MANNOIA:
Non è un film
quello che scorre intorno
che vediamo ogni ogni giorno
che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse
le persone disperse sospese
e diverse tra noi e lo sfondo,
e il resto del mondo
che attraversa il confine
ma il confine è rotondo
si sposta man mano che muoviamo lo sguardo
ci sembra lontano
perché siamo in ritardo,
perenne, costante,
ne basta un istante,
a un passo dal centro
è già troppo distante,
a un passo dal mare
è già troppo battaglia,
ad un passo da qui era tutta campagna.
Oggi tutto è diverso una vita mai vista
questo qui non è un film e non sei protagonista,
puoi chiamare lo stop ma non sei il regista
ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista
NATTY FRED: [aprite le frontiere...]
MANNOIA:
questo non è un film e le nostre belle case
non corrono il pericolo di essere invase,
non è un armata aliena sbarcata sulla terra,
non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra,
son solamente uomini che varcano i confini,
uomini con donne vecchi con bambini,
poveri con poveri che scappan dalla fame
gli uni sopra gli altri per intere settimane
come in carri bestiame in un viaggio nel deserto
rincorrono una via in balia dell'incerto
per rimanere liberi costretti a farsi schiavi
stipati nelle stive di disastronavi
come i nostri avi contro i mostri
e i draghi in un viaggio nell'inferno
che prenoti e paghi sopravvivi o neghi
questo il confine perché non è un film
non c'è lieto fine
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FRED: [Vivevo felice nella mia terra non avevo bisogno di niente e di nessuno...]
FRANKY HI-NRG:
questo sembra un film di quelli terrificanti
dalla Transilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da Santo Domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle Filippine colf pure dal Bangladesh
dalla Bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede noi siamo i mostri
loro la pietanza noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
ma pronti a lamentarci per la puzza della varia umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre,
scegli da che parte stare.
NATTY FRED: [un tempo ti sei fatto grande davanti ai miei occhi
mentre io diventavo sempre più piccolo
sono diventato la tua proprietà
la nostra diversità non può innalzare un mura tra noi
ora sono io che voglio venire da te
ho la consapevolezza che sfidare il mare mi potrà portare alla morte
ma il desiderio di guadagnarmi un domani migliore mi costringe a rischiare la vita
aprite le frontiere]
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FREDDY: [Aprite le frontiere...]
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FREDDY: [Aprite le frontiere...]
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FREDDY: [Aprite le frontiere...]
Non è un film
quello che scorre intorno
che vediamo ogni ogni giorno
che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse
le persone disperse sospese
e diverse tra noi e lo sfondo,
e il resto del mondo
che attraversa il confine
ma il confine è rotondo
si sposta man mano che muoviamo lo sguardo
ci sembra lontano
perché siamo in ritardo,
perenne, costante,
ne basta un istante,
a un passo dal centro
è già troppo distante,
a un passo dal mare
è già troppo battaglia,
ad un passo da qui era tutta campagna.
Oggi tutto è diverso una vita mai vista
questo qui non è un film e non sei protagonista,
puoi chiamare lo stop ma non sei il regista
ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista
NATTY FRED: [aprite le frontiere...]
MANNOIA:
questo non è un film e le nostre belle case
non corrono il pericolo di essere invase,
non è un armata aliena sbarcata sulla terra,
non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra,
son solamente uomini che varcano i confini,
uomini con donne vecchi con bambini,
poveri con poveri che scappan dalla fame
gli uni sopra gli altri per intere settimane
come in carri bestiame in un viaggio nel deserto
rincorrono una via in balia dell'incerto
per rimanere liberi costretti a farsi schiavi
stipati nelle stive di disastronavi
come i nostri avi contro i mostri
e i draghi in un viaggio nell'inferno
che prenoti e paghi sopravvivi o neghi
questo il confine perché non è un film
non c'è lieto fine
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FRED: [Vivevo felice nella mia terra non avevo bisogno di niente e di nessuno...]
FRANKY HI-NRG:
questo sembra un film di quelli terrificanti
dalla Transilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da Santo Domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle Filippine colf pure dal Bangladesh
dalla Bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede noi siamo i mostri
loro la pietanza noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
ma pronti a lamentarci per la puzza della varia umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre,
scegli da che parte stare.
