Král do boje táh
do veliké dálky
a s ním do té války
jel na mezku klaun
Ne hledí si stáh
tak z výrazu tváře
bys nepoznal lháře
co zakrývá strach
Tie eptal při té hrůze
Inter arma silent Musae
Místo zvonku cinkal brněním
Král do boje táh
do veliké dálky
a s ním do té války
jel na mezku klaun
Král do boje táh
a sotva se vzdálil
tak vesnice pálil
a dobýval měst
Klaun v očích měl hněv
kdy sledoval háře
jak smývali v páře
prach z rukou a krev
Tie eptal při té hrůze
Inter arma silent Musae
Místo loutny drel v ruce meč
Král do boje táh
a sotva se vzdálil
tak vesnice pálil
a dobýval měst
Král do boje táh
s tou vradící lůzou
Klaun třásl se hrůzou
a odvetu kul
Kdy v noci byl klid
tak oklamal stráe
a nemaje páe
sám burcoval lid
Vude křičel do té hrůzy
ve válce e mlčí Múzy
Mui by vak mlčet neměli
Král do boje táh
s tou vradící lůzou
Klaun třásl se hrůzou
a odvetu kul
Král do boje táh
a v červáncích vlídných
zřel na čele bídných
jak vstříc jde mu klaun
Kdy západ pak vzplál
tok potoků temněl
Klaun tuení neměl
jak zahynul král
Kdekdo křičel při té hrůze
Inter arma silent Musae
Krále z toho strachu trefil lak
Klaun tie se smál
a zem ila dále
a neměla krále
Klaun na loutnu hrál
Klaun na loutnu hrál
do veliké dálky
a s ním do té války
jel na mezku klaun
Ne hledí si stáh
tak z výrazu tváře
bys nepoznal lháře
co zakrývá strach
Tie eptal při té hrůze
Inter arma silent Musae
Místo zvonku cinkal brněním
Král do boje táh
do veliké dálky
a s ním do té války
jel na mezku klaun
Král do boje táh
a sotva se vzdálil
tak vesnice pálil
a dobýval měst
Klaun v očích měl hněv
kdy sledoval háře
jak smývali v páře
prach z rukou a krev
Tie eptal při té hrůze
Inter arma silent Musae
Místo loutny drel v ruce meč
Král do boje táh
a sotva se vzdálil
tak vesnice pálil
a dobýval měst
Král do boje táh
s tou vradící lůzou
Klaun třásl se hrůzou
a odvetu kul
Kdy v noci byl klid
tak oklamal stráe
a nemaje páe
sám burcoval lid
Vude křičel do té hrůzy
ve válce e mlčí Múzy
Mui by vak mlčet neměli
Král do boje táh
s tou vradící lůzou
Klaun třásl se hrůzou
a odvetu kul
Král do boje táh
a v červáncích vlídných
zřel na čele bídných
jak vstříc jde mu klaun
Kdy západ pak vzplál
tok potoků temněl
Klaun tuení neměl
jak zahynul král
Kdekdo křičel při té hrůze
Inter arma silent Musae
Krále z toho strachu trefil lak
Klaun tie se smál
a zem ila dále
a neměla krále
Klaun na loutnu hrál
Klaun na loutnu hrál
envoyé par Riccardo Venturi - 30/4/2006 - 19:31
Langue: italien
Versione italiana tratta dal libro:
21 Agosto 1969 - Praga non tace
Guanda editore - Parma 1969
a cura di Milena Novaková
Segnalato da Gigi Zazzera alle pagine italiane di Jaromír Nohavica
21 Agosto 1969 - Praga non tace
Guanda editore - Parma 1969
a cura di Milena Novaková
Segnalato da Gigi Zazzera alle pagine italiane di Jaromír Nohavica
IL RE E IL BUFFONE
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
su un asino il buffone.
Prima che il buffone nascondesse il viso sotto l'elmo
nessuno avrebbe detto
guardandolo negli occhi
che era un vigliacco e tremava di paura.
