Language   

Only to Be Expected

Donovan
Language: English


Donovan

List of versions


Related Songs

In galera li panettieri
(Nuova Compagnia di Canto Popolare)
Do You Hear Me Now?‎
(Bert Jansch)
She Moved Through the Fair
(GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG)


‎‎[1980]‎
Album “Neutronica”‎

Donovan-Neutronica

‎“Ragazzi e ragazze in ogni angolo della terra anche in questo momento hanno fame, e protestano ‎perché il cibo viene bruciato per gli interessi della banche e le tasse vengono aumentate per ‎comprare missili e carri armati…”‎

NO F35!‎



E aerei, aggiungo io. ‎
Infatti, Monti e quelli che hanno le mani in pasta (In galera li panettieri e pure li puttanieri!) e pure quel retore ‎di Napolitano ci chiedono sacrifici, ci tartassano, annunciano ogni giorno nuove misure lacrime e ‎sangue e nel frattempo, oltre a rifinanziare le missioni di “peacekeeping/warmaking” in giro per il ‎globo, si apprestano a comprare 131 cacciabombardieri F35 al prezzo ‎totale di oltre 15 miliardi ‎di Euro!!!‎

In galera pure li guerrafondari peracottari!‎
All-time low the weatherman said
I don't need him to tell me that I know
There's a heavy pressure building
And over all the earth I feel it grow.

It's only to be expected
When we poison the water, when we poison the air
Only to be expected
When we communicate hate everywhere
Only to be expected
When we're way out of sync with Nature's way
We're only interested if it pay.

Boys and girls in every land
Go hungry even now, in lines they stand
Food is burnt to balance banks
And taxes go to buy missiles and tanks.

It's only to be expected
When we poison the water, when we poison the air
Only to be expected
When we communicate hate everywhere
Only to be expected
When we're way out of sync with Nature's way
We're only interested if it pay.

Only to be expected
When we poison the water, when we poison the air
Only to be expected
When we communicate hate everywhere
Only to be expected
When we're way out of sync with Nature's way.

Only to be expected
When we poison the water, when we poison the air
Only to be expected
When we communicate hate everywhere
Only to be expected...‎

Contributed by Bartleby - 2012/1/3 - 13:42


adriana - 2012/1/3 - 14:36


Un mese di mobilitazione per dire NO ai caccia F-35

taglia le ali alle armi


Il mese di Febbraio 2012 sarà caratterizzato dalle azioni della campagna che culmineranno con una manifestazione a Roma di “consegna delle firme” al Governo
Fonte: Campagna "Taglia le ali alle armi" - 24 gennaio 2012

Dal 7 febbraio associazioni e gruppi locali si attiveranno a sostegno della campagna "Taglia le ali alle armi" promossa da Sbilanciamoci!, Tavola della Pace e Rete Italiana per il Disarmo con il sostegno di Unimondo, GrilloNews e Science for Peace per chiedere al nostro Governo di non procedere all'acquisto di 131 caccia bombardieri Joint Strike Fighter F-35.

La data di inizio di questa nuova fase della campagna, che è attiva del 2009 e già ha raccolto oltre 45.000 adesioni, non è scelta a caso: "In quello stesso giorno nel 2007 il sottosegretario Forcieri firmava l'accordo per la partecipazione alla seconda fase del programma - sottolinea Francesco Vignarca coordinatore di Rete Disarmo - in cui si mettevano le basi anche per il successivo acquisto. Ma senza prevedere, come recentemente è stato dimostrato, alcuna penale prima della firma di un nuovo contratto: qualcosa che non è mai avvenuto e che ci permetterebbe ancora un dietro-front"

Proprio quanto chiedono le realtà promotrici della campagna, che sottolineano gli enormi costi che avrebbe per il nostro paese una tale decisione (almeno 15 miliardi per l'acquisto e circa il triplo considerando anche il successivo ma Taglia le ali alle armi ntenimento) in una fase di crisi economica che impone grossi sacrifici a tutti gli italiani.

