I think
the combination
of age
and the greater coming together
is responsible
for the speed
of the passing time.
It's six months now
and i can tell you
truthfully
few periods
in my life
have passed
so quickly.
I
am
in
excellent
physical
and emotional
health.
There are doubtless
subtle
surprises
ahead
but i feel
secure
and ready.
As lovers
will contrast
their emotions
in times
of crisis,
so am i dealing
with my environment.
In the indifferent brutality,
incessant noise,
the experimental chemistry of food,
the ravings of lost hysterical men,
i can act
with clarity
and meaning.
I am deliberate
- sometimes even calculating -
seldom
employing histrionics
except as a test
of the reactions
of others.
I read much,
exercise,
talk to guards and inmates,
feeling for
the inevitable
direction
of my life.
the combination
of age
and the greater coming together
is responsible
for the speed
of the passing time.
It's six months now
and i can tell you
truthfully
few periods
in my life
have passed
so quickly.
I
am
in
excellent
physical
and emotional
health.
There are doubtless
subtle
surprises
ahead
but i feel
secure
and ready.
As lovers
will contrast
their emotions
in times
of crisis,
so am i dealing
with my environment.
In the indifferent brutality,
incessant noise,
the experimental chemistry of food,
the ravings of lost hysterical men,
i can act
with clarity
and meaning.
I am deliberate
- sometimes even calculating -
seldom
employing histrionics
except as a test
of the reactions
of others.
I read much,
exercise,
talk to guards and inmates,
feeling for
the inevitable
direction
of my life.
inviata da Bartleby - 22/12/2011 - 15:45
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Parole di Sam Melville
Musica del compositore minimalista e pianista Frederic Rzewski scritta nel 1972.
Nato Grossman nel 1934 in un sobborgo di New York, in una famiglia disastrata dove dominavano alcool, violenza ed abusi, Sam se ne andò molto presto per conto proprio, scegliendosi il cognome di Melville in onore del suo scrittore preferito. Si guadagnò da vivere con mestieri umili, come il raccatta-birilli nelle sale da bowling, ma poi riprese gli studi e divenne un disegnatore tecnico. Amava la sua professione, ma quando la ditta dove lavorava gli affidò i disegni degli uffici che la Chase Manhattan Bank voleva aprire nel Sudafrica dell’apartheid, Sam Melville si rifiutò e venne licenziato. E’ in quel periodo che si avvicinò ai gruppi della sinistra pacifista e radicale ed è in quell’ambito che Sam Melville maturò la convinzione che bisognava combattere il militarismo e l’imperialismo con la loro stessa arma principale, il terrore. Ispirandosi alle azioni di George P. Metesky, detto “Mad Bomber”, un bombarolo che aveva terrorizzato New York tra gli anni 40 e 50, Sam Melville, a partire dall’estate del 1969, cominciò a piazzare e far saltare cariche esplosive presso alcuni obiettivi mirati, quali uffici governativi, di grosse compagnie (come la United Fruit Company, la Standard Oil, la General Motors) e di banche. Avvertiva sempre prima dell’esplosione e aveva cura di operare nelle ore notturne, ma comunque il 20 agosto 1969 furono 20 le persone ferite dalla dinamite che Melville aveva piazzato presso il Marine Midland Building a Broadway.
Catturato alla fine del 1969 grazie all’opera di un agente infiltrato, fu condannato a 18 anni di carcere.
Nel 1971 fu tra i leader e portavoce dei detenuti in rivolta nella prigione di Attica e fu anche tra i 39 uccisi (29 prigionieri e 10 ostaggi) quando i reparti antisommossa irrupero nel carcere sparando all’impazzata.
Nel 1972 il compositore Frederic Rzewski mise in musica il testo che segue, una lettera di Sam Melville mentre si trovava detenuto ad Attica. Trattandosi di una composizione minimalista, sicchè dopo ogni nuova strofa vengono ripetute tutte le precedenti, mi sono limitato alla successione del testo omettendo tutte le ripetizioni.
A “Coming Together” segue un’altra composizione intitolata “Attica” in cui è invece campionata la dichiarazione di un sopravvissuto alla strage, tal Richard X. Clark: “Attica is in front of me now.” Le due composizioni furono incise insieme nel 1973 per l’etichetta Opus One dal Blackearth Percussion Group, con Steven Ben Israel del Living Theater come voce narrante.
Sulla rivolta di Attica si vedano anche Attica Blues, Attica State, The Hostage e Remember Rockefeller at Attica.