NATTY FRED: [un tempo ti sei fatto grande davanti ai miei occhi
mentre io diventavo sempre più piccolo
sono diventato la tua proprietà
la nostra diversità non può innalzare un mura tra noi
ora sono io che voglio venire da te
ho la consapevolezza che sfidare il mare mi potrà portare alla morte
ma il desiderio di guadagnarmi un domani migliore mi costringe a rischiare la vita
aprite le frontiere]
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FREDDY: [Aprite le frontiere...]
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FREDDY: [Aprite le frontiere...]
INSIEME:
scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare
NATTY FREDDY: [Aprite le frontiere...]
Contributed by DonQuijote82 - 2011/12/27 - 18:32
Language: French
Traduzione francese da dormirajamais.org
Les fragments entre crochets sont chantés en wolof. Traduit de l’italien par Olivier Favier.
Les fragments entre crochets sont chantés en wolof. Traduit de l’italien par Olivier Favier.
CECI N’EST PAS UN FILM
MANNOIA:
Ceci n’est pas un film
ce qui ce passe autour de nous
que nous voyons chaque jour
que nous parcourons en détournant les yeux.
Ce n’est pas un film et ce ne sont pas des figurants
les personnes différentes suspendues disparues
entre nous et le décor
et le reste du monde
qui traversent la frontière
mais la frontière est ronde
et se déplace au fur et à mesure que nous bougeons les yeux
il nous semble loin parce que nous sommes en retard,
éternels, constants,
il suffit d’un instant,
à un pas du centre c’est déjà trop loin,
à un pas de la mer c’est déjà trop la montagne,
à un pas d’ici c’était partout la campagne.
Aujourd’hui tout est différent
une vie jamais vue
ceci n’est pas un film
et tu n’es pas le héros
tu peux dire coupez
mais tu n’es pas le réalisateur
tu peux te croire au sommet
mais tu es en bas de la liste
NATTY FRED:
[ouvrez les frontières…]
MANNOIA:
Ceci n’est pas un film et nos belles maisons
ne courent pas le danger d’être envahies,
ce n’est pas une armée étrangère débarquée sur la terre,
ce ne sont pas des extraterrestres qui nous déclarent la guerre,
ce sont seulement des hommes qui franchissent les frontières,
des hommes avec des femmes des vieux avec des enfants,
des pauvres avec des pauvres qui fuient la faim
les uns sur les autres pendant des semaines entières,
comme dans des wagons à bétail à travers le désert
ils poursuivent une route à la merci des aléas
pour rester libres
obligés de se faire esclaves
serrés dans les cales de péris-soires
comme nos ancêtres
contre monstres et dragons
un voyage pour l’enfer
que tu réserves et tu paies
tu survis ou tu te noies
c’est ça la frontière
parce que ce n’est pas un film
il n’y a pas de happy end
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
FRANKY HI-NRG:
cela ressemble à un film de ceux qui font peur
de la Transylvanie n’arrivent pas des vampires mais des auxiliaires de vie,
à Saint-Domingue on ne vole pas des zombies,
mais des gamines condamnées à quelqu’un qui les baise
des Philippines des bonnes mais aussi du Bangladesh
de la Biélorussie juste de la viande à lap dance
ils s’enfuient pour satisfaire nos vices et nos caprices
ils sont les proies et nous sommes les monstres
eux la pitance et nous les convives
et s’ils sont les restes nous sommes pires que des porcs
prêts à dévorer jusqu’à satiété
prêts à se plaindre pour la puanteur de l’humanité avariée
qui nous arrive, nous secourt, nous nourrit
ceci n’est pas un film mais tu verras que ça en devient un
fais attention et tiens-toi prêt parce qu’au moment de tourner les bons gagnent toujours,
choisis de quel côté tu veux être.
