Παιδιά βγήκαν, βγήκαν στους δρόμους
αψηφίσαν και τους νόμους
γίναν όλοι τρομοκράτες
μεσ’ στην πόλη είναι οι αντάρτες.
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Έχουν κάτι να σου πούνε
ψάχνουν κάτι ν’ αγαπούνε
ακούς φωνάζουν, αναταράσσουν
τα ιδανικά σου να ξεσκεπάσουν
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
αψηφίσαν και τους νόμους
γίναν όλοι τρομοκράτες
μεσ’ στην πόλη είναι οι αντάρτες.
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Έχουν κάτι να σου πούνε
ψάχνουν κάτι ν’ αγαπούνε
ακούς φωνάζουν, αναταράσσουν
τα ιδανικά σου να ξεσκεπάσουν
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Τους ακούω κουβεντιάζουν
σκευωρία σχεδιάζουν
κόσμος γύρω τους φωνάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει
δεν τους νοιάζει, δεν τους νοιάζει.
Contributed by Gian Piero Testa - 2011/8/17 - 19:53
Language: Italian
Versione italiana di Gian Piero Testa
RIBELLI DI CITTA'
Ragazzi sono scesi, sono scesi in strada
hanno ripudiato pure le leggi
sono tutti diventati terroristi
nella città sono i ribelli
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
Hanno qualcosa da dirti
cercano qualcosa da amare
ascolta gridano, sconvolgono
i tuoi ideali per scoperchiarli
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
non gliene importa, non gliene importa
non gliene importa, non gliene importa
non gliene importa, non gliene importa
Ragazzi sono scesi, sono scesi in strada
hanno ripudiato pure le leggi
sono tutti diventati terroristi
nella città sono i ribelli
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
Hanno qualcosa da dirti
cercano qualcosa da amare
ascolta gridano, sconvolgono
i tuoi ideali per scoperchiarli
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
Li ascolto parlare
progettano macchinazioni
gente intorno li chiama
non gliene importa, non gliene importa
non gliene importa, non gliene importa
non gliene importa, non gliene importa
non gliene importa, non gliene importa
Contributed by Gian Piero Testa - 2011/8/17 - 19:54
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Μουσική: Panx Romana
Πρώτη εκτέλεση: Panx Romana
Αντάρτες πόλεων - 1989
Andartes pòleon
Testo, musica e prima esecuzione dei Panx Romana
CD "Andartes pòleon/Ribelli di città" - 1989
A me sembra che i versi di Ritsos che, nelle belle sonorità cretesi di Markopoulos, poco fa ho postato (vai a Εαρινή συμφωνία), già rispondevano in pieno alla ricerca di qualcosa da amare, di cui parla questa dura canzone dei Panx Romana: e Ritsos, nel 1938, già ne aveva viste e passate di brutte, e ancora di peggiori ne avrebbe passate. Ma alla mia età si preferisce pencolare verso il passato piuttosto che guardare dritto negli occhi il futuro, perché nel cuore di ognuno è tornata a fare il nido la peggiore delle paure, quella del domani. C'è meno luce di sole e molta più di fiamme, in questa canzone, che poco concede alla bellezza degli ideali. Ma nel 1938, cosa concedeva alla bellezza degli ideali il "compagno" Stalin? Eppure Ritsos quel fantasma di bellezza si ostinò a concederselo per tutta la vita, anche chiudendo gli occhi sul suo presente, come evidentemente si rifiutavano di fare i Panx Romana, nell'anno in cui ormai stava cadendo il Muro. (gpt)