato un cittadino illustre, che a Boves ha anche una via dedicata...


Nate ‘d Boves, come recentemente interpretata, in pieno lockdown covidesco, dalla Banda Silvio Pellico di Boves, diretta dal Maestro Guglielmina Rossi.

B.B. - 21/11/2020 - 16:50


Dalla biografia della Banda musicale Silvio Pellico, detta "La Rumorosa":

Il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione, Mario Tosello radunò tutti i musicanti e li invitò a suonare per le vie e le piazze di Boves: nacque così la “Banda della Famija Bovesana” e, in quell'occasione, Tosello compose le parole e la musica della canzone “Nate' d Böves” (“Noi di Boves”) che diventerà l'inno bovesano, suonato e cantato tutt'oggi durante i concerti e le feste.

B.B. - 21/11/2020 - 16:55


E così, a quanto pare, la canzone sarebbe anche precisamente databile al 1945 (e non agli anni 70).

Prego quindi gli Admins si aggiungere in capo all'introduzione data e autore.

Grazie, soprattutto a Nildo che col suo intervento mi ha dato modo di approfondire e correggere.

B.B. - 21/11/2020 - 17:17


Riguardo alle stragi di Boves si leggano le relative schede:
19.09.1943 e 31.12.1943

Dq82 - 21/11/2020 - 19:05




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