NATTY FREDDY:
[autrefois tu t’es fait grand devant mes yeux
tandis que je devenais toujours plus petit
je suis devenu ta propriété
notre différence ne peut élever un mur entre nous
maintenant c’est moi qui veux venir chez toi
j’ai conscience que défier la mer pourra m’apporter la mort
mais le désir de gagner un lendemain meilleur m’oblige à risquer ma vie
ouvrez les frontières]
ENSEMBLE:
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de celui qui repousse,
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de la mer
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
ENSEMBLE:
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de la mer
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
ENSEMBLE:
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de la mer
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
MANNOIA:
Ceci n’est pas un film
ce qui ce passe autour de nous
que nous voyons chaque jour
que nous parcourons en détournant les yeux.
Ce n’est pas un film et ce ne sont pas des figurants
les personnes différentes suspendues disparues
entre nous et le décor
et le reste du monde
qui traversent la frontière
mais la frontière est ronde
et se déplace au fur et à mesure que nous bougeons les yeux
il nous semble loin parce que nous sommes en retard,
éternels, constants,
il suffit d’un instant,
à un pas du centre c’est déjà trop loin,
à un pas de la mer c’est déjà trop la montagne,
à un pas d’ici c’était partout la campagne.
Aujourd’hui tout est différent
une vie jamais vue
ceci n’est pas un film
et tu n’es pas le héros
tu peux dire coupez
mais tu n’es pas le réalisateur
tu peux te croire au sommet
mais tu es en bas de la liste
NATTY FRED:
[ouvrez les frontières…]
MANNOIA:
Ceci n’est pas un film et nos belles maisons
ne courent pas le danger d’être envahies,
ce n’est pas une armée étrangère débarquée sur la terre,
ce ne sont pas des extraterrestres qui nous déclarent la guerre,
ce sont seulement des hommes qui franchissent les frontières,
des hommes avec des femmes des vieux avec des enfants,
des pauvres avec des pauvres qui fuient la faim
les uns sur les autres pendant des semaines entières,
comme dans des wagons à bétail à travers le désert
ils poursuivent une route à la merci des aléas
pour rester libres
obligés de se faire esclaves
serrés dans les cales de péris-soires
comme nos ancêtres
contre monstres et dragons
un voyage pour l’enfer
que tu réserves et tu paies
tu survis ou tu te noies
c’est ça la frontière
parce que ce n’est pas un film
il n’y a pas de happy end
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
FRANKY HI-NRG:
cela ressemble à un film de ceux qui font peur
de la Transylvanie n’arrivent pas des vampires mais des auxiliaires de vie,
à Saint-Domingue on ne vole pas des zombies,
mais des gamines condamnées à quelqu’un qui les baise
des Philippines des bonnes mais aussi du Bangladesh
de la Biélorussie juste de la viande à lap dance
ils s’enfuient pour satisfaire nos vices et nos caprices
ils sont les proies et nous sommes les monstres
eux la pitance et nous les convives
et s’ils sont les restes nous sommes pires que des porcs
prêts à dévorer jusqu’à satiété
prêts à se plaindre pour la puanteur de l’humanité avariée
qui nous arrive, nous secourt, nous nourrit
ceci n’est pas un film mais tu verras que ça en devient un
fais attention et tiens-toi prêt parce qu’au moment de tourner les bons gagnent toujours,
choisis de quel côté tu veux être.
NATTY FREDDY:
[autrefois tu t’es fait grand devant mes yeux
tandis que je devenais toujours plus petit
je suis devenu ta propriété
notre différence ne peut élever un mur entre nous
maintenant c’est moi qui veux venir chez toi
j’ai conscience que défier la mer pourra m’apporter la mort
mais le désir de gagner un lendemain meilleur m’oblige à risquer ma vie
ouvrez les frontières]
ENSEMBLE:
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de celui qui repousse,
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de la mer
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
ENSEMBLE:
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de la mer
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
ENSEMBLE:
choisis de quel côté tu veux être,
du côté de la mer
NATTY FRED:
[Je vivais heureux sur ma terre et je n’avais besoin de rien ni de personne…]
Contributed by dq82 - 2015/12/8 - 15:03
Language: English
Traduzione inglese
IT'S NOT A MOVIE
MANNOIA:
It's not a movie
what flows around
that we see every day
that we turn away by looking away.