Mormorò sottovoce in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
ed invece dei sonagli fece tintinnare l'armatura.
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
su un asino il buffone.
Il re andò alla guerra
e non aveva percorso molta strada
che mise a fuoco un villaggio e assediò una città.
Gli occhi del buffone si riempirono di sdegno
quando vide gli incendiari
che nei vapori infuocati
lavavano dal viso la polvere ed il sangue.
Mormorò il buffone in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e invece del flauto impugnò la spada.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Quando di notte scese il silenzio
ingannò i guardiani,
e non avendo paggi e valletti
da solo svegliò tutto il popolo e lo incitò alla rivolta.
Gridò a squarciagola in quell'inferno
che se le Muse in guerra se ne stanno zitte
gli uomini però non dovrebbero tacere.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Il re andò alla guerra
e nel rosso gentile del tramonto
vide sulla fronte di quei poveretti
l'immagine del buffone che gli marciava contro.
Quando poi il tramonto si infiammò
l'acqua del torrente divenne più scura,
ma il buffone non poteva nemmeno immaginare
come era morto il re.
Qualcuno aveva urlato in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e il re per lo spavento era morto di infarto.
Il buffone sorrise in silenzio
la terra tornò a vivere felice,
non ebbe più re, e il buffone
continuò a suonare il suo flauto,
continuò a suonare il suo flauto,
continuò a suonare il suo flauto...
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
su un asino il buffone.
Prima che il buffone nascondesse il viso sotto l'elmo
nessuno avrebbe detto
guardandolo negli occhi
che era un vigliacco e tremava di paura.
Mormorò sottovoce in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
ed invece dei sonagli fece tintinnare l'armatura.
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
su un asino il buffone.
Il re andò alla guerra
e non aveva percorso molta strada
che mise a fuoco un villaggio e assediò una città.
Gli occhi del buffone si riempirono di sdegno
quando vide gli incendiari
che nei vapori infuocati
lavavano dal viso la polvere ed il sangue.
Mormorò il buffone in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e invece del flauto impugnò la spada.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Quando di notte scese il silenzio
ingannò i guardiani,
e non avendo paggi e valletti
da solo svegliò tutto il popolo e lo incitò alla rivolta.
Gridò a squarciagola in quell'inferno
che se le Muse in guerra se ne stanno zitte
gli uomini però non dovrebbero tacere.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Il re andò alla guerra
e nel rosso gentile del tramonto
vide sulla fronte di quei poveretti
l'immagine del buffone che gli marciava contro.
Quando poi il tramonto si infiammò
l'acqua del torrente divenne più scura,
ma il buffone non poteva nemmeno immaginare
come era morto il re.
Qualcuno aveva urlato in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e il re per lo spavento era morto di infarto.
Il buffone sorrise in silenzio
la terra tornò a vivere felice,
non ebbe più re, e il buffone
continuò a suonare il suo flauto,
continuò a suonare il suo flauto,
continuò a suonare il suo flauto...
envoyé par CCG/AWS Staff - 21/12/2008 - 21:02
Langue: italien
La versione italiana alla lettera del testo originale ceco
IL RE E IL BUFFONE
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
un buffone su un mulo.
Prima che questi abbassasse la visiera del suo elmo
nessuno avrebbe riconosciuto nel suo viso
un bugiardo
Che nascondeva la propria paura
Mormorò sottovoce in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
ed invece dei sonagli fece tintinnare l'armatura.
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
un buffone su un mulo.
Il re andò alla guerra
e non aveva ancora percorso molta strada
che si mise a bruciare villaggi e a conquistare città.
Gli occhi del buffone si riempirono di rabbia
quando vide gli incendiari
che nei vapori bollenti
lavavano dalle mani la polvere ed il sangue.
Mormorò il buffone in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e invece del liuto impugnò la spada.