“In un momento di grave crisi per tutto il Paese troviamo fuori luogo che il Ministro-Ammiraglio Di Paola nei suoi monologhi televisivi continui imperterrito a difendere l’F-35, promettendo al massimo qualche sforbiciata – precisa a riguardo Massimo Paolicelli della Rete Italiana per il Disarmo - Parlare di un programma di elevato valore operativo, tecnologico e industriale vuol dire non tenere in considerazione i rilievi negativi dello stesso Pentagono ed i ripensamenti di molti paesi partner nel progetto”. Sono infatti diverse che denunciano il continuo lievitare dei costi a causa dei tempi di sviluppo e produzione che si allungano per mettere mano ai forti deficit qualitativi dell’aereo. Chi oggi dovesse firmare il contratto per l’acquisto dell’F-35 si assume la forte responsabilità di gettare al vento ingenti somme di denaro pubblico. “Che motivo abbiamo per farlo? Per la velleità di alcuni Generali di spacciare l'Italia per media potenza militare industriale, violando palesemente il dettato della nostra Costituzione”, conclude Paolicelli.

La campagna “Taglia le ali alle armi” è disponibile in qualunque sede ad un confronto con il Ministro Di Paola e i funzionari del Ministero della Difesa sui dati e sulle prospettive del programma F-35

Gli stessi soldi stanziati per i caccia potrebbero essere impiegati in mille altri modi più utili sia economicamente che socialmente. “Con i 15 miliardi da spendere per gli F-35 potremmo costruire 45mila asili nido pubblici, creando oltre 200mila posti di lavoro – sottolinea Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci! - oppure mettere in sicurezza le oltre 13mila scuole italiane che non rispettano le norme antisismiche e quelle antincendio”; anche in questo caso il risultato sarebbe positivo anche sul fronte economico con nuove opportunità per moltissime imprese e decine di migliaia di posti di lavoro creati.

Le giornate di sostegno alla campagna (che si annunciano numerose e creative) culmineranno poi nella data del 25 febbraio, scelta come giornata delle "100 piazze d'Italia contro i caccia F-35".

“Il primo obiettivo di questa nuova mobilitazione è spingere il Parlamento e ogni singolo parlamentare a discutere in modo aperto e trasparente sugli F-35. L'appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi dello scorso 25 settembre non deve cadere nel vuoto – ricorda Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace - Il Parlamento deve impedire innanzitutto che si crei il fatto compiuto. L'Italia non può permettersi oggi di impegnare ulteriori 15 miliardi di euro, oltre ai quasi 3 già spesi, per l'acquisto e il mantenimento di questi bombardieri, senza che ci sia un chiaro e onesto dibattito pubblico sulle esigenze e le priorità a cui dobbiamo rispondere”.

In maniera simbolica l'avvio della mobilitazione è stato dato nel fine settimana a Verona, dal palco che ha ospitato la festa per il 50° anniversario del Movimento Nonviolento. "La costruzione di un avvenire di nonviolenza parte anche da scelte concrete di disarmo e riduzione delle spese militari - sottolinea Mao Valpiana presidente dell'associazione fondata da Aldo Capitini - ed è quindi naturale che chi lavora quotidianamente in questa prospettiva di costruzione della pace sia tra i primi a muoversi contro questo mastodontico progetto d'armamento costosissimo, contrario allo spirito della nostra Costituzione e forse anche inutile militarmente".

L'invito che la campagna lancia a tutti i gruppi locali impegnati su questi temi è quindi quello di organizzare momenti di informazione e raccolta firme, cercando anche di coinvolgere gli Enti Locali nell'approvazione di una mozione di sostegno alla mobilitazione.

Fonte: Rete Italiana per il Disarmo

Bartleby - 2012/2/19 - 23:22


Video chock! L'Italia in crisi compra cacciabombardieri per 20 MILIARDI!!!

Bartleby - 2012/2/19 - 23:25




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org