It's not a movie and there are no extras
missing persons suspended
and different between us and the background,
and the rest of the world
crossing the border
but the border is round
it moves as we move our gaze
it seems far away
because we are late,
perennial, constant,
just a moment,
one step away from the centre
it's already too far,
a step away from the sea
it's already too much battle,
one step away from here was all countryside.
Today everything is different, a life never seen before
this here is not a movie and you are not the protagonist,
you can call a stop but you are not the director
you may believe yourself at the top but you are at the bottom of the list
NATTY FRED: [open the borders...]
MANNOIA:
this is not a movie and our beautiful houses
do not run the risk of being invaded,
it is not an alien armada landed on earth,
they are not extraterrestrials who declare war on us,
they are only men who cross borders,
men with women, old people with children,
poor with poor who run away from hunger
on top of each other for weeks on end
as in cattle cars on a desert journey
they chase a path at the mercy of the uncertain
to remain free forced to become slaves
crammed into the holds of wrecking ships
like our ancestors against monsters
and the dragons on a journey through hell
you book and pay survive or deny
this is the border because it is not a film
there is no happy ending
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FRED: [I lived happily in my land, I didn't need anything or anyone...]
FRANKY HI-NRG:
this looks like a terrifying movie
from Transylvania vampires do not come but carers,
from Santo Domingo not refugees or zombies,
but girls condemned to someone who fucks them
from Philippines maid also from Bangladesh
from Belarus only lap dance meat
they run away to satisfy our vices and whims
they are the prey we are the monsters
they the dish we the diners
and if they are leftovers we are worse than pigs
ready to devour their fill
but ready to complain about the stench of various humanity
that we need, help us, sustain us
this is not a movie but you will see that it becomes one
you be careful and be ready that when it comes to turning the good ones always win,
choose your side.
NATTY FRED: [You once made yourself great in front of my eyes
while I was getting smaller and smaller
I have become your property
our diversity cannot build a wall between us
Now it's me who wants to come to you
I am aware that challenging the sea will lead me to death
but the desire to earn a better tomorrow forces me to risk my life
open the borders]
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FREDDY: [Open the borders...]
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FREDDY: [Open the borders...]
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FREDDY: [Open the borders...]
MANNOIA:
It's not a movie
what flows around
that we see every day
that we turn away by looking away.
It's not a movie and there are no extras
missing persons suspended
and different between us and the background,
and the rest of the world
crossing the border
but the border is round
it moves as we move our gaze
it seems far away
because we are late,
perennial, constant,
just a moment,
one step away from the centre
it's already too far,
a step away from the sea
it's already too much battle,
one step away from here was all countryside.
Today everything is different, a life never seen before
this here is not a movie and you are not the protagonist,
you can call a stop but you are not the director
you may believe yourself at the top but you are at the bottom of the list
NATTY FRED: [open the borders...]
MANNOIA:
this is not a movie and our beautiful houses
do not run the risk of being invaded,
it is not an alien armada landed on earth,
they are not extraterrestrials who declare war on us,
they are only men who cross borders,
men with women, old people with children,
poor with poor who run away from hunger
on top of each other for weeks on end
as in cattle cars on a desert journey
they chase a path at the mercy of the uncertain
to remain free forced to become slaves
crammed into the holds of wrecking ships
like our ancestors against monsters
and the dragons on a journey through hell
you book and pay survive or deny
this is the border because it is not a film
there is no happy ending
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FRED: [I lived happily in my land, I didn't need anything or anyone...]
FRANKY HI-NRG:
this looks like a terrifying movie
from Transylvania vampires do not come but carers,
from Santo Domingo not refugees or zombies,
but girls condemned to someone who fucks them
from Philippines maid also from Bangladesh
from Belarus only lap dance meat
they run away to satisfy our vices and whims
they are the prey we are the monsters
they the dish we the diners
and if they are leftovers we are worse than pigs
ready to devour their fill
but ready to complain about the stench of various humanity
that we need, help us, sustain us
this is not a movie but you will see that it becomes one
you be careful and be ready that when it comes to turning the good ones always win,
choose your side.