Il re andò alla guerra
e non aveva ancora percorso molta strada
che si mise a bruciare i villaggi
e a conquistare le città
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di orrore
e meditò la sua vendetta.
Quando di notte scese il silenzio
ingannò i guardiani,
e non avendo paggi e valletti
da solo svegliò tutto il popolo e lo incitò alla rivolta.
Gridò a squarciagola in quell'inferno
che se le Muse in guerra se ne stanno zitte
gli uomini però non dovrebbero tacere.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Il re andò alla guerra
e nel rosso gentile del tramonto
vide sulla fronte di quei poveretti
l'immagine del buffone che gli marciava contro.
Quando poi il tramonto si infiammò
l'acqua dei torrenti divenne più scura,
ma il buffone non aveva un’idea
come era morto il re.
Qualcuno aveva urlato in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e il re per lo spavento era morto di infarto.
Il buffone rise in silenzio
la terra tornò a vivere felice,
non ebbe più re, e il buffone
continuò a suonare il suo liuto,
continuò a suonare il suo liuto,
continuò a suonare il suo liuto...
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
un buffone su un mulo.
Prima che questi abbassasse la visiera del suo elmo
nessuno avrebbe riconosciuto nel suo viso
un bugiardo
Che nascondeva la propria paura
Mormorò sottovoce in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
ed invece dei sonagli fece tintinnare l'armatura.
Un re andò alla guerra
lontano lontano
e partì insieme a lui
un buffone su un mulo.
Il re andò alla guerra
e non aveva ancora percorso molta strada
che si mise a bruciare villaggi e a conquistare città.
Gli occhi del buffone si riempirono di rabbia
quando vide gli incendiari
che nei vapori bollenti
lavavano dalle mani la polvere ed il sangue.
Mormorò il buffone in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e invece del liuto impugnò la spada.
Il re andò alla guerra
e non aveva ancora percorso molta strada
che si mise a bruciare i villaggi
e a conquistare le città
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di orrore
e meditò la sua vendetta.
Quando di notte scese il silenzio
ingannò i guardiani,
e non avendo paggi e valletti
da solo svegliò tutto il popolo e lo incitò alla rivolta.
Gridò a squarciagola in quell'inferno
che se le Muse in guerra se ne stanno zitte
gli uomini però non dovrebbero tacere.
Il re andò alla guerra
con una marmaglia di assassini,
il buffone tremò di disgusto
e meditò la sua vendetta.
Il re andò alla guerra
e nel rosso gentile del tramonto
vide sulla fronte di quei poveretti
l'immagine del buffone che gli marciava contro.
Quando poi il tramonto si infiammò
l'acqua dei torrenti divenne più scura,
ma il buffone non aveva un’idea
come era morto il re.
Qualcuno aveva urlato in quell'inferno:
"Inter arma silent Musae"
e il re per lo spavento era morto di infarto.
Il buffone rise in silenzio
la terra tornò a vivere felice,
non ebbe più re, e il buffone
continuò a suonare il suo liuto,
continuò a suonare il suo liuto,
continuò a suonare il suo liuto...
envoyé par martina mezirkova - 11/4/2009 - 15:49
Langue: français
Version française – LE ROI ET LE BOUFFON – Marco Valdo M.I. – 2009
d'après la version italienne - - IL Re e il Buffone – tirée du livre « 21 Agosto 1969 Prague non tace. »
de la chanson tchèque – Král a Klaun – Karel Kryl.
d'après la version italienne - - IL Re e il Buffone – tirée du livre « 21 Agosto 1969 Prague non tace. »
de la chanson tchèque – Král a Klaun – Karel Kryl.
LE ROI ET LE BOUFFON
Un roi s'en alla à la guerre
Loin, loin
Et avec lui partit
un bouffon sur un âne
Avant qu'il ne lève la visière de son casque
Personne n'aurait reconnu en son visage
un menteur
Qui cachait sa propre peur.
