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Which Side Are You On 1970

Pete Seeger
Lingua: Inglese


Pete Seeger

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(Pete Seeger)


[1970]
Dal “Broadside Magazine 109#” del settembre/ottobre 1970
Sulla melodia di Which Side Are You On?

Mi viene bene di contribuire questa canzone di Pete Seeger perché in questi giorni ricorre l’anniversario della pubblicazione sul New York Times di alcuni stralci dei cosiddetti “Pentagon Papers”, migliaia di documenti segreti redatti dal Dipartimento della difesa americano a partire dal 1967 riguardanti la sporca guerra in Vietnam e le menzogne raccontate al popolo americano da tre presidenti, Kennedy, Johnson e Nixon. Fu Daniel Ellsberg, un militare membro della commissione incaricata della redazione di quei rapporti, a trascriverne poco più di un centinaio e a passarli alla stampa. Bastarono ad accelerare la fine della guerra e la fine di Nixon, poi inchiodato con lo scandalo Watergate.

La cosa inquietante – come dice il vecchio ma ancora battagliero Daniel Ellsberg - è che a 40 anni di distanza le cose sono cambiate in peggio. Allora Nixon scatenò la sua “Plumbers Unit” per incastrarlo e screditarlo e rendere vane le sue rivelazioni, ma Ellsberg diede battaglia e riuscì ad ottenere una pronuncia della Corte Suprema che autorizzava la pubblicazione di quegli scottanti documenti… Oggi, all’epoca di Bush e di Obama, i potenti hanno imparato la lezione, hanno provveduto a pararsi legislativamente il culo per ogni nefandezza possano commettere e fare ciò che fece Ellsberg è diventato paradossalmente ben più rischioso. E infatti i coraggiosi Julian Assange di Wikileaks e, soprattutto, il suo informatore più prezioso, il soldato analista informatico Bradley Manning, che hanno rivelato al mondo le schifezze delle guerre americane in Iraq ed Afghanistan, sono al centro di una feroce campagna di discredito e delegittimazione e Manning è detenuto da oltre un anno in condizioni che i suoi legali ed Amnesty International definiscono senza mezzi termine di tortura psicofisica permanente.

"Le malefatte e i crimini di Nixon oggi sarebbero del tutto legali"

La talpa dei Pentagon Papers. Resi pubblici ieri i documenti segreti sul Vietnam [in realtà mi pare fossero stati in gran parte pubblicati già nel 2001, ndr]. Nel 1971 Kissinger definì Ellsberg «l'uomo più pericoloso d'America»

Di Francesco Semprini per La Stampa





Nel giorno dei Pentagon Papers, Daniel Ellsberg, ex ufficiale dei marine e consulente del Pentagono, sale in cattedra. La gola profonda che passò lo scottante dossier segreto sulle relazioni tra Usa e Vietnam al New York Times, al Washington Post e ad altri media, torna a far parlare di sé accusando il governo degli Stati Uniti. Ellsberg rispunta proprio mentre il «United States-VietNam Relations, 1945-1967: A Study Prepared by the Department of Defense» diventa pubblico per la prima volta in versione integrale, senza omissioni (tranne che per 11 parole che restano top secret). Fu quel documento, spuntato sui media Usa il 13 luglio del 1971, a cambiare la percezione che gli americani avevano della guerra in Indocina. «È assurdo, quel rapporto non sarebbe mai dovuto rimanere riservato - dice oggi. - Le ragioni dietro la scelta del segreto di Stato erano di natura chiaramente politica, non di sicurezza nazionale».

A lavorare sul dossier del Vietnam l’allora segretario della Difesa Robert McNamara mise alcuni esperti. Era era il 1967. Tutto top secret, documenti e informazioni viaggiavano su canali diversi da quelli che portavano alla Casa Bianca. Così la commissione scoprì che la storia narrata fino ad allora non coincideva con la realtà. Poi la fuga di notizie che mandò su tutte le furie l’Amministrazione. Richard Nixon non si fece scrupoli nell’usare la sua «Plumbers Unit» per incastrare «l’uomo più pericoloso d’America», come lo definì l’ex segretario di Stato, Henry Kissinger. Eppure, dice Ellsberg, «se Nixon fosse sopravvissuto ai nostri giorni si sarebbe sentito discolpato di quanto fatto a me». Accusato di 12 capi di imputazione, l’ex analista dell’osservatorio Rand rischiava sino a 115 anni di prigione. Ma nell’aprile 1973 il giudice scoprì i loschi mezzi ai quali Nixon era ricorso per screditarlo. Il mese successivo uscirono le intercettazioni non autorizzate e scoppiò il Watergate che segnò la fine di Nixon. «I suoi crimini oggi non sarebbero più tali, tutto quello che lui ha fatto a me e ad altre persone sarebbe perfettamente legale», dice Ellsberg.

Julian Assange
Julian Assange


Bradley Manning
Bradley Manning



L’ex Marine punta oggi l’indice in particolare contro il Patriot Act e una serie di altre leggi che hanno permesso di «sdoganare» procedure un tempo considerate illegali. Lo sdegno di Ellsberg è una difesa a spada tratta nei confronti di Bradley Manning, il militare americano accusato di essere la talpa che ha permesso la pubblicazione dei cablogrammi «secretati» a WikiLeaks. «È un eroe», dice l’ex analista, come del resto lo è Julian Assange, il padre del sito di fughe di notizie. Tanto è vero che perorare la causa di Manning è costato a Ellsberg, 79 anni, un arresto mentre manifestava davanti alla Casa Bianca e alla prigione di Quantico dove il soldato è rinchiuso. A quarant’anni di distanza quindi la lezione di Nixon non è servita, o meglio è servita per rendere quelle pratiche legali. «Con George W. Bush prima e Barack Obama, il Patriot Act, il Fisa Amendment Act e gli ordini esecutivi tanto cari all’attuale presidente hanno reso tutto possibile, ogni cosa è legale», prosegue Ellsberg secondo cui «Nixon non potrebbe essere più fiero di Obama». E magari la «Plumbers Unit» potrebbe, paradossalmente, trovare un alleato addirittura nell’Fbi. I circa 14 mila uomini infatti che lavorano al Federal Bureau of Investigation potranno persino frugare nella spazzatura di casa degli americani senza chiedere loro permesso. È quanto prevede un manuale che consente un maggior raggio d’azione agli investigatori soprattutto quando sono impegnati in indagini sul terrorismo. L’Fbi potrà anche ottenere più facilmente i tabulati telefonici degli indagati a sottoporli alla macchina della verità.
Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

My daddy was a soldier
And I'm a soldier's son
But I'll be damned if I'll sign up
To carry Nixon's gun.

Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

Since this war was started
Thousands have been killed
And while I sing this song to you
Another grave's been filled.

Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

Are you ready to be a soldier
And take your orders fast?
Are you ready to be a soldier
And kiss your sergeant's ass?

Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

You've got to make your choices
You've got to take a stand
Will you be a soldier boy
Or will you be a man?

Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

I will not join your army
I want to make this clear
I will not fight in Vietnam
I'll fight for freedom here.

Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

Don't listen to Mr. Nixon
Don't listen to his lies
This old world hasn't got a chance
Unless we organise.

Which side are you on, which side are you on?
Which side are you on, which side are you on?

inviata da Bartleby - 14/6/2011 - 10:29


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Bartleby - 14/6/2011 - 10:49


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