NATTY FRED: [You once made yourself great in front of my eyes
while I was getting smaller and smaller
I have become your property
our diversity cannot build a wall between us
Now it's me who wants to come to you
I am aware that challenging the sea will lead me to death
but the desire to earn a better tomorrow forces me to risk my life
open the borders]
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FREDDY: [Open the borders...]
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FREDDY: [Open the borders...]
TOGETHER:
choose which side you're on,
on the pusher's side,
choose which side you're on,
from the sea side
NATTY FREDDY: [Open the borders...]
Fiorella Mannoia vince "Voci per la libertà 2012"
Il brano "Non è un film", scritto e interpretato con Frankie Hi Nrg vince il Premio Amnesty
Premiazione il 22 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) nel corso del Festival che inizierà il 19 luglio
21/04 - “Non è un film”, la canzone di Fiorella Mannoia interpretata con Frankie HI-NRG, è il vincitore della decima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
Gli altri brani in concorso erano “Sono cool questi Rom” di Assalti frontali, “Un paese cortigiano” di Bandabardò, “L’impiccata” di Cesare Basile, “Non siete Stato voi” di Caparezza, “Brigantessa” di Teresa De Sio, “La donna di plastica” di Simona Molinari, “Fuori controllo” dei Negrita, “Crudo” di Susanna Parigi e “Io danzo” di Jovanotti.
Nelle scorse edizioni il premio era stato assegnato a “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli e “Genova brucia” di Simone Cristicchi.
Fiorella Mannoia verrà premiata sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 22 luglio nel corso della serata finale della XV edizione di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty, festival che inizierà il 19 luglio.
“Ho sempre appoggiato le cause promosse da Amnesty International e ricevere questo premio mi onora” - ha dichiarato Fiorella Mannoia. “Quando ho contattato Frankie per questo mio ultimo progetto intitolato ‘Sud’ gli ho fatto una richiesta ben precisa, volevo toccasse il tema dell'immigrazione, ne parlammo e ci siamo scambiati le nostre idee. Concordavamo sul fatto che stiamo vivendo un momento storico molto delicato, in cui una parte del Paese, non tutto per fortuna, si lascia influenzare dal terrorismo delle parole (non meno pericoloso del terrorismo delle armi), di una parte della politica che per meri fini di propaganda elettorale usa gli immigrati, non avendo altri argomenti, per diffondere l'antico germe dell'odio razziale, mettendo in pratica l'antica tattica del ‘divide et impera’, dimenticando (o meglio, facendo finta di dimenticare) che tutto il benessere dell'occidente poggia sulle spalle di interi paesi del Sud del mondo, Africa in testa, saccheggiati da una politica predatoria della quale tutti i governi sono responsabili”
“L'Europa, gli Stati Uniti e ora anche la Cina” – ha proseguito Fiorella Mannoia - “si spartiscono, oggi come ieri, le risorse di interi popoli, derubandoli indisturbati di tutte le materie prime, cibo compreso. Tutti intenti a ‘divorare a sazietà ma pronti lamentarsi della puzza della varia umanità che ci occorre, ci soccorre e ci sostenta’. Ma di questi argomenti naturalmente la politica non parla. Sapevo che Frankie sarebbe andato al cuore del problema in maniera diretta, come lui sa fare, e non mi sbagliavo, ha scritto quello che io stessa avrei voluto dire e lo ha fatto molto meglio di quanto avrei saputo fare io stessa. Grazie Amnesty...di cuore."
“Scegli da che parte stare: questo appello a chi ascolta il brano ‘Non è un film’ riassume in parole semplici e incisive tutte le campagne di Amnesty International”- ha affermato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. “Una grande artista, Fiorella Mannoia, ha scelto di stare dalla parte di chi vede violati i suoi diritti umani, con una canzone essenziale ed efficace che va direttamente al cuore di una società nella quale tutte le informazioni sono disponibili e tutto il mondo è interconnesso, ma la grande maggioranza delle persone non si sente coinvolta in quello che è responsabilità di tutti”.