Il murmura à mi-voix dans cet enfer
« Inter arma silent Musae »
En place de sonnailles tintinnabulait son armure
Un roi s'en alla à la guerre
Loin, loin
Et avec lui partit
un bouffon sur un âne
Un roi s'en alla à la guerre
Et il n'avait pas encore parcouru beaucoup de chemin
Qu'il se mit à brûler les villages et à conquérir les villes
Les yeux du bouffon se remplirent de rage
Quand il vit les incendiaires
Qui dans les vapeurs bouillantes
Lavaient leurs mains de la poussière et du sang.
Le bouffon murmura dans cet enfer
« Inter arma silent Musae »
En place de son luth, il empoigna l'épée.
Un roi s'en alla à la guerre
Et il n'avait pas encore parcouru beaucoup de chemin
Qu'il se mit à brûler les villages
Et à conquérir les villes
Le roi s'en alla à la guerre
Avec une marmaille d'assassins.
Le bouffon trembla d'horreur
Et médita sa vengeance.
Quand la nuit descendit le silence
Il trompa les gardiens
Et sans page ni valet
Seul il éveilla le peuple et l'incita à la révolte.
Il cria à s'arracher la gueule dans cet enfer
Que si les Muses sont silencieuses à la guerre
Les hommes cependant ne doivent pas se taire.
Le roi s'en alla à la guerre
Avec une marmaille d'assassins.
Le bouffon trembla d'horreur
Et médita sa vengeance.
Le roi s'en alla à la guerre
Et dans le rouge gentil du crépuscule
Il vit à la tête de ces malheureux
L'image de son bouffon qui marchait contre lui.
Quand ensuite le crépuscule s'enflamma
L'eau des torrents devint plus sombre,
Mais le bouffon n'avait pas la moindre idée
De comment était mort le roi.
Quelqu'un avait hurlé en cet enfer :
« Inter arma silent Musae »
Et d'épouvante le roi fit un infarctus.
Le bouffon rit en silence
La terre se remit à vivre heureuse
Il n'y eut plus de roi, et le bouffon
Continua à jouer du luth.
Continua à jouer du luth.
Continua à jouer du luth.
Un roi s'en alla à la guerre
Loin, loin
Et avec lui partit
un bouffon sur un âne
Avant qu'il ne lève la visière de son casque
Personne n'aurait reconnu en son visage
un menteur
Qui cachait sa propre peur.
Il murmura à mi-voix dans cet enfer
« Inter arma silent Musae »
En place de sonnailles tintinnabulait son armure
Un roi s'en alla à la guerre
Loin, loin
Et avec lui partit
un bouffon sur un âne
Un roi s'en alla à la guerre
Et il n'avait pas encore parcouru beaucoup de chemin
Qu'il se mit à brûler les villages et à conquérir les villes
Les yeux du bouffon se remplirent de rage
Quand il vit les incendiaires
Qui dans les vapeurs bouillantes
Lavaient leurs mains de la poussière et du sang.
Le bouffon murmura dans cet enfer
« Inter arma silent Musae »
En place de son luth, il empoigna l'épée.
Un roi s'en alla à la guerre
Et il n'avait pas encore parcouru beaucoup de chemin
Qu'il se mit à brûler les villages
Et à conquérir les villes
Le roi s'en alla à la guerre
Avec une marmaille d'assassins.
Le bouffon trembla d'horreur
Et médita sa vengeance.
Quand la nuit descendit le silence
Il trompa les gardiens
Et sans page ni valet
Seul il éveilla le peuple et l'incita à la révolte.
Il cria à s'arracher la gueule dans cet enfer
Que si les Muses sont silencieuses à la guerre
Les hommes cependant ne doivent pas se taire.
Le roi s'en alla à la guerre
Avec une marmaille d'assassins.
Le bouffon trembla d'horreur
Et médita sa vengeance.
