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Stornello No Tav

Francesco
Langue: italien



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Da :Carta-Campagne Ambiente


Ciao redazione!
Nel corso dei mesi finali del 2005 ho potuto seguire,
anche da vicino sebbene meno di quanto avrei voluto, gli avvenimenti della Valsusa. Salendo in treno a Venaus per capodanno, ed in parte completandolo in seguito, ho scritto uno stornello che vi propongo (in allegato) per metterlo tra i messaggi, o tra le lettere, o dove lo ritenete opportuno, della sezione Campagna No Tav.
Buon proseguimento
Francesco
Scritto (in parte) in treno verso Susa il 31/12/05

Negli austeri palazzi delle banche
col patrocinio di Mercedes Bresso
di potenti si tiene un gran consesso
lo scopo è di spartirsi le palanche.
Ministro Lunardi attacca ora forte:
< scaviamo un bel tunnel da Susa alla Francia
stia calmo, Bersani, per voi lauta mancia
se voi e 'l sindacato coprite le spalle>>
così si prepara di Venaus la sorte.
< ho qui degli studi, autorevoli fonti
uranio ed amianto stanno tra quei monti
vi sarà gran danno alla popolazione!>>
< l'ateneo di Arcore afferma il contrario,
ma poi che m'importa d'amianto e d'uranio:
si troverà loro tra i monti una fossa...
Ed or, sfaccendato, la prego di andare
che qui, come vede, s'ha da lavorare
definiam signori le condizioni
per metterci in tasca svariati milioni!>>
Suona la grancassa, s'invoca l'Europa,
dichiaran solenni Regione e Provincia:
con la linea TAV progresso assicurato
il Piemonte non deve restare isolato...
Ma il popol di valle comincia a parlare,
ascoltano il grido silente dei boschi
con terrore pensano a quei giorni foschi
decidon che il TAV non s'ha proprio da fare.
E salgono i vecchi, salgono i bambini
presidian Venaus, Bruzolo e Borgone
si muovon compatti questi valsusini
campeggia il NO TAV da ogni balcone.
E s'innalza un grido fino alla pianura:
E' solo l'inizio e sempre sarà dura!!
E passa l'estate, ritardan gli scavi
Lunardi e la Bresso si guardan severi
Pisanu consiglia: su i carabinieri
non saremo noi a passare da ignavi!
E salgon di notte, salgon dal sentiero
la montagna li ama ed aiuta i vallivi
persin la madonna del Rocciamelone
ferma quel giorno dei birri lo squadrone
che tornan di notte, come ladri furtivi
partono dunque a trivellare a Mompantero...

Nel cuor di Venaus di trincea vi è una guerra
da una settimana il presidio resiste
si mangia e si canta, non passan le ruspe
pronte allo scavo nel ventre della terra.
L'attacco si compie quel sei di dicembre
gli sbirri vigliacchi sorprendon nel sonno
nasi ed ossa rotte, colpi nelle membra
presidio sfasciato e tutto il suo contorno!
La valle indignata s'assesta e reagisce
sostegno proviene anche da Fo e da Grillo
c'è chi piange lacrime di coccodrillo
la rabbia ci sprona, la lotta s'inasprisce.
E due giorni dopo non poche migliaia
una fresca ventata rivoluzionaria
con la polizia che chinava la testa
ci siamo ripresi quei campi: ora è festa!
E s'innalza un grido fino alla pianura:
E' solo l'inizio e sempre sarà dura!!
Negli alti palazzi monta la paura
se cresce negli uomini il convincimento
che il re si mostra nudo e svela la natura
di un potere che avanza coi caschi e col cemento.
E l'anno che inizia è per noi forte prova
ma cresce la voglia d'una società nuova
dal TAV si comincia, non abbiam confini
attenti, potenti, vi stiamo vicini.
E s'innalza un grido fino alla pianura:
E' solo l'inizio e sempre sarà dura!!

envoyé par adriana - 20/5/2006 - 09:18




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