“Questo brano racconta la fuga di chi spera di salvarsi da persecuzione e sofferenza attraversando il Mediterraneo a bordo di un’imbarcazione precaria” – ha aggiunto Christine Weise. “È la vita vera di giovani cittadini africani che cercano umanità e protezione e trovano spesso razzismo e propaganda. I 1500 morti del 2011, annegati in mare sulla via verso l’Europa, non sono un film, sono veri anche loro. E sono vere le migliaia di vittime della tratta sulle strade italiane, costrette alla prostituzione e accolte come ‘carne fresca’ da clienti che chiudono gli occhi davanti alla propria complicità nel mercato delle schiave. Con grande gioia Amnesty International conferisce il Premio Amnesty Italia 2012 a Fiorella Mannoia, che ringraziamo di aver scelto di stare dalla parte dei diritti umani e di comunicare questa scelta tramite la sua musica”.
http://www.bielle.org/2012/news/0421Ma...
Il brano "Non è un film", scritto e interpretato con Frankie Hi Nrg vince il Premio Amnesty
Premiazione il 22 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) nel corso del Festival che inizierà il 19 luglio
21/04 - “Non è un film”, la canzone di Fiorella Mannoia interpretata con Frankie HI-NRG, è il vincitore della decima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
Gli altri brani in concorso erano “Sono cool questi Rom” di Assalti frontali, “Un paese cortigiano” di Bandabardò, “L’impiccata” di Cesare Basile, “Non siete Stato voi” di Caparezza, “Brigantessa” di Teresa De Sio, “La donna di plastica” di Simona Molinari, “Fuori controllo” dei Negrita, “Crudo” di Susanna Parigi e “Io danzo” di Jovanotti.
Nelle scorse edizioni il premio era stato assegnato a “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli e “Genova brucia” di Simone Cristicchi.
Fiorella Mannoia verrà premiata sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 22 luglio nel corso della serata finale della XV edizione di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty, festival che inizierà il 19 luglio.
“Ho sempre appoggiato le cause promosse da Amnesty International e ricevere questo premio mi onora” - ha dichiarato Fiorella Mannoia. “Quando ho contattato Frankie per questo mio ultimo progetto intitolato ‘Sud’ gli ho fatto una richiesta ben precisa, volevo toccasse il tema dell'immigrazione, ne parlammo e ci siamo scambiati le nostre idee. Concordavamo sul fatto che stiamo vivendo un momento storico molto delicato, in cui una parte del Paese, non tutto per fortuna, si lascia influenzare dal terrorismo delle parole (non meno pericoloso del terrorismo delle armi), di una parte della politica che per meri fini di propaganda elettorale usa gli immigrati, non avendo altri argomenti, per diffondere l'antico germe dell'odio razziale, mettendo in pratica l'antica tattica del ‘divide et impera’, dimenticando (o meglio, facendo finta di dimenticare) che tutto il benessere dell'occidente poggia sulle spalle di interi paesi del Sud del mondo, Africa in testa, saccheggiati da una politica predatoria della quale tutti i governi sono responsabili”
“L'Europa, gli Stati Uniti e ora anche la Cina” – ha proseguito Fiorella Mannoia - “si spartiscono, oggi come ieri, le risorse di interi popoli, derubandoli indisturbati di tutte le materie prime, cibo compreso. Tutti intenti a ‘divorare a sazietà ma pronti lamentarsi della puzza della varia umanità che ci occorre, ci soccorre e ci sostenta’. Ma di questi argomenti naturalmente la politica non parla. Sapevo che Frankie sarebbe andato al cuore del problema in maniera diretta, come lui sa fare, e non mi sbagliavo, ha scritto quello che io stessa avrei voluto dire e lo ha fatto molto meglio di quanto avrei saputo fare io stessa. Grazie Amnesty...di cuore."
“Scegli da che parte stare: questo appello a chi ascolta il brano ‘Non è un film’ riassume in parole semplici e incisive tutte le campagne di Amnesty International”- ha affermato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. “Una grande artista, Fiorella Mannoia, ha scelto di stare dalla parte di chi vede violati i suoi diritti umani, con una canzone essenziale ed efficace che va direttamente al cuore di una società nella quale tutte le informazioni sono disponibili e tutto il mondo è interconnesso, ma la grande maggioranza delle persone non si sente coinvolta in quello che è responsabilità di tutti”.