Le roi s'en alla à la guerre
Et dans le rouge gentil du crépuscule
Il vit à la tête de ces malheureux
L'image de son bouffon qui marchait contre lui.
Quand ensuite le crépuscule s'enflamma
L'eau des torrents devint plus sombre,
Mais le bouffon n'avait pas la moindre idée
De comment était mort le roi.
Quelqu'un avait hurlé en cet enfer :
« Inter arma silent Musae »
Et d'épouvante le roi fit un infarctus.
Le bouffon rit en silence
La terre se remit à vivre heureuse
Il n'y eut plus de roi, et le bouffon
Continua à jouer du luth.
Continua à jouer du luth.
Continua à jouer du luth.
envoyé par Marco Valdo M.I. - 23/4/2009 - 21:34
Langue: anglais
English version by Roman Kostovski
Versione inglese di Roman Kostovski
Versione inglese di Roman Kostovski
THE KING AND THE FOOL
A King rode to war
to a far distant region
and along with his legions
he brought a fool on a mule
And 'neath the helm that he wore
and his battle attire
you would not notice a liar
who hides away all his fear
So many whispered when the terror worsened
Inter arma silent musae
and his armor rang out louder than a bell
A king road to war
to a far distant region
and along with his legions
he brought a fool on a mule
A king rode to war
and he pillaged and plundered
every village down yonder
and conquered each town
the fools eyes filled with rage
as he glanced at the slayers
wash their hands for their prayers
from all the blood and the soot
so many whispered as the terror worsened
inter arma silent musae
He spurned his harp for a mighty sword
A king rode to war
and he pillaged and plundered
every village down yonded
and he conquered each town
A king rode to war
with his murderous vermin
the fool pondered a sermon
as he tremble from horror
and when the evening was calm
then he baffled the soldiers
and claimed a task on his shoulders
to stir up the thongs
He cried out in the realm violence
in war the muses keep their silence
but men should never leave their words retained
A king rode to war
with his murderous vermin
the fool pondered a sermon
as he trembled from horror
A king rode to war
and from that twilight once taken
he saw the damned and forsaken
coming lead by the fool
and when the west set ablaze
and the streams slowly darkened
the fool never hearkened
to how the king died that day
So many shouted when the terror worsened
inter arma silent musae
the king insane just simply died of shock
The fool sang from his heart
and the land live for ages
without kings and their pages
the fool played his old harp
the fool played his old harp
A King rode to war
to a far distant region
and along with his legions
he brought a fool on a mule
And 'neath the helm that he wore
and his battle attire
you would not notice a liar
who hides away all his fear
So many whispered when the terror worsened
Inter arma silent musae
and his armor rang out louder than a bell
A king road to war
to a far distant region
and along with his legions
he brought a fool on a mule
A king rode to war
and he pillaged and plundered
every village down yonder
and conquered each town
the fools eyes filled with rage
as he glanced at the slayers
wash their hands for their prayers
from all the blood and the soot
so many whispered as the terror worsened
inter arma silent musae
He spurned his harp for a mighty sword
A king rode to war
and he pillaged and plundered
every village down yonded
and he conquered each town
A king rode to war
with his murderous vermin
the fool pondered a sermon
as he tremble from horror
and when the evening was calm
then he baffled the soldiers
and claimed a task on his shoulders
to stir up the thongs
He cried out in the realm violence
in war the muses keep their silence
but men should never leave their words retained
A king rode to war
with his murderous vermin
the fool pondered a sermon
as he trembled from horror
A king rode to war
and from that twilight once taken
he saw the damned and forsaken
coming lead by the fool
and when the west set ablaze
and the streams slowly darkened
the fool never hearkened
to how the king died that day
So many shouted when the terror worsened
inter arma silent musae
the king insane just simply died of shock
The fool sang from his heart
and the land live for ages
without kings and their pages
the fool played his old harp
the fool played his old harp
envoyé par Roman Kostovski - 17/11/2010 - 18:07
Langue: polonais
KRÓL I BŁAZEN
Król jechał w bój
bardzo daleko
z nim na tę wojnę
jechał na ośle błazen
Nim opuścił przyłbicę
z wyrazu oblicza
nie rozpoznałbyś kłamcy
który zasłania strach
Cicho szeptał w tym horrorze
Inter arma silent Musae
Zamiast dzwoneczkami dzwonił zbroją
Król jechał w bój
bardzo daleko
z nim na tę wojnę
jechał na ośle błazen
Król jechał w bój
i gdy tylko trochę się oddalił
palił wsie
i zdobywał miasta
Błazen miał w oczach gniew
kdy patrzył na podpalaczy
jak w parze zmywali
pył z rąk i krew
Cicho szeptał w tym horrorze
Inter arma silent Musae
Zamiast lutni trzymał w ręku miecz
Król jechał w bój
i gdy tylko trochę się oddalił
palił wsie
i z dobywał miasta
Król jechał w bój
z morderczą hołotą
A błazen trząsł się z obrzydzenia
i obmyślał odwet
Gdy w nocy panował spokój
okłamał strażników
i bez pazia
sam buntował lud
Wszędzie krzyczał w tym horror
że podczas wojny milczą co prawda muzy
Ale mężczyźni milczeć nie powinni
Król jechał w bój
z tą morderczą hołotą
A błazen trząsł się z obrzydzenia
i obmyślał odwet
Król jechał w bój
w czerwonym łagodnym świetle zmierzchu
ujrzał na czele biedaków
wychodzącego mu naprzeciw błazna
Gdy zapłonął zachód
potoki pociemniały
Błazen nie miał pojęcia
jak zginął król
Wielu krzyczało w tym horrorze
Inter arma silent Muzae
Króla ze strachu szlag trafił
Błazen śmiał się cicho
a kraj żył dalej
bez króla
Błazen grał na lutni
Błazen grał na lutni
Król jechał w bój
bardzo daleko
z nim na tę wojnę
jechał na ośle błazen
Nim opuścił przyłbicę
z wyrazu oblicza
nie rozpoznałbyś kłamcy
który zasłania strach
Cicho szeptał w tym horrorze
Inter arma silent Musae
Zamiast dzwoneczkami dzwonił zbroją
Król jechał w bój
bardzo daleko
z nim na tę wojnę
jechał na ośle błazen
Król jechał w bój
i gdy tylko trochę się oddalił
palił wsie
i zdobywał miasta
Błazen miał w oczach gniew
kdy patrzył na podpalaczy
jak w parze zmywali
pył z rąk i krew
Cicho szeptał w tym horrorze
Inter arma silent Musae
Zamiast lutni trzymał w ręku miecz
Król jechał w bój
i gdy tylko trochę się oddalił
palił wsie
i z dobywał miasta
Król jechał w bój
z morderczą hołotą
A błazen trząsł się z obrzydzenia
i obmyślał odwet
Gdy w nocy panował spokój
okłamał strażników
i bez pazia
sam buntował lud
Wszędzie krzyczał w tym horror
że podczas wojny milczą co prawda muzy
Ale mężczyźni milczeć nie powinni
Król jechał w bój
z tą morderczą hołotą
A błazen trząsł się z obrzydzenia
i obmyślał odwet
Król jechał w bój
w czerwonym łagodnym świetle zmierzchu
ujrzał na czele biedaków
wychodzącego mu naprzeciw błazna
Gdy zapłonął zachód
potoki pociemniały
Błazen nie miał pojęcia
jak zginął król
Wielu krzyczało w tym horrorze
Inter arma silent Muzae
Króla ze strachu szlag trafił
Błazen śmiał się cicho
a kraj żył dalej
bez króla
Błazen grał na lutni
Błazen grał na lutni
envoyé par Krzysiek Wrona - 11/9/2013 - 05:08
×
Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: To nejlepší
Il re e il clown / The King and the Clown