“Questo brano racconta la fuga di chi spera di salvarsi da persecuzione e sofferenza attraversando il Mediterraneo a bordo di un’imbarcazione precaria” – ha aggiunto Christine Weise. “È la vita vera di giovani cittadini africani che cercano umanità e protezione e trovano spesso razzismo e propaganda. I 1500 morti del 2011, annegati in mare sulla via verso l’Europa, non sono un film, sono veri anche loro. E sono vere le migliaia di vittime della tratta sulle strade italiane, costrette alla prostituzione e accolte come ‘carne fresca’ da clienti che chiudono gli occhi davanti alla propria complicità nel mercato delle schiave. Con grande gioia Amnesty International conferisce il Premio Amnesty Italia 2012 a Fiorella Mannoia, che ringraziamo di aver scelto di stare dalla parte dei diritti umani e di comunicare questa scelta tramite la sua musica”.
http://www.bielle.org/2012/news/0421Ma...
DonQuijote82 - 2012/4/22 - 12:09
Il testo: parole-immagini, quasi come un film
Non è un film quello che scorre in torno che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.Non è un film e non sono compoarse le persone disperse sospese e diverse tra noi e lo sfondo, e il resto del mondo che attraversa il confine ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo ci sembra lontano perchè siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, a un passo dal centro è gia troppo distante, a un passo dal mare è gia troppo (battaglia ?), ad un passo da qui era tutta campagna. Oggi tutto è diverso una vita mai vista questo qui non è un film e non sei protagonista, puoi chiamare lo stop ma non sei il regista ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista.
Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena (mandata?) sulla terra, non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, son solamente uomini che varcano i confini, uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame in un viaggio nel deserto rincorrono una via in balia dell'incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi stipati nelle stive di disastronavi come i nostri avi contro i mostri e i draghi in un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi sopravvivi o neghi questo il confine perchè non è un film non c'è lieto fine.
Scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare.
Questo sembra un film di quelli terrificanti / dalla trasilvania non arrivano vampiri ma badanti, / da santo domingo non profughi o zombie, / ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi / dalle filippine ... pure dal bangladesh
dalla bielorussia solo carne da lap dance / scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri / loro son le prede noi siamo i mostri / loro la pietanza noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali / pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza per la ... umanità / che ci occorre, ci soccorre, ci sosttenza / questo non è un film ma vedrai che lo diventa / tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre, scegli da che parte stare.
Scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
http://www.bielle.org/2012/Articoli/Ma...
Non è un film quello che scorre in torno che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.Non è un film e non sono compoarse le persone disperse sospese e diverse tra noi e lo sfondo, e il resto del mondo che attraversa il confine ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo ci sembra lontano perchè siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, a un passo dal centro è gia troppo distante, a un passo dal mare è gia troppo (battaglia ?), ad un passo da qui era tutta campagna. Oggi tutto è diverso una vita mai vista questo qui non è un film e non sei protagonista, puoi chiamare lo stop ma non sei il regista ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista.
Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena (mandata?) sulla terra, non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, son solamente uomini che varcano i confini, uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame in un viaggio nel deserto rincorrono una via in balia dell'incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi stipati nelle stive di disastronavi come i nostri avi contro i mostri e i draghi in un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi sopravvivi o neghi questo il confine perchè non è un film non c'è lieto fine.
Scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare.
Questo sembra un film di quelli terrificanti / dalla trasilvania non arrivano vampiri ma badanti, / da santo domingo non profughi o zombie, / ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi / dalle filippine ... pure dal bangladesh
dalla bielorussia solo carne da lap dance / scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri / loro son le prede noi siamo i mostri / loro la pietanza noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali / pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza per la ... umanità / che ci occorre, ci soccorre, ci sosttenza / questo non è un film ma vedrai che lo diventa / tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre, scegli da che parte stare.
Scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
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DoNQuijote82 - 2012/4/22 - 12:09
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con Natty Fred e Frankie HI-NRG MC
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